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    Calabria ai minimi storici per incremento demografico

     

     

    Calabria ai minimi storici per incremento demografico

    12 lug 10 "La Calabria ha avuto un incremento demografico di appena 621 abitanti nell'ultimo anno, passando dai 2.008.709 del 2009 agli attuali 2.009.330. Nello stesso periodo la popolazione italiana è cresciuta di circa 300.000 abitanti, superando i 60 milioni e 340 mila. A rilevarlo é il sito www.giorgioliguoriperlacalabria.it. "Anche attraverso l'andamento demografico - sostiene Riccardo Liguori direttore del sito - si misura il polso dello sviluppo socio-economico, occupazionale e del benessere della nostra regione. Sono note a tutti le potenzialità della Calabria che altre regioni non hanno, ma dove, comunque, c'é più benessere, quindi, in costante crescita demografica. Prendiamo l'esempio dell'Umbria, che per la prima volta nella sua storia ha superato i 900 mila abitanti (900.790 per l'esattezza!), oltre 6.500 in più rispetto al 2009. La terra 'cuore verde d'Italià - precisa Liguori - ha meno della metà degli abitanti della Calabria e non è bagnata dal mare, che è una delle principali risorse turistiche del Paese. Eppure in Umbria, negli ultimi dodici mesi, la popolazione è crescita di dieci volte rispetto a quella della Calabria. Ciò significa che l'Umbria è una regione dove si vive bene". Liguori, nell'analizzare l'andamento demografico, si sofferma su un aspetto positivo: la fiducia dei calabresi nel nuovo Governo regionale scaturito dalle elezioni di marzo. C'é attenzione ai provvedimenti che inizia ad adottare il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, volti a far decollare l'atteso "boom calabrese". E si auspica che questi provvedimenti passano contrastare, soprattutto nelle contrade più remote della Calabria, il ritorno del fenomeno dell'emigrazione. Liguori si sofferma sulla situazione demografica dell'Alto Ionio. "L'Alto Ionio, la zona più periferica della Calabria, sta vivendo - spiega Liguori - una 'situazione demografica allarmante' nella gran parte dei suoi sedici Comuni situati tra i 450 ed i 1.000 metri s.l.m., con una popolazione complessiva di 38.689 abitanti (al primo gennaio 2010), quando nel 1961 erano più di 45.000. Solo in tre Comuni costieri si registra un aumento della popolazione, mentre sono sei i Comuni al di sotto dei 1.000 abitanti, di cui due con meno di 500 anime. "Sembra - sostiene Liguori - che non ci sia speranza di incremento demografico per l'Alto Ionio fino a quando pubblico e privato non si rimboccheranno le maniche per far decollare i settori trainanti dello sviluppo della zona: agricoltura - turismo - industria alimentare. Se ai politici spetta il varo di politiche di sviluppo, ai privati imprenditori spetta di attuarle ad iniziare dall'investire i loro guadagni anche nel favorire il lavoro regolare così da arginare quello nero e sottopagato, che sono tra i principali ostacoli allo sviluppo"

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