A Maurizio Bonanno il premio "Giornalista calabrese del 2010"

06 lug 10 Maurizio Bonanno ha ricevuto a Pizzo il premio ''Giornalista calabrese dell'anno 2010'' nel corso della serata di gala della IX Edizione del premio ''Calabria che lavora'', istituito dall'associazione ''Nuovi Orizzonti'' e realizzato in collaborazione con la ''Franco Buccina' Spettacoli''. La manifestazione, che e' patrocinata da Confindustria, Camera di Commercio, Confcommercio, Cna, Regione e Provincia di Vibo, si propone ''di dare un segno concreto di sostegno ai tanti imprenditori, anima dell'economia calabrese - e' scritto in un comunicato - che scelgono un territorio difficile come il nostro per realizzare i loro progetti. Un comitato tecnico-scientifico, adottando i criteri di accurate ricerche di mercato e di competenza di settore, ha fornito informazioni tali da individuare le eccellenze calabresi distintesi nei diversi settori''. ''A Maurizio Bonanno, il riconoscimento - e' detto in un documento - giunge a coronamento di una ormai lunga carriera dipanatasi nei diversi ambiti della comunicazione (carta stampata, tra quotidiani e riviste, radio, televisione ed ora internet) rendendolo un volto noto ed apprezzato nel panorama giornalistico calabrese con i suoi servizi che da oltre vent'anni raccontano la Calabria nei suoi diversi aspetti''. Gli altri premi all'imprenditoria calabrese sono stati cosi' assegnati: imprenditore calabrese dell'anno: Arredo Inox; imprenditore calabrese nel mondo: Giuseppe D'Amico, titolare della Dng; imprenditore giovane dell'anno: Domenico Penna, che sta lanciando il Tartufo di Pizzo nei ristoranti italiani; imprenditrice dell'anno: Teresa Molino, stilista della ''Effetto Sposa Couture''. Premio per l'Artigiano dell'anno'' all'orafo Michele Lo Bianco. Un premio speciale anche per il mondo della moda e' stato assegnato a Giuseppe Fata, presidente della Camera regionale della Moda. ''I nostri imprenditori - afferma il sindaco di Pizzo, Fernando Nicotra - meriterebbero un doppio riconoscimento, perche' il loro successo e' ottenuto lavorando in un territorio problematico per via della carenza di servizi e di vie di comunicazione adeguate per il trasporto e quindi partono da una condizione di oggettivo svantaggio rispetto a regioni ricche e gia' fortemente industrializzate''