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    Esposta a Cosenza la preziosa tela del Mattia Preti bloccata dai CC alla frontiera

      Trionfo d'Amore - Mattia Preti

     

    Esposta a Cosenza la preziosa tela del Mattia Preti bloccata dai CC mentra stava per "espatriare"

    14 lug 10 Stava per "espatriare" in Svizzera l'opera d'arte, "trionfo d'amore" una magnifica tela di 4 metri per 1,80 attribuita a Mattia Preti, appartenuta a collezioni private italiane e straniere, sequestrata in tempo dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Calabria e del Piemonte prima che sparissse di nuovo. L'importante opera è stata recuperata a Torino. I due nuclei dei carabinieri hanno lavorato insieme, per questa operazione, fin dal 2008. Gli uomini del NTPC di Torino avevano scoperto, presso un antiquario del capoluogo piemontese, la preziosa tela. Alla richiesta di chiarimenti sulla messa in vendita dell'opera, sono stati presentati dei documenti che certificavano la stessa come appartenente ad un imprenditore milanese, che l'aveva temporaneamente importata dalla Svizzera. Ma i documenti sono poi risultati falsi e i militari hanno scoperto che il "Trionfo d'Amore" era invece riconducibile ad un altro proprietario, che l'aveva lasciata in conto vendita fin dal 2005. Adesso le diverse persone implicate nella controversa vicenda dovranno chiarire la provenienza e la proprieta' dell'opera, che si sospetta sia stata utilizzata per un giro di riciclaggio di denaro sporco. "Il contesto in cui e' stata trovata la preziosa opera, che era in vendita, ci ha fatti insospettire. Per questo abbiamo deciso di fare dei controlli", ha detto in conferenza stampa il Capitano Guido Barbieri, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Piemonte e valle d'Aosta. "Abbiamo gia' avviato la procedura di vincolo di quest'opera, in modo da evitare che l'opera esca dal territorio dello Stato e per garantire allo Stato un diritto di prelazione sul bene, qualora fosse messo in commercio", ha riferito invece il Capitano Raffaele Giovinazzo, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri della Calabria. Intanto il quadro e' stato assegnato alla Galleria Nazionale di Cosenza, a Palazzo Arnone, che gli ha dedicato una sala ad hoc. Si tratta di una grande tela risalente alla meta' del XVII secolo, perfettamente restaurata, che varrebbe almeno trecentomila euro. Per Fabio De Chirico, Soprintendente ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, "questa e' davvero un'occasione straordinaria per riuscire a fruire di un dipinto cosi' importante, che probabilmente non era stato realizzato per la Calabria ma per una collezione romana. Un dipinto utilissimo per la documentazione della fase di formazione di Mattia Preti, che e' ancora da esplorare e molto confusa". Una serata di arte e spettacolo, con i musicisti del Conservatorio di Musica "Stanislao Giacomantonio" di Cosenza e la Compagnia Libero Teatro, e' stata organizzata per domani. Appuntamento alle ore 19,30, a Palazzo Arnone, per celebrare Mattia Preti e le sue opere.

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