La CGIL della Piana con cittadini, magistrati e giornalisti contro la legge bavaglio

01 lug 10 La Cgil della Piana ,come la Cgil in tutta Italia, aderisce alla giornata indetta della FNSI , per oggi 1 luglio 2010 , contro “la legge bavaglio “ e per la libertà di informazione. In una paese democratico è inaccettabile continuare ad assistere, nelle forme più disparate, a continui attacchi alla libertà di informazione , siamo stanchi di vedere continuamente calpestata la Costituzione con l’approvazione di legge in palese contrasto con i principi fondamentali. E’ assurdo che il Governo , in barba ad Paese afflitto da una pesante crisi , invece di occuparsi, in via prioritaria della ripresa sociale , dedichi tutto questo tempo a proporre leggi che mortificano la democrazia e tutelano gli interessi di pochi. Questo è tempo di pensare come rilanciare il lavoro , l’economia e dare respiro alle famiglie . Decidere di scendere in piazza per manifestare con forza il dissenso è uno straordinario gesto di Democrazia in difesa della Democrazia e per queste ragioni stiamo vicini ai tantissimi giornalisti che rischiano di subire limitazioni pesanti nel libero esercizio della professione con ricadute che negano il diritto di conoscenza ai cittadini . In regione come la calabria ed in un territorio come la piana di gioia Tauro è ancora più difficile sopportare le limitazioni della “legge bavaglio” perché l’informazione di qualsiasi fatto si incrocia spesso con le attività di contrasto e di repressione della ‘ndrangheta . Mettere il bavaglio alle notizie significa impedire ai cittadini di conoscere episodi e situazioni che sono importanti alla costruzione della coscienza antimafia che è la base dei sani anticorpi che ciascuno di noi dovrebbe avere. Peggio ancora limitare l’uso delle intercettazioni vuol dire creare enormi difficoltà alle indagini e all’accertamento di responsabilità penali di ogni genere , in primis quelle di stampo ndranghitistico. Molte indagini e procedimenti giudiziari rischiano, con la legge bavaglio, di divenire svuotati, ciò comporterà un regalo inaudito a chi delinque. Come Cgil della Piana vogliamo dire no al disegno di legge e siamo al fianco dei giornalisti , lavoratori dell’informazione, che rischiano anche la vita per tenerci informati . Molti infatti sono stati i giornalisti minacciati e vittime di attentati per mano della ndrangheta Vogliamo essere al fianco dei tanti magistrati che sono riusciti, grazie all’ausilio fondamentale dell’intercettazioni ad arrestare boss mafiosi e criminali . Crediamo che il 1 luglio è solo l’inizio di una mobilitazione che non si fermerà per impedire il bavaglio e salvaguardare la Democrazia e la Dignità nel Paese