Esami: i Cobas bloccano 5000 scrutini. Da lunedì nuovi blocchi

13 giu 10 Con nuove adesioni si è concluso il "primo tempo" della lotta dei Cobas in difesa della scuola che ha coinvolto sette Regioni: il bilancio finale, afferma una nota, è di oltre 5.000 scrutini bloccati, con l'Emilia-Romagna che supera i 1.500 blocchi, il Veneto oltre i mille, la Sardegna intorno ai 1.200 e Umbria, Marche, Puglia e Calabria, insieme, intorno ai 1.300. "La ferocia sociale e politica di Crudelia Tremont, e della sua spalla Gelmini, ha colpito in primo luogo - spiega il portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi - la scuola, già martoriata e umiliata nell'ultimo quindicennio da tutti i governi, con 41 mila posti di lavoro cancellati, l'espulsione in massa dei precari e con una Finanziaria-massacro che provoca per docenti ed ATA una perdita economica senza precedenti. Il blocco per tre anni degli scatti di anzianità significa un furto medio di 30 mila euro nell'arco della l'intera carriera lavorativa, con massimi di 45 mila e con un introito iperbolico nelle casse statali di oltre 20 miliardi; ed il furto cresce ancora di migliaia di euro a causa del blocco contrattuale". Secondo Bernocchi, "un tale nugolo di mazzate sta facendo dilagare lo sciopero: le adesioni si ingigantiscono di ora in ora e sfuggono ad un conteggio preciso perchè coinvolgono non solo i lavoratori/trici Cobas ma anche molti docenti ed Ata dei sindacati che avevano dichiarato inutile lo sciopero, come ad esempio la Flc che ha invitato a non farlo, battendo poi ogni record di inutilità, con la convocazione di uno sciopero a fine giugno". Da domani inizierà il "secondo tempo" della protesta che coinvolgere Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, oltre a Liguria, Valle d'Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata e la Provincia di Bolzano. Secondo le previsioni dei Cobas, nel Lazio e in Sicilia gli ultimi dati sono di circa 2.000 scrutini bloccati (solo a Roma si supererà il migliaio); Campania, Piemonte, Toscana e Lombardia avranno tra i 1000 e i 1300 blocchi; circa 700 la Liguria e 500 l'Abruzzo: e la previsione nazionale complessiva, per quanto incompleta a causa della crescita delle adesioni, va ben oltre i 15 mila blocchi, avvicinandosi molto ai 20 mila. Anche tali scioperi saranno accompagnati da dimostrazioni di piazza. A Roma si manifesterà domani davanti al Ministero di Viale Trastevere.