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    Oppedisano resta in carcere. Confermato arresto Zumbo, fu consulente di Sarra.

     

     

    Operazione Crimine: Don Micu Oppedisano, il boss dei boss, resta in carcere. Confermato l'arresto di Zumbo, fu consulente di Sarra

    16 lug 10 Resta in carcere Domenico 'Micu' Oppedisano il capo della 'Provincia' della 'ndrangheta di Reggio Calabria. Il gip di Locri ha convalidato il suo fermo, disposto dalla Dda reggina nell'ambito dell'operazione condotta con la Dda di Milano che ha portato all'arresto di 300 persone, emettendo una ordinanza di custodia in carcere. Dopo la figura muta nell'interrogatorio di garanzia oggi la decisione di convalidare il ferme. Ma altri fermi sono stati convalidati dai gip di Locri e Reggio. Tra coloro che restano in carcere c'e' Giovanni Zumbo accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di essere la ''talpa'' dei clan. Zumbo, commercialista di Reggio Calabria, in passato aveva fatto l'amministratore giudiziario di beni confiscati alle mafie. Secondo gli atti dei magistrati era lui che avvertiva i capi cosca delle microspie e delle telecamere che avevano piazzato, di come andavano le indagini, di ogni mossa degli investigatori calabresi e milanesi. Il commercialista passava le soffiate a Giovanni Ficara, Ficara le passava a Giuseppe Pelle, poi notizie riservatissime arrivavano alle orecchie dei grandi capi. Ma Giovanni Zumbo non era l'unica spia. Lui stesso si fa scappare una frase - intercettata - dove ammette di "fare parte di un sistema che è molto, molto più vasto di quello che..". Il riferimento è ai servizi segreti ed al gotha della politica regionale. Infatti Zumbo era stato nominato il 2 settembre del 2004 dall'allora Governatore Giuseppe Chiaravalloti, su proposta dell'assessore al personale Alberto Sarra (si proprio lui, il sottosegretaio dell'attuale Governatore Giuseppe Scopelliti), segretario particolare della struttura speciale di Sarra. Il decreto pubblicato sul Bur di allora lo potete scaricare qui (oppure scrvere su Google Alberto Sarra Giovanni Zumbo e verrà fuori il link al Bur). Una figura strana quella di Zumbo, che appare e riappare con tutte le sue discutibili amicizie tra gli attori della politica calabrese. Una figura scomoda per il Presidente Scopelliti che ora dovrà chiarire ai calabresi questo pesante intreccio. Intanto proseguono le indagini per stabilire quali fossero le fonti di Zumbo che , tra l'altro, gestisce un negozio di ferramenta a Reggio Calabria insieme al padre.

    Complessivamente sono state 18 le posizioni vagliate dal gip competente a convalidare i fermi eseguiti nel territorio della fascia tirrenica reggina. Solo tre i fermi non convalidati. In un caso, il gip non ha disposto l’arresto per le gravi condizioni di salute dell’indagato. Un altro indagato, sempre per motivi di salute, ha ottenuto i domiciliari. Un’altra dozzina di fermi sono stati convalidati dal gip di Reggio Calabria con contestuale emissione dell’ordinanza di custodia in carcere. Altri 42 fermi sono stati convalidati dal gip di Locri, competente sulla fascia ionica reggina. Per tutti è stato emesso un provvedimento cautelare che per gli ultrasettantenni è ai domiciliari. Complessivamente, sono stati esaminati tutti i fermi effettuati in Calabria sui 122 eseguiti nei giorni scorsi. Altri sono stati fatti in altre regioni. I fermi disposti, in totale, sono 156, ma tra gli indagati figurano alcuni già detenuti ed altri irreperibili già da tempo. Ultimato il lavoro dei gip territoriali, la Dda di Reggio chiederà adesso al gip distrettuale l’emissione di un unico provvedimento cautelare in carcere per tutti gli indagati.

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