Processo Strage Duisburg: nessuna pressione su ex fidanzata Vottari

21 lug 10 L'ex fidanzata di uno degli imputati nel processo per la faida di San Luca, non ha subito pressioni dalle forze dell'ordine per indurla a parlare. A dirlo è stato stamani l'ufficiale dei carabinieri Piepaolo Mason, ex responsabile della sezione investigativa del Gruppo Locri che, insieme a due sottufficiali, è stato sentito dai giudici della Corte d'assise sulle dichiarazioni rilasciate il 5 settembre 2007 da Maria Gabriella Giorgi, ex fidanzata di Sebastiano Vottari, nel corso delle quali la ragazza riferì di avere saputo da Vottari alcune circostanze relative alla faida. La giovane, sentita dai giudici nel novembre scorso, in aula aveva smentito le sue dichiarazioni sostenendo di avere firmato il verbale perché aveva subito pressioni psicologiche. "Nessuna pressione - ha detto Mason - è stata esercitata sulla ragazza. Anzi, è stata lei, dopo i primi tentennamenti, a collaborare, facendo addirittura luce su eventi riconducibili alla faida che neppure le forze dell'ordine conoscevano. Abbiamo appreso da lei che Giovanni Strangio ha pure un soprannome, 'u pampa'". Strangio è l'unico imputato del processo accusato della strage di Duisburg del Ferragosto 2007, in cui furono uccise sei persone, che, secondo l'accusa, avrebbe ideato e poi attuato. E proprio al suo interrogatorio è dedicata l'udienza in programma venerdì prossimo.