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    In zona sequestro Gaccia è emergenza ambientale

     

     

    In zona sequestro fiume Gaccia è emergenza ambientale

    07 lug 10 L'ex sindaco di Pianopoli, Rodolfo Cuda, interviene con una lettera aperta sul caso del sequestro, avvenuto nei giorni scorsi, della discarica posta sotto gli argini del torrente Gaccia. ''Quando fui eletto la prima volta nel giugno 80 - afferma Cuda - fra le tantissime emergenze che mi trovai sul tappeto ad avere priorita' assoluta, dopo l'approvvigionamento dell'acqua potabile per la popolazione, era appunto, la riqualificazione e bonifica del fiume Gaccia divenuto una pattumiera a cielo aperto. In un tratto di esso, dove poco scrupolosi imprenditori avevano asportato sabbia e pietrisco con il compiacimento di chi era preposto al controllo, lasciando enormi buche, venivano scaricati rifiuti solidi urbani e non solo, sin dal lontano 1960 e sino al 1980. Gli stessi rifiuti venivano poi ricoperti alla meno peggio con materiale stesso del fiume. Dopo aver individuato un sito idoneo come discarica provvisoria, per il quale procedemmo a monitoraggio geologico onde evitare l'inquinamento di eventuali falde acquifere, raccogliemmo tutti i rifiuti giacenti sul greto del fiume Gaccia e dopo un lavoro molto impegnativo durato qualche settimana, trasportammo il tutto nella discarica di loc. Petrese o Marcuccia''. ''Non ci fu mai autorizzata - prosegue Cuda - la raccolta di rifiuti giacenti sotto la superficie del fiume per una profondita' di almeno due metri, perche' chi doveva controllare prima e non lo aveva fatto, ci disse che l'escavazione non era consentita perche' avremmo con la scusa asportato sabbia e pietrisco. L'ultima pulitura generale e' stata fatta circa tre anni fa a cura dell'Ecosistem e successivamente si e' fatto il lavoro di riqualificazione e consolidamento degli argini, assumendo cosi' un aspetto stupendo sin quando le incontrollabili piogge dell'ultimo inverno, di una portata mai vista negli ultimi 100 anni non ha distrutto quasi tutto, facendo emergere dai fondali quei rifiuti che non ci fu consentito bonificare agli inizi degli anni 80. Oggi mi pento di non avere insistito oltremodo. Devo doverosamente aggiungere che fra i tantissimi guasti irreparabili commessi dalla Giunta Chiaravalloti, alla Calabria ed ai calabresi, un merito lo ebbe e fu quello di censire oltre 13.000 discariche abusive o provvisorie presenti in Calabria tra cui quelle del fiume Gaccia e quelle di loc.Petrese o Marcuccia. Ma fra le due non so con quale criterio fu scelta solo quella loc.Petrese e fu inserita fra quelle da bonificare''. ''Altra piaga importante di questo fiume - sostiene ancora l'ex sindaco - e' l'abbandono costante e continuo sul suo greto di fusti di vario colore da parte di agricoltori senza scrupoli mettendo cosi' a repentaglio la salute della gente, basti pensare che poche tracce di pesticidi contenuti in quei fusti possono ammazzare un toro, capirete ora quale puo' essere il danno arrecato da migliaia e migliaia di fusti abbandonati nel lametino eppure per combattere questa piaga e questo mal costume basterebbe andare a controllare tutti i registri di carico e scarico dei pesticidi usati da chi? E lo smaltimento degli stessi da chi e' stato certificato e se e' stato certificato''. ''Sono disponibile io e l'attuale sindaco, mio figlio - sostiene ancora Cuda - a dare come sempre la piu' ampia disponibilita' e collaborazione affinche' la giustizia prevalga su tutto, collaborazione che abbiamo sempre dato e forse anche per questo abbiamo pagato un duro pedaggio alla delinquenza organizzata subendo la distruzione di mezzi da lavoro e di macchine personali, ma questo e' un altro fatto, noi ci pregiamo di essere annoverati fra quei comuni che hanno approvato (non sappiamo se il primo o il secondo comune della Calabria) la proposta di legge Lazzati del coraggioso giudice Romano De Grazia dal quale ci onoriamo di riscuotere stima ed amicizia ampiamente ricambiata. Questo e non altre cose fanno parte del nostro Dna morale, politico ed umano''.

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