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    Arrestato dai CC a Reggio il palo della banda degli anziani

     

     

    Arrestato dai CC a Reggio il palo della banda degli anziani

    14 giu 10 Sarebbe stato il palo delle numerose rapine ad anziani effettuate a Reggio Antonio Caracciolo di 30 anni arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, diretta dal tenente Nicola De Tullio. L'uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Reggio Calabria. Il provvedimento del Gip è stato emesso contestualmente alla convalida dei fermi eseguiti dai carabinieri lo scorso 8 giugno; per tutti i fermati peraltro lo stesso giudice per le indagini preliminari ha emesso ordinanza di custodia cautelare: in carcere per Domenico Palmisano e Vincenzo Sorace; ai domiciliari per Carmela Lauro. Il gruppo era stato fermato nel corso di una brillante operazione condotta dai militari della Stazione Principale, diretta dal luogotenente Cosimo Sframeli, a seguito di numerose rapine ad anziani in abitazione Negli ultimi mesi si erano registrati in città diversi casi di rapine di questo genere in cui i rapinatori, una donna ed un uomo a volto scoperto, agivano intrufolandosi in casa con un pretesto, malmenando e imbavagliando i poveri anziani per poi sottrarre loro preziosi e contanti presenti in casa. Gli episodi, almeno otto registrati con modalità analoghe, hanno suscitato notevole allarme sociale, poiché in tutti i casi i soggetti agivano con inaudita ferocia aggredendo con violenza le loro vittime, e sottraendo loro ogni valore presente in casa, con bottini in alcuni casi che superavano anche i centomila euro di valore. Partendo proprio da uno di questi episodi si sono trovati i primi elementi utili a all’identificazione degli autori. In particolare l’attività di indagine si è sviluppata a seguito di una rapina avvenuta recentemente ai danni di due anziani. Nonostante l’età le vittime hanno fornito una lucidissima ricostruzione dei fatti e dato una utile descrizione degli autori. Un particolare prezioso è stato altresì fornito da un passante che ha segnalato la presenza negli orari e presso il palazzo ove si è svolta la rapina, di un’autovettura che è transitata più volte attirando la sua attenzione, mezzo di cui veniva fornita la targa parziale. La stessa autovettura era stata ripresa dai filmati delle vicine telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Sviluppando l’intestatario dell’autovettura ed il suo circuito relazionale, è stato ristretto il campo dei soggetti di possibile interesse. Nella notte tra lunedì e martedì sono pertanto scattate diverse perquisizioni domiciliari presso le abitazioni riconducibili ai soggetti individuati, alcuni dei quali risultavano già gravati da precedenti per rapina. In uno di questi controlli viene fatto il ritrovamento che fornisce una svolta decisiva all’indagine: in località Archi, nello scantinato chiuso a chiave e nella disponibilità del Palmisano (il quale convive con Carmela Lauro e con Vincenzo Sorace, loro ospite) sono stati rinvenuti numerosissimi monili in oro, argento e bigiotteria, decine di orologi, tre pistole a salve prive di tappo rosso e con l’occlusione della canna perforata (al fine di renderla più simile ad arma vera), passamontagna e arnesi da scasso. Antonio Caracciolo, in particolare, è stato individuato come colui che aveva messo a disposizione la propria autovettura fornendo l’appoggio logistico per il colpo e rimanendo come “palo” nei luoghi della rapina. Sin dalla notte dell’operazione il Caracciolo, nonostante fosse sottoposto per altro procedimento penale alla misura dell’affidamento in prova, violando i relativi obblighi, si era reso irreperibile alle ricerche dei carabinieri. Ricerche che sono continuate nei giorni scorsi. Emessa la misura cautelare da parte del Gip, sono state effettuate numerose perquisizioni presso l’abitazione del Caracciolo e nei luoghi da lui frequentati, ricerche che non hanno dato esito positivo fino al pomeriggio di ieri, allorquando i militari, durante un servizio di osservazione nel quartiere Vito, hanno notato un soggetto che si muoveva con fare circospetto evitando le strade trafficate e spostandosi a piedi all’interno di un parco. Riconosciuto il Caracciolo è scattata immediatamente l’operazione: circondato dai militari il catturando non ha potuto accennare alcuna reazione. Sono quindi sottoposti a misura cautelare i quattro componenti della banda, mentre continuano serrate le indagini che permettono di ricostruire i colpi portati a segno, grazie anche alla diffusa collaborazione fornita dalle vittime di questi scellerati episodi. A tutte le vittime l’Arma offre la propria vicinanza e il proprio sostegno, indispensabili a sostenere e superare il trauma derivante dall’aggressione subita nell’intimo della propria abitazione.

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