Corte d'Appello conferma condanne a esponenti cosca Torcasio

16 giu 10 La Corte d'appello di Catanzaro ha confermato ieri sera le due condanne inflitte in primo grado a due presunti esponenti della cosca Torcasio di Lamezia Terme (Catanzaro), coinvolti nell'operazone "Nuntius" ed accusati di tentata estorsione mafiosa ai danni di un imprenditore lametino. La sentenza che i giudici (presidente Talerico, consiglieri Ferraro e Care') hanno confermato - nel processo sono costituiti parte civile il Comune di Lamezia Terme, e diverse associazioni antiracket), accogliendo la richiesta del sostituto procuratore generale Sandro Dolce, risale al 28 settembre scorso. Quel giorno si conclusero con due condanne e due assoluzioni i giudizi abbreviati per i quattro originari imputati. Il giudice dell'udienza preliminare distrettuale di Catanzaro scagiono' Pasquale Torcasio, 41 anni, e suo nipote Vincenzo Torcasio, 28 anni, e condanno' a 4 anni di reclusione e 1.800 euro di multa Domenico Torcasio, 40 anni, fratello di Pasquale, ed a 2 anni e 8 mesi e 1.200 euro Alessandro Torcasio, 22 anni, loro cugino (tutti difesi dall'avvocato Francesco Gambardella). Tutti erano finiti in carcere il 9 gennaio precedente ad opera degli agenti del Commissariato di Lamezia e della Squadra mobile della Questura di Catanzaro, in esecuzione di altrettanti provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal giudice per le indagini preliminari Barbara Borelli, su richiesta del sostituto procuratore Alessandra Ruberto. Quest'ultima ha coordinato le indagini, prima che gli atti relativi alle posizioni dei quattro Torcasio fossero inviati al collega della Dda, Gerardo Domijanni, per competenza funzionale, essendo stata contestata l'aggravante del metodo mafioso.