Secondo CGIA imposta unica federale darà 13.6 mld ai comuni

13 lug 10 ''Con l'introduzione della nuova imposta unica sugli immobili, i Comuni italiani dovrebbero incassare almeno 13,6 miliardi di euro in piu'''. Lo afferma il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, che con il suo Ufficio studi ha calcolato quanto dovrebbero percepire i Comuni con l'introduzione dell' Imu (la nuova Imposta Unica Immobili) che il governo dovrebbe approvare entro fine mese. Il gettito totale di questa nuova imposta, secondo questa stima dei ricercatori mestrini, sara' di circa 28,9 miliardi di euro l'anno (escluso il gettito dalla regolarizzazione delle abitazioni attualmente sconosciute al catasto). Se da questo importo si stornano i 10 miliardi circa di gettito Ici (su seconde case, immobili ad uso commerciale, artigianale, etc.) e i 5,3 miliardi di euro provenienti da Tarsu e Tia che gia' oggi confluiscono annualmente nelle casse comunali, agli oltre 8.000 Comuni d'Italia finiranno quasi 13,6 miliardi di euro in piu' che, attualmente, i proprietari di immobili versano direttamente nelle casse dello Stato. Per contro, lo Stato ridurra' i trasferimenti ai Comuni per un importo pressoche' equivalente (ovvero, 13,6 miliardi di euro). Non vi e' incluso il gettito derivante dalla regolarizzazione delle cosiddette 'abitazioni fantasma' che, secondo il ministro Calderoli, dovrebbe riguardare 2 milioni di abitazioni contro il milione e trecentomila riportato nella relazione tecnica riferita alla manovra correttiva. In termini di gettito, la nuova imposta sugli immobili dovrebbe garantire alle casse dei Comuni valdostani mediamente 763,7 euro per ogni residente. A quelli liguri 755,6 euro pro capite e a quelli emiliano-romagnoli 617,3. Chiude la classifica la Calabria con 280,8 euro pro capite. Il dato medio nazionale si attesta sui 482,3 euro pro capite.