Cronotachigrafi manomessi la Stradale di Cosenza sequestra 11 mezzi pesanti, 5 denunce

02 lug 10 La Polizia Stradale di Cosenza ha sequestrato 11 mezzi pesanti e denunciato 5 persone per aver manomesso i cronotachigrafi digitali. Gli agenti hanno così scoperto la manomissione sistematica dopo i controlli sui veicoli commerciali disposti dal compartimento polizia stradale per la Calabria unitamente al compartimento della Puglia. I cronotachigrafi digitali venivano manomessi mediante installazione di sofisticatissimi sistemi fraudolenti che alteravano la registrazione dei previsti tempi di guida, di riposo dei conducenti e della velocità dei veicoli stessi, medianti comandi nascosti all’interno dell’abitacolo, facilmente manovrabili dal conducente e mimetizzati ad arte, al fine di sfuggire ai controlli delle pattuglie della polizia stradale. A seguito delle verifiche sono stati sottoposti a sequestro penale n. 11 veicoli pesanti marca Scania e Daimler Chrysler, mentre a seguito dell’attività di indagine, 5 persone, fra cui il legale rappresentante e 4 autisti, sono state denunciate in stato di libertà all’a.g. competente per i seguenti reati: concorso doloso di cautele contro gli infortuni sul lavoro – contraffazione dei cronotachigrafi. Così, personale della squadra di polizia giudiziaria della sezione Polizia stradale di Cosenza unitamente a personale della sottosezione autostradale di Foggia, intraprendeva un’attività investigativa che veniva estesa presso la sede di una ditta di Altomonte (cs), ove con decreto di perquisizione penale emesso dalla procura della repubblica presso il tribunale di Castrovillari, è stato controllato il parco veicolare della stessa ditta di autotrasporto. A seguito di detto controllo, disposto dal compartimento polizia stradale Calabria “Catanzaro”, diretto dal dirigente superiore dott. Vincenzo Ortolano, sotto le direttive emanate dal vice questore aggiunto dott. Antonio Provenzano, è stato accertato che nelle cabine dei veicoli commerciali erano stati dolosamente manomessi i cronotachigrafi digitali mediante la installazione e l’occultamento di congegni elettronici fraudolenti atti a falsificare le registrazioni delle velocità tenute dal veicolo e dei previsti tempi e pause di guida del conducente. L'alterazione dei cronotachigrafi - a quanto e' stato reso noto - avveniva tramite comandi nascosti nell'abitacolo, facilmente manovrabili dal conducente e mimetizzati in vario modo come, per esempio, con la statuetta magnetica di Padre Pio, per sfuggire ai controlli delle pattuglie della Polizia Stradale. L'alterazione del cronotachigrafo - sottolinea la polizia stradale - incide molto sulla sicurezza stradale poiche' si conducono veicoli senza rispettare i tempi di riposo psicofisico e i limiti massimi di velocita' permessi. I mezzi della ditta di Altomonte erano stati piu' volte sanzionati e anche sottoposti a sequestro penale. Il valore della merce sequestrata e' di circa 700.000 euro per i veicoli commerciali, 20.000 per i dispositivi fraudolenti abusivamente installati sui mezzi. Cinque persone - il legale rappresentante dell'azienda e quattro autisti - sono stati denunciati in stato di liberta'.