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    Processo morti Marlane slitta al 30 settembre

     

     

    Processo morti Marlane slitta al 30 settembre

    13 lug 10 Slitta al 30 settembre l’inizio dell’udienza preliminare nei confronti di 14 persone, tra responsabili e dirigenti dell’ex stabilimento Marlane di Praia a Mare, indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Paola sulla morte per tumori di una cinquantina di ex operai. I difensori degli indagati hanno chiesto il rinvio dell’udienza preliminare a causa di alcuni errori nella notifica degli atti. Il Gup del tribunale di Paola, Salvatore Carpino, ha accolto le istanze difensive ed ha rinviato l’udienza. I 14 indagati sono accusati a vario titolo di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro ambientale. Oltre agli ex operai morti ci sarebbero anche una cinquantina di ex dipendenti dello stabilimento che si sarebbero ammalati di patologie come cancro ai polmoni, alla trachea e allo stomaco ed altri di leucemia. La Procura di Paola ipotizza che le morti e le malattie sono riconducibili all’utilizzo non corretto di una serie di sostanze utilizzate per colorare i tessuti che sarebbero state messe in contatto diretto con gli operai della fabbrica. Dal 2004 lo stabilimento non è più in funzione. “Sono vicino ai familiari dei lavoratori della Marlane di Praia a Mare che stanno conducendo, da tempo, una battaglia di civiltà e di giustizia”. Lo ha detto il consigliere regionale di Italia dei Valori, Mimmo Talarico, dopo aver incontrato a Paola una delegazione del comitato dei familiari degli operai, in occasione dell’udienza preliminare per l’inchiesta sullo stabilimento Marlane. “Esprimo - ha aggiunto - sincera solidarietà nei confronti dei tanti lavoratori che si sono visti negare i più basilari diritti di tutela della loro salute sul luogo di lavoro ed a quanti, ancora oggi, non hanno ottenuto il giusto indennizzo per i familiari scomparsi a causa delle terribili malattie contratte negli ultimi 30 anni. L’udienza preliminare di oggi restituisce ai familiari delle vittime quella giusta speranza di vedersi riconosciuta la verità, caparbiamente cercata da loro in questi anni, su quanto avvenuto all’interno della Marlane e sulla verifica dell’osservanza delle norme a tutela della salute degli operai”. “Auspico - ha proseguito Talarico - che sin dalla prossima udienza del 30 settembre si possa poi passare al dibattimento in processo, all’interno del quale si potranno meglio analizzare, spiegare e capire le cause che hanno determinato la morte di centinaia di operai ed individuare gli eventuali responsabili. Condivido, inoltre, l’iniziativa che sta portando avanti il presidente del circolo di Idv di Praia, Massimiliano Cedolia, il quale da tempo sta sostenendo azioni a tutela della comunità coinvolta sia per l’elevato numero di vittime sia per le presunte violazioni di legge avvenute all’interno della fabbrica tessile, ma anche per le implicazioni che la cattiva gestione avrebbe prodotto nell’ambiente circostante atteso che dalla Procura della Repubblica di Paola sono stati riscontrati reati di discarica abusiva di rifiuti speciali e pericolosi e disastro doloso ambientale”.

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