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    Sindacato Rdb-Usb chiede a Regione ritiro provvedimento decentramento personale

     

     

    Sindacato Rdb-Usb chiede a Regione ritiro provvedimento decentramento personale

    11 giu 10 All'indomani del provvedimento con cui il Direttore Generale del Dipartimento delle attività produttive della regione Calabria ha disposto d'ufficio il trasferimento a Catanzaro di 10 lavoratori decentrati nelle sedi periferiche, la Confederazione sindacale RdB-USB, si è presentata presso la sede del Dipartimento per incontrare la dott.ssa Nicolò che ha firmato il provvedimento. La RdB-USB, che nella regione è molto radicata, rappresentando un gran numero di lavoratori, ha chiesto al Capo del Dipartimento di ritirare il provvedimento, evidenziando come lo stesso sia in aperto contrasto con la legge regionale del 26 febbraio 2010 che aveva disposto appunto il decentramento del personale. Alla dott.ssa Nicolò é stato fatto anche notare come l'atto da lei firmato sia l'ennesima iniziativa contro i lavoratori ex lsu-lpu, che dopo aver tribolato per circa 10 anni come precari della regione, sono stati assunti ma a sole 24 ore, con la qualifica iniziale di B1 (benché tutti laureati, diplomati ed in possesso di grandi professionalità, e benché come precari fossero stati assunti con le qualifiche C e D) e infine “deportati” tutti a Catanzaro. Solo dopo mesi di lotte che ha visto RdB in campo assieme ai lavoratori, la regione Calabria ha emanato la legge, il 26 febbraio appunto, che stabilizzava i lavoratori a 36 ore, che apriva la strada alle progressione di carriera e che rimandava i lavoratori nelle sedi periferiche. Quando sembrava finalmente tutto risolto, la legge è stata impugnata per i primi due punti dal governo Berlusconi. Ora, a colpire ancora di più i lavoratori é intervenuto anche il provvedimento di trasferimento. Il Capo del Dipartimento ha motivato il suo intervento con la necessità di razionalizzare gli uffici, al fine di smaltire l'enorme arretrato accumulato. Il sindacato RdB-USB, pur comprendendo le esigenze evidenziate, ha replicato che i diritti dei lavoratori sono sacri e pertanto vanno difesi ad oltranza. Il confronto é proseguito, anche se nelle rispettive posizioni, con le aperture fatte dalla dott.ssa Nicolò che ha annunciato la prossima convocazione di un tavolo di confronto con le OO.SS. per la riorganizzazione del Dipartimento, prospettando la possibilità di arrivare a organizzare attività anche nelle sedi periferiche. RdB-USB, pur apprezzando tali aperture, ha preso atto della volontà di non ritirare il provvedimento adottato e ha preannunciato nuove iniziative a tutela dei lavoratori, non escludendo la possibilità di ricorrere anche alle vie legali; il sindacato, in tutti i casi, si è riservato di valutare nei fatti l'applicazione concreta degli impegni assunti dalla dott.ssa Nicolò, rimanendo sull'idea che la legge regionale debba essere applicata nella sua interezza. Nei prossimi giorni sarà convocata una assemblea dei lavoratori per valutare insieme le strade da percorrere per ottenere gli obiettivi.

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