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    Operazione antidroga tra Calabria, Campania e Sicilia: 29 arresti

     

     

    Operazione antidroga tra Calabria, Campania e Sicilia: 29 arresti

    16 giu 10 Ventinove persone arrestate. Sessantaquattro chili di droga sequestrati. Duemila banconote false tolte dal mercato. Sono i numeri dell’operazione della sezione antidroga della Squadra mobile di Palermo. Associazione a delinquere finalizzata all’importazione, al traffico e alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è l’ipotesi di reato alla base dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Pierluigi Morosini, su richiesta dei sostituti procuratori Marcello Viola ed Emanuele Ravaglioli, coordinati dal procuratore aggiunto Teresa Maria Principato della Direzione distrettuale antimafia palermitana. Gli arresti, eseguiti a Palermo, Napoli e Firenze, colpiscono anche persone già detenute e sono frutto di una complessa indagine durata circa due anni che ha consentito di smantellare una ramificata associazione criminale, composta da italiani, specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e cocaina, sul territorio nazionale, soprattutto nella provincia palermitana.

    L’operazione denominata in codice “Dolly Show” ha portato al sequestro in più riprese di oltre 60 chili di hashish e 4 chili di cocaina, tramite il ritrovamento di panetti trasportati da corrieri italiani, poi finiti in manette, all’interno di intercapedini nascoste da pannelli creati nelle auto utilizzate dagli arrestati. Sotto sequestro anche duemila banconote false da 20 e 50 euro per un importo di 65 mila euro. I particolari dell’operazione sono stati resi noti in una conferenza stampa in questura alla presenza del questore Alessandro Marangoni e del procuratore aggiunto Principato.

    Secondo quanto accertato dalla polizia, l’hashish, proveniente dal Marocco, veniva acquistato in Calabria mentre la cocaina, importata dal sud America, arrivava dalla Campania. La distribuzione fra i salotti di Palermo era curata da una rete di insospettabili spacciatori.

    Si ritiene che sull’organizzazione ci possa essere l’ombra delle cosche mafiose di Brancaccio, che avrebbero investito ingenti somme sul traffico di droga.

    Le persone arrestate sono Enrico Alfano, 31 anni, Salvatore Alfano, 57 anni, Guido Bianco, di 31, Alessandra Caltabellotta, di 35, Massimiliano Caltabellotta, di 39, Michele Caltabellotta, di 37, Pietro Paolo Carbone, di 26, Paolo Chiaramonte, di 49, Fabio Cucina, di 49, Salvatore D’Anna, di 40, Sabrina Di Blasi, di 34, Ciro Di Napoli, di 70, Salvatore Ensabella, di 65, Antonio Casoria Esposito, di 40, Domenico Filadoro, di 43, Vincenzo Giappone, di 36, Salvatore La Franca, di 75, Domenico Lo Iacono, di 35, Francesco Maggio, di 45, Manfredi Mendolia, di 74, Giorgio Napolitano, di 75, Fabio Oliveri, di 73, Nicolò Pecoraro, di 44, Rosario Raccuglia, di 68, Jean Claude Scannavino, do 77, Calogero Taormina, di 66, Vincenzo Vaglica, di 79, Vincenzo Verducci, di 54, Davide Zammito, di 38.

    Ventiquattro i segnalati quali assuntori di stupefacenti e tra questi il deputato regionale dell’Udc Salvatore Cintola, che ha respinto ogni accusa. Il reato di peculato, contestatogli nel 2006 in relazione all’utilizzo dell’autista e dell’auto blu per presunti acquisti di droga, è stato subito archiviato. Non è infatti configurabile in quanto non c’è nessuna prova che l’autista di Cintola sia andato dalla segretaria e si sia compiuto lo scambio denaro-droga tra l’autista e la donna o che comunque non ci fossero altri motivi istituzionali per i quali l’auto facesse il tragitto, secondo il procuratore aggiunto Principato. Il politico 68enne, nel 2004 assessore regionale al Bilancio del governo Cuffaro, secondo gli inquirenti, in corrispondenza delle sedute serali e notturne dell’Assemblea siciliana, dava disposizioni alla segretaria per acquistare la cocaina. I soldi, mille euro, li faceva avere con l’auto blu. Agli atti le conversazioni intercettate fra uno spacciatore e la segretaria di Cintola in merito all’acquisto della droga. Sei anni fa gli agenti entrarono nella sua segreteria trovando 10 grammi di cocaina. E tra gli arrestati per spaccio c’è l’ex segretaria Sabrina Di Blasi, che oggi lavora in un’organizzazione sindacale: nel 2005 avrebbe acquistato cocaina per sé e per Cintola.

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