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    Unioncamere su Navi dei veleni "Eccessivo allarmismo per il turismo"

     

     

    Unioncamere su Navi dei veleni "Eccessivo allarmismo per il turismo"

    17 giu 10 ''Esprimiamo perplessita' sulla questione delle navi dei veleni che si ripropone puntualmente, ogni anno, a ridosso della imminente stagione estiva generando facili allarmismi senza contribuire a porre doverosa chiarezza''. Lo afferma, in una nota, il presidente di Unioncamere Calabria, Fortunato Roberto Salerno. ''Tanti sono i dubbi - aggiunge - che necessitano di essere sciolti, dalla presenza di scorie radioattive nelle acque marine alla vicenda che l'autunno scorso ha interessato la scoperta del relitto sul fondale del Tirreno Cosentino che poi si e' scoperto essere Catania, il piroscafo affondato durante la Seconda guerra mondiale. Lungi da me mettere in forse un qualsivoglia aspetto legato alla intricata vicenda ambientale dei rifiuti tossici depositati nei nostri mari, ma sono convinto che qualcosa non quadri e, proprio perche' siamo ancora lontani dal ritenere risolta la vicenda, ritengo sussista un dovere morale nel ponderare le informazioni veicolate''. ''Il rischio che si corre - dice ancora Salerno - e' di prestare il braccio a chi intende avviare operazioni ad hoc per allontanare i turisti dalla nostra regione e dirottarli verso altri 'lidi'. La riflessione che ci riguarda da vicino deve necessariamente tenere conto anche degli sforzi che tutte le istituzioni, insieme alle imprese operanti nel comparto turistico, e non solo, compiono per guadagnare un margine positivo in termini di attrattivita'. Appare evidente che il nostro indotto turistico non puo' sopportare di essere in balia delle campagne che influenzano l'opinione pubblica inserendo nell'agenda setting tutte le argomentazioni piu' o meno allarmistiche sulla questione ambientale. Sarebbe piu' utile pianificare un monitoraggio delle aree costiere che sia un lavoro di indagine continuativo, approfondito e realmente esaustivo sulla problematica ambientale legata alle navi dei veleni. Occorre riesumare inchieste capitolate nel nulla: penso, ad esempio, alla Jolly Rosso spiaggiata ad Amantea e protagonista per ben due volte di casi di archiviazione. In tal senso reputo necessario, oltre che apprezzabile, il lavoro svolto dalle Commissioni parlamentari Antimafia e Rifiuti ed altrettanto importante il ruolo svolto dai media nell'assolvere al dovere di fornire una informazione chiara e corretta. Solo in tal modo e' possibile rendere, ad onor del vero, un servizio concreto alla cittadinanza calabrese tutta ed in particolar modo a quelle categorie economiche che piu' di altre soffrono in prima persona gli esiti disastrosi e le ricadute negative di immagine e legittima diffidenza che scaturiscono nei confronti di questa regione''. ''Ecco perche' - conclude il presidente di Unioncamere - occorre fare quadrato. La Regione Calabria, le istituzioni, le associazioni di categoria e il mondo delle imprese devono sentirsi corresponsabili ed esigere legittimamente che si faccia chiarezza''.

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