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    Lavoratori delle Ferrovie della Calabria protestano "Na al taglio dei fondi"

     

     

    Lavoratori delle Ferrovie della Calabria protestano "Na al taglio dei fondi"

    07 lug 10 "Ohi cò, perché chiamare fragola un cetriolo?" Inizia così il comunicato dei lavoratori e lavoratrici delle Ferrovie della Calabria di Cosenza n merito alla vicenda del contributo di 2,5 milioni di euro che il governo della Regione Calabria vorrebbe tagliare a Ferrovie della Calabria."Apprendiamo con una certa meraviglia -scrivono i lavoratori- che il nuovo establishment calabrese, oltre ad affannarsi a giustificare con varie capriole e salti mortali carpiati le incongruenze del governo nazionale che è sempre di più preso a mettere mano nelle tasche dei cittadini del sud, ha trovato il modo di evitare l'aggravio di imposte chiamando fragole i cetrioli. "senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini calabresi", questo è quello che dice l'On. Mancini che dal cilindro delle meraviglie estrae le soluzioni che a parere suo non incideranno sulle tasche dei cittadini calabresi. Come dire: chiamiamo fragole i cetrioli ed il gioco è fatto. Noi lavoratori e lavoratrici dipendenti di Ferrovie della Calabria, ci teniamo a fare sapere che, a parte qualche presenza non calabrese che può pure esserci, siamo tutti residenti e cittadini calabresi, per cui facendo qualche calcolo abbiamo ragionato sul perché di questa decisione e ci siamo chiesti: Se dal disegno di legge dell'On. Mancini sarà recuperato il contributo annuo per circa 2,5 milioni di euro destinato alle Ferrovie della Calabria concesso in anticipazione con Legge regionale in ragione di crediti certificati ed esigibili pari a oltre 37 milioni di euro che lo stato deve alle Ferrovie della Calabria, la società in parola potrebbe andare in sofferenza per assenza di liquidità? La risposta è SI. Sarebbe però una stranissima circostanza se consideriamo che l‚ingente somma di crediti sono certificati e firmati dal Presidente di Ferrovie della Calabria che, come sicuramente sanno i nostri Amministratori locali, è nominato direttamente dal Ministro dei Trasporti in qualità di socio unico e approvati dalla Corte dei Conti. Si sta cercando di mettere in difficoltà finanziaria l‚azienda nonostante essa abbia saldi estremamente positivi? Non riusciamo a capire quale sia l‚obiettivo di tale la strategia. A che gioco stanno giocando allora il Presidente Scopelliti e il nostro compaesano Mancini? Ma qualunque esso sia il reale interesse che nasconde l‚operazione a noi poco interessa. Non vogliamo consumarci a pensare. Noi vogliamo e pretendiamo che la classe politica regionale presti l‚attenzione in modo positivo alle Ferrovie della Calabria conducendo a fianco dei lavoratori una battaglia affinché il Governo centrale trasferisca immediatamente le risorse dovute per consolidare questa realtà industriale che ricordiamo è l'unica azienda del settore che concilia legalità e diritti con l‚interesse d'impresa. Se la società dovesse ritrovarsi in sofferenza crediamo che, come fanno tutte le società in questo mondo globalizzato, avrà due alternative: o ridurre i servizi per ridurre i costi e recuperare liquidità, ma questo sarà difficile da fare perché ha un contratto di servizio con la Regione Calabria che certamente la obbligherebbe ad espletare tutti i servizi di cui al contratto, o ridurre il costo del lavoro agendo sugli stipendi dei dipendenti. Ora, siccome crediamo che quest‚ultima ipotesi sia quella più facile e di verosimile attuazione da parte di Ferrovie della Calabria, la domanda sorge spontanea: su quali presupposti l‚On. Mancini ha detto che non avrebbe messo le mani nelle tasche dei calabresi? Non è che voleva dire che così non avrebbe dato dei soldi ai calabresi? Perché se è così avrebbe perfettamente ragione. Questo Governo Nazionale e questo Governo Regionale non mettono le mani nelle tasche dei calabresi perché di soldi non ne troveranno. Glieli hanno già tolti con questa meschina operazione politica mascherata da esigenze di bilancio, oppure perché demanderanno ad altri la responsabilità di farlo. Un grazie a Scopelliti ed al nostro compaesano Mancini, perché ci faranno "mangiare" i cetrioli come se fossero gustose fragole, magari alla panna".

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