Processo strage Duisburg, parla uno dei feriti dell'agguato

11 giu 10 Ha raccontato in aula i momenti dell'agguato di cui rimase vittima e di cui porta ancora i segni, Francesco Colorisi, una delle quattro persone ferite nel Natale 2006 a San Luca nell'agguato in cui morì Maria Strangio, episodio che sarebbe stato la causa scatenante della strage di Duisburg. Colorisi è giunto nell'aula di Corte d'assise a Locri per testimoniare al processo per la faida di San Luca, su una sedia a rotelle. L'uomo ha detto che quel giorno era stato a pranzo nel paese aspromontano dalla suocera di Paolo Nirta, della famiglia dei "Versu", e poi con Paolo era uscito per fare un giro in macchina. Quindi si era recato a casa di Nirta decidendo di rientrare poi a casa, a Melito Porto Salvo. Il testimone ha aggiunto che poco dopo avere lasciato il paese, mentre tentava di mettersi in contatto attraverso il cellulare con la fidanzata, è stato raggiunto da alcune fucilate perdendo i sensi. Il particolare è stato confermato dalla donna, Simona Benedetto, sentita in aula. Successivamente la Corte, su richiesta del pm Federico Perrone Capano ha ammesso la testimonianza di un perito tedesco, che sarà sentito nella prossima udienza, e che riferirà su alcuni residui di polvere da sparo presenti nella Renault Clio rossa trovata in Belgio e ritenuta dagli investigatori tedeschi l'auto utilizzata dal commando che ha agito a Duisburg per allontanarsi dopo avere compiuto la strage.