Minacce di morte a giornalista di Catanzaro

22 lug 10 Una lettera con minacce di morte contro il giornalista Saverio Puccio e' stata fatta recapitare alla redazione di Catanzaro del 'Quotidiano della Calabria'. ''E' oramai evidente che in Calabria e' in atto una strategia intimidatoria che punta ad alterare il confronto civile e democratico ed anche a condizionare la liberta' di stampa e la corretta informazione''. Lo afferma il parlamentare del Partito democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione agricoltura alla Camera, che in una nota stampa esprime vicinanza e piena solidarieta' al giornalista. ''La situazione - aggiunge Oliverio - ha davvero superato il livello di guardia ed e' necessario mettere in campo tutte le iniziative opportune per fermare queste azioni intimidatorie e consentire agli operatori dell'informazione di poter continuare a svolgere la propria, importante ed indispensabile, attivita' lavorativa, nella piu' assoluta serenita' e tranquillita. Saverio Puccio e' art.36 al Quotidiano della Calabria e collaboratore dell'Agi. Il giornalista e' stato contattato oggi dalla segretaria della redazione catanzarese del giornale che ha trovato la lettera a lui indirizzata che pare non abbia timbro postale. Puccio, che oggi e' in corta, (giorno di riposo settimanale ndr) ha chiesto che la missiva venisse aperta. All'interno e' stato trovato un foglio con ''frasi minacciose - ha detto - scritte a macchina o al computer''. ''Non e' certo una lettera - ha detto Puccio - che fermera' il nostro lavoro di ogni giorno''.

Lo Moro: Informazione nel mirino. ''L'informazione, in Calabria, e' ormai chiaramente nel mirino della criminalita'. Le minacce al giornalista Saverio Puccio, al quale va la mia solidarieta', confermano che anche i giornalisti, al pari di magistrati, amministratori locali e rappresentanti delle forze dell'ordine, rappresentano una categoria a rischio''. Lo afferma Doris Lo Moro, deputato del Pd. ''La strategia - prosegue Lo Moro - e' chiara: colpire la democrazia in ogni sua manifestazione, si tratti di istituzioni o di organi di informazione. Occorre che l'opinione pubblica calabrese prenda coscienza che e' in pericolo la convivenza civile e che solo una rivolta delle coscienze puo' determinare la svolta decisiva di cui la Calabria ha bisogno. Nel momento in cui le forze dell'ordine assestano quotidianamente colpi alla mafia - conclude - e' necessaria una mobilitazione civile ad ogni livello''.