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    Guida blu: Sardegna a cinque vele, la Calabria non figura

     

     

    Guida blu: Sardegna a cinque vele, la Calabria non figura

    11 giu 10 E' la Sardegna al timone della classifica delle spiagge e dei mari più belli. Seguono a 'gonfie vele' Puglia e Toscana, bene Campania e Sicilia. Non c'è tra le 5 vele neanche una località della Calabria. E' questa in sintesi la classifica della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano, che quest'anno festeggia la sua decima edizione con una veste grafica tutta rinnovata. Le vele blu sono state presentate oggi a Roma da Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare di Legambiente, Alberto Dragone, direttore editoriale Touring Editore, Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo, Stefano Donati dell'Istituto di Ricerche Ambiente Italia, insieme ai sindaci delle località premiate con le cinque vele che quest'anno sono ben 14. Anche per l'estate 2010 è la costa tirrenica a rappresentare l'eccellenza dell'offerta turistica balneare. Salgono a 14 (Pollica, Cinque Terre, Ostuni, Capalbio, Castiglione Della Pescaia, Nardò, Capraia, Salina, San Vito lo Capo, Bosa, Baunei, Noto, Posada, Otranto) le località che conquistano il massimo riconoscimento, le 5 vele, segno - secondo Legambiente - che sono sempre di più le amministrazioni impegnate ad aumentare la qualità del loro territorio. Con una media di 3,4 vele per località segnalata, la Sardegna resta al timone anche in questa edizione, ma quest'anno a seguirla è la Puglia che con 3,2 vele per località, supera la Toscana a quota 3,1. Il vero salto però lo fa la Campania che con 2,69 vele in media, conquista il quarto posto davanti alla Sicilia (2,63 vele) e ad Abruzzo, Basilicata e Marche a pari merito con una media 2,5 vele per località. In queste regioni l'eccezionale e riconosciuto pregio naturalistico, si sposa con l'impegno nella salvaguardia del paesaggio e del litorale e, soprattutto, con tante iniziative di sviluppo dei servizi e di valorizzazione e tutela del territorio. Complessivamente la guida presenta 354 spiagge, 364 località costiere di mare e lago, 14 itinerari in barca per diportisti, 50 grotte marine. E non poteva mancare la sezione dedicata alle strutture ricettive, con l'elenco aggiornato degli alberghi per l'ambiente che si fregiano dell'etichetta ecologica (ecolabel) di Legambiente Turismo: 403 strutture per oltre 60 mila posti letti e una stima di oltre 5 milioni e mezzo di presenza l’anno. Da quest’anno nuovi gruppi di eco alberghi si possono trovare in sardegna (Nuoro, Ogliastra), Campania (Costiera Amalfitana, Litorale Domiziano, Piana del Sele), Lombardia (valle Imania), Marche (Fano) e nel Salento (Santa Maria di Leuca e Gallipoli)

