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    In centomila alla festa dei calabresi in Valle d’Aosta

     

     

    In centomila alla festa dei calabresi in Valle d’Aosta

    15 lug 10 Per dieci giorni Aosta si trasforma nella sesta provincia della Calabria con 100.000 presenze per la festa dei santi Giorgio e Giacomo, kermesse dedicata proprio a riunire la comunita' calabrese al di fuori della terra natia. L'evento - ormai un appuntamento 'cult' per chi e' nato o ha le origini nella stretta striscia di terra tra il mar Tirreno e il mar Ionio - si svolge da oggi al 25 luglio nella periferia del capoluogo valdostano. I visitatori arrivano da mezza Italia, in particolare da Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, ma anche da Francia, Svizzera, Germania. Qualche emigrante pure da oltreoceano, inserendo nel piu' classico tour dello Stivale anche una capatina ai piedi del Monte Bianco. Altri 'salgono' dalla Calabria per fare le ferie in Valle d'Aosta e non perdersi la festa. Per raggiungere la meta ci si organizza con auto private ma anche con pullman in partenza dalle principali citta' del nord Italia. Non a caso la festa e' considerata ''il piu' grande raduno di calabresi a livello nazionale, e forse anche internazionale''. Comune denominatore per tutti e' ''la voglia di divertirsi e di stare insieme'', come spiegano gli organizzatori. Il fenomeno delle infiltrazioni della 'ndrangheta al nord e' liquidato in breve: ''La Calabria - spiegano - non e' mica solo malavita, siamo gente che lavora, possiamo andare a testa alta ed essere fieri delle nostre origini''. E' d'accordo anche il questore di Aosta, Maurizio Celia: ''Non ci si deve sentire discriminati dalle operazioni antimafia, non tutti i calabresi sono malavitosi. In Valle d'Aosta non operano organizzazioni criminali come la 'ndrangheta, il controllo sociale e' molto elevato, ci sono anticorpi contro questo genere di fenomeni''. Aggiunge: ''Certo, anche quassu' vivono singoli soggetti legati alle cosche, ma sono tenuti sotto costante monitoraggio''. Ad attendere i visitatori della Festa dei santi Giorgio e Giacomo - giunta alla 18/a edizione - un'area di 12.000 metri quadrati, con stand commerciali, padiglioni gastronomici, area per spettacoli e serate danzanti. Come ogni festa che si rispetti verra' anche eletta una Miss. E poi i due momenti 'clou': la gara di tarantella e lo spettacolo pirotecnico finale. Sessanta volontari, sei cuochi, cinque tir di prodotti tipici (dal peperoncino allo stoccafisso, dai salumi al vino Ciro') in arrivo, per una manifestazione ''molto sentita'' in Valle d'Aosta, dove un residente su quattro e' di origine calabrese. Ci saranno anche il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e qualche sindaco della piana di Gioia Tauro, oltre alle autorita' valdostane.

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