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    Blitz di Polizia e Finanza ai beni della cosca Muto

     

     

    Blitz di Polizia e Finanza ai beni della cosca Muto. Sequestrate, villa, aziende, appartamenti e conti correnti per un totale di 7 mln di euro

    17 giu 10 Beni mobili ed immobili per un valore di oltre sette milioni di euro, riconducibili a Giuseppe Nigro presunto appartenente alla cosca Muto, capo dell’omonima cosca della 'ndrangheta, sono stati sequestrati da parte degli uomini dalla polizia di Stato a Belvedere Marittimo, un centro del Tirreno cosentino. Il sequestro è stato effettuato dal personale dell’Ufficio misure di prevenzione della Questura di Cosenza, in collaborazione col Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza GICO di Catanzaro, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale. I beni sequestrati consistono in 13 appartamenti, una villa, conti correnti ed alcune aziende. Secondo quanto è emerso dalle indagini, i beni sequestrati sarebbero provento delle attività illecite della cosca Muto, in particolare usura ed estorsioni.

    Nel quadro delle complesse politiche di antagonizzazione del crimine mafioso, il Questore di Cosenza dr. Giovanni Bartolomeo SCIFO ha attuato un piano organizzativo mirato al disvelamento ed al contrasto delle sommerse risorse economiche e finanziarie dei clan mafiosi, abili reinvestitori delle ricchezze “rastrellate” con i noti metodi predatori. Nell’ambito attuativo della complessa normativa antimafia di riferimento, prosegue pertanto con particolare impulso, l’attività del competente Ufficio Misure di Prevenzione diretto dal Vice Questore Aggiunto d.ssa Raffaella Pugliese che in data odierna, collaborato dal G.I.C.O., nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro ha dato esecuzione, ai sensi della normativa antimafia, al sequestro dei beni nei confronti di Giuseppe NIGRO 50, di Cosenza e residente in Belvedere Marittimo ( CS). Sorvegliato speciale, già detenuto perché tratto in arresto il 30 luglio 2009 dalla Procura Distrettuale di Catanzaro, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, in particolare per i reati di usura pluriaggravata dal metodo mafioso ai danni di imprenditori e per il reato di estorsione continuata e pluriaggravata in concorso – tra gli altri – con la moglie Franca Coccia, persone comunque ritenute appartenenti alla cosca Muto di Cetraro. La QUESTURA DI COSENZA Considerata la grave pericolosità sociale del Nigro e la sperequazione esistente tra i beni nella sua disponibilità come dei suoi prossimi congiunti e la capacità economica loro concedibile, dovendo quindi presumere che i beni in oggetto siano frutto illecito di attività criminali o ne costituiscano il reimpiego, il Tribunale Misure di Prevenzione di Cosenza, presieduto dal dott. Giovanni Garofalo, accogliendo la proposta di questo ufficio, ai sensi della legislazione antimafia, ha disposto il sequestro dei seguenti beni per un valore di oltre 7 milioni di Euro, ma l’effettivo importo è in corso di reale accertamento perché il Tribunale ha disposto altresì, su proposta dell’ufficio, anche il sequestro di quant’altro rinvenuto considerato di valore nel corso dell’esecuzione. Altri beni immobili, inoltre, sempre durante la fase esecutiva sono stati rinvenuti e fatti oggetto di sequestro che dovrà però essere ulteriormente autorizzato dal competente Tribunale. Le complesse indagini patrimoniali hanno riguardato il Nigro e tutto il suo nucleo familiare e gli accertamenti sono stati svolti oltre che dal competente Ufficio Misure di Prevenzione anche dal Nucleo della Guardia di Finanza di Catanzaro, Gruppo Investigativo criminalità organizzata (G.I.C.O.), reparto altamente specializzato nella ricerca dei capitali illecitamente accumulati, al quale il Questore di Cosenza ha delegato gli accertamenti nell’anno 2008. Questi i beni sequestrati:

    BENI IMMOBILI
    n. 13 unità immobiliari intestate a NIGRO Giuseppe e  ai suoi familiari sito in Belvedere Marittimo  Ogni accessorio, pertinenza o arredo dell’abitazione e di qualsiasi oggetto da intendersi di valore che venga rinvenuto all’atto del sequestro.

    BENI MOBILI
    •  nr. 11 conti correnti e depositi bancari intestati a NIGRO Giuseppee alla moglie  COCCIA Franca e  famigliari.
    • quote sociali della società “Auto Nico S.r.l.”, cointestate sia a NIGRO Santo che a COCCIA Franca;
    • autovettura BMW X5,  intestata alla Nico
    • autovettura Mercedes ML 320 CDI, intestata a COCCIA Franca;

    Nell’arco di appena un anno salgono quindi a 20 i sequestri dei beni antimafia, operati dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Cosenza per un ammontare di circa 110 milioni di Euro e tredici sono state le connesse confische pure eseguite dallo stesso ufficio per un ammontare complessivo di 86 milioni di euro.
    Particolarmente impegnato su diversi fronti, l’Ufficio Misure di prevenzione e Sicurezza, la settimana scorsa ha altresì eseguito la confisca dei beni di FALBO Fabio Antonio, ritenuto appartenente alla associazione mafiosa “ ABBRUZZESE”, nei cui confronti era stato eseguito il sequestro degli stessi beni, disposto in via preventiva dal tribunale misure di Prevenzione di Cosenza. Solo alcune autovetture sono state restituite agli aventi diritti. Sottoposti invece a confisca quote societarie di due società fabbricati in San Nicola Arcella ed autovetture.

     

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