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    Caldo, calabresi divisi tra mare e montagna

     

     

    Caldo, calabresi divisi tra mare e montagna. Da mercoledì nuova bolla di calore

    18 lug 10 Citta' deserte e spiagge e localita' montane prese d'assalto in Calabria. L'ondata di caldo, che soprattutto ieri ha fatto sentire in modo piu' pesante i suoi effetti, ha spinto tanti a trovare refrigerio in mare o nelle alture. La colonnina di mercurio oggi ha superato un po' dovunque i 30 gradi perdendo pero' qualche punto rispetto alle massime di ieri. A provocare maggiore disagio, pero', e' stata l'afa solo in parte mitigata dalla brezza sulle coste e da qualche acquazzone nell'interno premontano. Affollati di presenze soprattutto i litorali: da Tropea, sempre gettonatissima in particolare dai turisti stranieri o di altre regioni, Diamante e Scilla sul Tirreno a Soverato e Copanello sullo Jonio. Presenze massicce in montagna anche a Camigliatello, Lorica nella Sila Cosentina e a Villaggio Mancuso nel catanzarese. Anche a Gambarie tanti turisti. Sulle strade non ci sono stati aumenti considerevoli di traffico. Poco superiore al normale il traffico sull'autostrada Salerno Reggio Calabria.

    L'aria bollente che ha investito l'Italia nell'ultima settimana, facendo schizzare le temperature fino a quaranta gradi, sta lentamente lasciando il nostro paese: e se le regioni settentrionali hanno gia' beneficiato del cambiamento, con piogge e temporali che hanno riportato i valori delle temperature nella media del periodo, a partire da domani e' previsto un ritorno alla normalita' anche nelle regioni del centro sud. Il caldo si e' comunque fatto sentire anche oggi, con le citta' abbandonate ai turisti e centinaia di migliaia di italiani che si sono riversati in massa sulle spiagge o in montagna alla ricerca di un po' di fresco. Il sistema di monitoraggio delle ondate di calore del Dipartimento della Protezione Civile ha registrato in 12 delle 27 citta' sotto osservazione il livello massimo di allerta, quello in cui si si prevedono ''condizioni meterologiche a rischio'' per cui e' ''necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio'': si tratta di Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Napoli, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Citta' che, con l'eccezione di Pescara e Viterbo, si troveranno nella stessa situazione anche domani. L'assenza di precipitazioni ha favorito anche il propagarsi degli incendi: i mezzi aerei del Dipartimento della Protezione Civile sono dovuti intervenire su sette roghi, quattro dei quali in Sicilia - dove e' stato messo sotto controllo l'incendio che ieri, ad Erice, ha costretto all'evacuazione di alcune abitazioni - uno rispettivamente in Sardegna, Puglia e Abruzzo. I temporali che nel corso della notte e nella prima parte della mattinata hanno interessato in particolare il Veneto e il Friuli Venezia Giulia - dove e' ricomparsa anche la bora - hanno invece fatto scendere le temperature su tutto il nord est e su buona parte delle altre regioni settentrionali. Piogge che nel corso della giornata hanno interessato anche le zone appenniniche delle regioni centrali e il versante adriatico, riportando i valori delle temperature nella norma. Se e' vero che hanno portato un po' di refrigerio dopo una settimana d'afa, avverte pero' la Coldiretti, i temporali rischiano di provocare danni alle coltivazioni di frutta e verdura. E' pero' domani che, secondo gli esperti, si registrera' un netto miglioramento su quasi tutto il paese. ''Nei prossimi giorni - dice il meteorologo Andrea Giuliacci, del Centro Epson Meteo - sull'Italia tornera' l'anticiclone delle Azzorre, un'area di alta pressione che garantisce giornate soleggiate e temperature estive ma senza i picchi di calore e l'afa intensa che accompagnano l'anticiclone africano''. Per domani si prevedono inoltre temporali sparsi su Puglia, Basilicata e Calabria che dovrebbero far scendere anche al sud le temperature, facendole attestare tra i 28 e i 33 gradi. Un nuovo fronte di caldo arrivera' invece sull'Italia a partire da mercoledi', anche se in questo caso sara' molto piu' breve di quello che sta lasciando il nostro paese. ''Tra giovedi' e venerdi' - spiega Giuliacci - l'anticiclone africano tornera' ad occupare temporaneamente il mediterraneo, soprattutto al centro-sud. Avremo cosi' una nuova fiammata, per fortuna breve, di caldo intenso'' con le temperature massime che ovunque supereranno i 35 gradi e l'afa che interessera' il nord e le zone interne del centro.

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