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    Manifestazione di solidarietà al sindaco Bisignani a Sant'Agata d'Esaro

     

     

    Manifestazione di solidarietà al sindaco Bisignani a Sant'Agata d'Esaro. Scopelliti "Non mollare"

    04 lug 10 Grande partecipazione alla manifestazione di solidarietà al Sindaco di Sant'Agata d'Esaro, Antonio Bisignani, recentemente ferito da una coltellata dopo una serie di minacce e attentati che ha rassegnato le dimissioni per quanto accaduto. La risposta e il segnale a recedere dalle sue decisoni è stata importante. A cominciare dalla partecipazione istituzionale con il Prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci ed il neo Questore Alfredo Anzalone su tutti. Tra le numerose adesioni presenti diversi esponenti politici. Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha avuto un contatto telefonico e lo ha invitato a "non mollare". L’assessore regionale Giacomo Mancini, presente alla manifestazione di solidarietà in favore del sindaco in rappresentanza della Regione, ha ricevuto la telefonata di Scopelliti e poi ha passato il telefono al primo cittadino per un colloquio. Scopelliti ha assicurato a Bisignani ed a tutta l'amministrazione comunale la vicinanza della Regione.

    Qualcuno ha visto. ''Qualcuno ha visto. Qualcuno sa e non vuole parlare''. Il sindaco di Sant'Agata d'Esaro, Antonio Bisignani, rompe il silenzio in cui si era chiuso da giorni e decide di parlare nel corso della manifestazione pubblica in segno di solidarieta' dopo l'aggressione subita il 22 giugno scorso, al termine di una lunga scia di atti intimidatori di cui e' stato bersaglio per oltre un anno. Inizialmente aveva deciso di non partecipare alla manifestazione, ma poi a sorpresa e' giunto in piazza, dove si trovavano molti sindaci e rappresentanti delle istituzioni provinciali e regionali, il prefetto di Cosenza Antonio Reppucci e i vertici delle forze dell'ordine. Rivolgendosi ai suoi concittadini, li ha esortati a non ''demonizzare gruppi e persone, e smettiamola di puntarci il dito l'uno con l'altro. Si sta instaurando una guerra civile che di questo passo ci portera' all'autodistruzione''. Sui responsabili degli atti intimidatori si e' detto sicuro, come confermato anche dalle forze dell'ordine, che nel fenomeno e' estranea la criminalita' organizzata. ''Qui non esistono delinquenti. Forse - ha dichiarato il primo cittadino di Sant'Agata d'Esaro - c'e' qualche malato che sta buttando fango sulla nostra comunita'''. Antonio Bisignani ha continuato a difendere la sua amministrazione comunale, compresi i componenti dell'opposizione. ''Sono stato orgoglioso - ha affermato - di presiedere un Consiglio comunale di gente onesta, ci sono persone con una lunga storia politica e un elevato senso di civilta'''. Infine, in merito al ritiro delle dimissioni, rassegnate a seguito dell'ultima aggressione subita, non ha reso nota alcuna decisione ma ha detto: ''Sono anche un marito, un papa'. Quindi nelle mie decisioni devo coinvolgere la mia famiglia''.

    MAGARO' - <La sequenza di intimidazioni perpetrate ai danni del sindaco di Sant’Agata d’Esaro, provoca disorientamento e timore nella comunità. I nemici della illegalità, delle violazioni, degli abusi sono nostri amici. Per questo Antonio Bisignani è un nostro amico, è amico delle istituzioni democratiche, dei cittadini onesti, trasparenti, puliti. E’ amico della Calabria, dei diritti, della legalità, del lavoro e della giustizia sociale>. Lo ha affermato Salvatore Magarò, Presidente della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria intervenendo in rappresentanza di Giuseppe Scopelliti e del governo regionale alla manifestazione di solidarietà organizzata dai cittadini del borgo montano dopo l’aggressione subita nei giorni scorsi dal sindaco <particolarmente grave – ha detto Magarò – giunta a margine di una lunga sequenza di minacce e danneggiamenti. La Calabria non solo a parole, ma con i fatti vuole esprimere solidarietà e vicinanza a Bisignani. Una vicinanza fatta di attenzione e senso di corresponsabilità, perché la sola indignazione non basta. Tutti, istituzioni e chiesa, cittadini e associazioni, siamo chiamati a condividere concretamente l’impegno di chi, nell’assolvere ad una pubblica funzione, avverte pericolo per sé e per i propri cari. Il cambiamento ha bisogno del contributo di tutti noi, che si fonda sull’impegno quotidiano dal quale nessuno può ritenersi esente. Non possiamo consentire che gli atti intimidatori ed i tentativi di prevaricazione abbiano la meglio sul lavoro svolto dalle istituzioni democraticamente elette dai cittadini. Per questo esorto Antonio Bisignani a ritirare le dimissioni ed a desistere dal suo intento di lasciare la guida dell’amministrazione di Sant’Agata d’Esaro>.

    Ansia e tensione. "Viviamo con ansia, tensione, rabbia e delusione. Non ci aspettavamo tutto questo calvario". A dirlo e' Giovanni Bisignani, fratello del sindaco di Sant'Agata d'Esaro, Antonio Bisignani, vittima di intimidazioni da oltre un anno. "Gli attentati sono iniziati -racconta Bisignani, che e' medico cardiologo- in campagna elettorale e non sono mai finiti. Sono stati molto gravi, hanno anche saccheggiato e incendiato la casa dei miei genitori, fino all'aggressione fisica di mio fratello". La famiglia del sindaco ringrazia il prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci, "perche' ci e' stato vicino" ricorda Bisignani. "Purtroppo le indagini -lamenta il fratello del sindaco intimidito- sono a un punto morto. Non si riesce a capire chi e perche' ha fatto questo. Tutto sommato la nostra e' una comunita' di duemila persona, un centro abitato piccolo. Evidentemente ci sono difficolta', noi speriamo che vengano superate e vengano individuati i colpevoli". Sul movente degli atti intimidatori subiti da Antonio Bisignani, il fratello pur non dicendolo esplicitamente riconduce le motivazioni all'attivita' politica. "Fino ad ora -dice mio fratello stava bene e ha avuto una vita tranquilla, fino a quando ha deciso di candidarsi". Giovanni Bisignani ha scritto tre lettere al ministro dell'Interno Roberto Maroni: "Non ho avuto risposta di persona ma spero che ci dia risposte con i fatti".

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