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    Latitante dell'operazione Cosa Mia arrestato a Mantova

     

     

    Latitante dell'operazione Cosa Mia arrestato a Mantova. E' un capo cosca

    20 lug 10 Un latitante dell’operazione 'Cosa mia', Antonio Bruzzise, 43 anni, di Barritteri (Reggio Calabria), è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria nella notte a Mantova. L'uomo è stato bloccato alla periferia della città lombarda nel rione San Giorgio, mentre rientrava in un alloggio dove trascorreva la sua latitanza. L’operazione di polizia giudiziaria del giugno scorso aveva portato in carcere elementi della 'ndrangheta del comprensorio di Palmi che avevano messo le mani anche sui lavori della ristrutturanda Salerno – Reggio Calabria. Bruzzisi è accusato di reati associativi.

    E' ritenuto il capo della cosca Bruzzise-Parrello, Antonio Bruzzise, il latitante arrestato a Mantova dalla polizia. La cosca, che opera nel locale di Barritteri di Seminara, è stata contrapposta a quella dei Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano di Palmi, in una faida che negli anni ha provocato decine di vittime. Bruzzise, in particolare, è accusato di associazione mafiosa finalizzata alla commissione di omicidi, estorsioni, danneggiamenti ed altri reati consumati prevalentemente nel contesto e nelle aree interessate dai lavori di ammodernamento del quinto macrolotto dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, il segmento compreso tra gli svincoli di Gioia Tauro e Scilla. L'uomo catturato dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Palmi, è figlio di Giovanni Bruzzise, detto "Spannavento", boss storico della 'ndrangheta calabrese, ucciso in un agguato il 14 agosto 2005 in localita' Sant'Elia di Palmi. L'operazione "Cosa Mia", nell'ambito della quale era ricercato Bruzzise, ha consentino agli investigatori di fare luce sulle attività delle cosche che operano nella zona di Palmi. Grazie ad una serie di intercettazioni, gli investigatori hanno accertato che Bruzzise trascorreva la sua latitanza a San Giorgio di Mantova, tranquillo paesino dell'entroterra mantovano, dove si trovano altri esponenti della cosca scappati per sfuggire alla faida. Individuato l'edificio in cui vive la moglie del latitante, gli agenti sono entrati in azione. Bruzzise ha tentato di fuggire a piedi, ma è stato subito bloccato ed arrestato.

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