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    Sindaci Alto Tirreno scrivono a Governatore e Prefetto “No a revoca case di cura”

     

     

    Sindaci Alto Tirreno scrivono a Governatore e Prefetto “No a revoca case di cura”

    14 I Sindaci di, Diamante, Belvedere Marittimo, Bonifati, , Sangineto, Santa Maria del Cedro hanno scritto una lettera indirizzata al Prefetto di Cosenza, al Presidente della Regione Calabria, al Direttore Generale Dipartimento Tutela alla Salute Regione Calabria, al Commissario Straordinario A.S.P. di Cosenza, All’ A.I.O.P. Calabria, nella quale si legge: “In considerazione degli articoli apparsi sui quotidiani di stampa in data 12/07/2010, circa la proposta di revoca dell’accreditamento a tutte le Case di Cura per acuti di tutta la provincia di Cosenza, firmata dal Commissario Straordinario dell’A.S.P. di Cosenza Dott. Franco Maria De Rose a causa della mancata sottoscrizione dei contratti 2010, unilateralmente proposti dalla stessa A.S.P. con un forte abbattimento dei budgets (oltre il 30% rispetto al 2009) mentre è tutt’ora in corso la trattativa sugli stessi budgets tra l’A.I.O.P. (associazione di Categoria) e la Regione Calabria, i Sindaci dei Comuni di Diamante, Belvedere Marittimo, Bonifati, Sangineto, Santa Maria del Cedro, preoccupati per le conseguenze che l’adozione di un tale provvedimento provocherebbero sia a livello occupazionale, con il licenziamento di centinaia di lavoratori in un territorio già provato da una grave crisi occupazionale, sia a livello sanitario, provocando enormi disagi per tutta la popolazione ed accrescendo in modo determinante la migrazione sanitaria verso le altre regioni con il conseguente aumento dei tempi delle liste d’attesa, fanno rilevare quanto segue:
    1) Le strutture sanitarie private accreditate del Tirreno esistono dagli anni ’40, ancor prima della nascita degli Ospedali, si sono aggiornate nel tempo, sia strutturalmente che tecnologicamente, tanto da attrarre, pazienti da altre province e da altre regioni nella misura di circa il 25% , rappresentando una risorsa per l’Azienda Sanitaria e per il Servizio Sanitario Regionale in quanto si è ridotta la migrazione passiva (verso le altre regioni) e si è incrementata quella attiva (dalle altre regioni verso la Calabria);
    2) Le Case di Cura del Tirreno sono state già penalizzate dal taglio dei posti letto in misura del 20% ;
    3) Le strutture interessate erogano servizi di alta specialità con centri di eccellenza, investendo continuamente in tecnologie avanzate;
    Pertanto i sottoscritti Sindaci chiedono un incontro urgente a S.E. il Prefetto di Cosenza ed al Presidente della Giunta Regionale al fine di rappresentare la fondamentale importanza per l’utenza sanitaria del territorio delle strutture delle Case di Cura del Tirreno cosentino e scongiurare quindi qualsiasi ipotesi di revoca.

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