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    Concorso della Provincia Oliverio querela Garofalo

     

     

    Concorso della Provincia Oliverio querela Garofalo

    13 lug 10 Il Presidente della Provincia di Cosenza, On.le Gerardo Mario Oliverio, questa mattina si è recato presso il Tribunale di Cosenza per presentare denuncia-querela a seguito dei fatti di seguito illustrati e ha chiesto che vengano adottati i provvedimenti conseguenti. Questa la ricostruzione dei fatti. Il 5 luglio scorso era stata presentata da parte del Capogruppo provinciale del PDL, Mario Russo, un’ interrogazione “con risposta al primo Consiglio provinciale utile” nella quale si chiedeva di tutelare l’onorabilità dell’Ente, relativamente ad un atto di denuncia datato 9 giugno 2010, a firma del Coordinatore Generale del C.S.A. Francesco Garofalo, dal contenuto altamente lesivo nei confronti della Provincia di Cosenza, nel quale si esponeva in modo calunnioso e diffamante che l’Amministrazione Provinciale e il suo Presidente avrebbero pilotato, attraverso la società C.N.I.P.E.C , a cui sono state affidate le procedure concorsuali, l’esito dei concorsi. “Relativamente al contenuto della denuncia sopra indicata -si legge nella denuncia-querela del Presidente Oliverio- occorre precisare che la stessa contiene fatti del tutto infondati poiché non veritieri e ricostruisce lo svolgimento dei concorsi pubblici indicati in modo da travisare totalmente la realtà, creando una distorta opinione pubblica oltre a risolversi in un attacco personale e gratuito verso l’Amministrazione provinciale che io rappresento, verso i dirigenti e l’operato della società C.N.I.P.E.C. Occorre precisare ancora, che benché nella denuncia si fa riferimento ad un fatto vero, cioè il regolare affidamento delle procedure concorsuali alla società C.N.I.P.E.C, si prosegue poi esponendo e facendo riferimento a fatti inerenti i concorsi pubblici in atto, completamente inverosimili, privi di alcun riscontro concreto ed esclusivamente calunniosi e diffamatori nei confronti dello scrivente e dell’Amministrazione che rappresento”. “La ricostruzione dello svolgimento delle procedure concorsuali –si legge ancora nell’esposto- è pertanto frutto di pura fantasia e non è fondata su elementi seri e concreti, basandosi invece su congetture calunniose, infondate e pregiudizievoli dell’immagine e del decoro della Provincia di Cosenza e del sottoscritto, in quanto tendenti solo a distorcere la realtà dei fatti oltre che ad alterare, travisare ed offuscare la corretta attività dell’intera Amministrazione, correttezza che peraltro ha improntato lo svolgimento delle prove concorsuali espletate. Tali azioni diffamatorie, calunniose ed ingiuriose, meritano di essere valutate nella loro potenzialità offensiva poiché sicuramente sono state diffuse con lo scopo di irrogare “una pena ad una persona innocente” oltre che con lo scopo ancora di denigrare l’onore, la reputazione, l’immagine e l’operato del sottoscritto e dell’intera amministrazione, tenuto conto che la stessa denuncia veniva anche trasmessa al gruppo PDL autore dell’interrogazione consiliare”. “Tanto premesso – si legge ancora nella denuncia- il sottoscritto on. Gerardo Mario Oliverio, in qualità di presidente della Provincia di Cosenza, per i fatti suesposti propone formale denuncia-querela con istanza di punizione nei confronti dell’autore della denuncia, signor Francesco Garofalo e/o delle persone che l’autorità giudiziaria individuerà come responsabile dei fatti in epigrafe, chiedendo l’immediata emanazione di tutti i provvedimenti di competenza al fine di scongiurare ulteriori conseguenze dannose nei confronti dell’onore e della reputazione del sottoscritto quale Presidente pro-tempore della Provincia di Cosenza. Con riserva di costituirsi parte civile per i danni nell’istaurando procedimento penale a carico dei responsabili. Si chiede di essere informato in caso di archiviazione, ex art.408, comma 2 c.p.p. ed in caso di proroga delle indagini preliminari. Fin qui la denuncia del presidente Oliverio a cui si aggiunge una nota a firma del Coordinatore Generale del Csa, Francesco Gaofalo giunta nel pomeriggio di oggi alla segreteria del Presidente Oliverio. Di seguito riportiamo il testo della dichiarazione di Garofalo: “E’ giunta notizia a questa Segreteria generale che lo scrivente avrebbe presentato formale denuncia in relazione a taluni concorsi, in svolgimento presso l’amministrazione provinciale di Cosenza. E’ stata pertanto mia premura raccogliere informazioni più dettagliate sull’accaduto, atteso che il sottoscritto non ha ma disposto le azioni sopra rassegnate. La denuncia di che trattasi è stata redatta su un foglio riportante la dizione generica “CSA Regioni e Autonomie locali” su carta intestata di questa O.S.. L’intero atto è un falso: la firma del sottoscritto e il timbro risultano giustapposti e posticci. I recapiti riportati si riferiscono alla precedente sede, da cui ci si è trasferiti dallo scorso mese di marzo. Questa Segreteria, peraltro, non era a conoscenza dei concorsi che sono stati contestati nella cosiddetta “denuncia”; né è competenza di una Segreteria generale, ovvero di un organizzazione sindacale, procedere in questi termini. Questa Segreteria generale, nonché il sottoscritto in proprio, stanno procedendo a tutelare presso le competenti Sedi giudiziarie, il buon nome di questa O.S., nonché i propri diritti, in termini di responsabilità oggettiva e soggettiva del falso materiale, in quanto trattasi di documento contraffatto, redatto da persona diversa da quella che appare esserne l’autore, ed alterato, per la evidente alterazione della intestazione, delle firme e dei timbri. Questa Segreteria generale, e lo scrivente, in proprio e quale legale rappresentante della Organizzazione sindacale CSA Regioni ed Autonomie locali, stigmatizzano questa incresciosa situazione, dichiarandone la piena estraneità e chiedendo alle Autorità competenti di fare piena luce sugli autori di tale deprecabile episodio che mina, fra l’altro, i corretti rapporti fra Sindacato e Istituzioni. Distinti saluti Il Coordinatore Generale Francesco Garofalo

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