    "Le località che segnaliamo ogni anno con la Guida Blu sono quelle che hanno scommesso sulla qualità a trecento sessanta gradi - ha dichiarato il vicepresidente di Legambiente Sebastiano Venneri - e che coniugano l'offerta turistica con il rispetto dell'ambiente, trasformandolo in un punto di forza. All'acqua pulita e servizi efficienti aggiungono spesso progetti per una migliore gestione dei rifiuti e qualità dell'aria, valorizzano il paesaggio, i centri storici e le produzioni tipiche, curano l'offerta enogastronomica, adottano piani per una corretta pianificazione del territorio migliorando le condizioni di soggiorno per tutti i turisti. Alcune regioni - ha aggiunto Venneri - già da tempo portano al vertice della nostra classifica una nutrita pattuglia di località e continuano a svolgere un lavoro esemplare in termini di sostenibilità e tutela ambientale, altre invece hanno intrapreso processi virtuosi anche spronate da questo lavoro che ogni anno cerchiamo sempre di migliorare. Questa edizione, ad esempio, oltre a un importante restyling grafico, contiene diverse novità, compresi i nuovissimi itinerari per i diportisti curati da Ucina, per offrire un prodotto sempre più completo per chi vuole scegliere una vacanza all'insegna della qualità e in sintonia con l'ambiente". Per festeggiare i 10 anni della Guida, Touring Editore ha operato un restyling radicale e l'ha resa ancora più funzionale e pratica da consultare, così da renderla uno strumento di conoscenza del territorio a 360 gradi. Sono state inoltre aggiunte introduzioni di carattere storico, culturale paesaggistico ai capitoli regionali e sono state ampliate sia le descrizioni delle località - soprattutto di quelle premiate con 5 e 4 Vele – sia le segnalazioni di eventi e manifestazioni, escursioni, specialità enogastronomiche. Anche la sezione delle grotte marine è più completa: per ogni grotta, nuovi simboli ne descrivono le principali caratteristiche naturali e di agibilità. Alberto Dragone, direttore editoriale di Touring Editore, si è detto “convinto del contributo che la Guida Blu può portare al diffondersi di una fruizione sempre più consapevole e sostenibile del territorio italiano e delle sue straordinarie bellezze” e ha affermato: “siamo felici di aver rinnovato per il decimo anno la partnership con Legambiente, partnership che nel corso del tempo è cresciuta e si è rafforzata sulla base di obiettivi comuni. Con questa Guida, Touring conferma ancora una volta il ruolo di casa editrice di riferimento in Italia per il turismo di qualità, che oggi più che mai deve essere rispettoso e attento alla salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente”.

    Tra le novità la nautica da diporto. Quattordici itinerari per scoprire la nautica di diporto per gli amanti dell'acqua dolce. E' questa una delle principali novità della decima edizione della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano presentata oggi a Roma. La sezione dedicata alla nautica da diporto, realizzata in collaborazione con Ucina (Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini), propone ben 14 itinerari alla portata di tutti, alla scoperta di un modo meraviglioso di conoscere il mare e le sue bellezze, con tanto di piccolo manuale di istruzioni e norme per il "diportista della domenica". Non solo: per gli amanti dell'acqua dolce anche quest'anno c'é una parte dedicata ai laghi altrettanto dettagliata con le località migliori per il turismo lacustre. In questo caso è il Trentino-Alto Adige la regione regina per numero di località tra le prime classificate. Sono cinque quelle che conquistano le 5 vele: Appiano sulla Strada del vino (Bz) sul Lago di Monticolo e Fié allo Sciliar (Bz) sul Lago di Fié nell'Alto Adige, Molveno (Tn) sull'omonimo Lago in Trentino, Bellagio (Co) sul lago di Como e Massa Marittima (Gr) in Toscana sul Lago dell'Accesa.

    Per il 2010 a dominare la classifica è la Campania con Pollica (Sa) e le località costiere Acciaroli e Pioppi. Il comune salernitano si piazza in vetta grazie al lavoro svolto per la conservazione del paesaggio e una migliore sostenibilità ambientale. Gli edifici pubblici sono alimentati da energia rinnovabile con un sistema di pannelli fotovoltaici e sul fronte dei rifiuti il comune ha messo al bando i sacchetti plastica e ha emesso un ordinanza che multa chi getta mozziconi nelle spiagge. Per una maggiore sicurezza inoltre sono stati allestiti nelle spiagge defribillatori per le emergenze.

    Stabili al secondo posto le Cinque Terre (Sp) con i tre comuni del Parco Nazionale, Riomaggiore, Vernazza e Monterosso. Il Parco ha consolidato un equilibrio virtuoso tra sviluppo economico legato alle tipicità locali e prodotti della terra. La progressiva eliminazione delle barriere architettoniche attraverso ascensori e rampe, rende accessibile alle persone diversamente abili tutto il percorso di Via dell'Amore che collega con una suggestiva passeggiata i borghi marinari di Riomaggiore e Manarola. Continuo il rilancio delle produzioni tipiche locali, come i vini, la linea alimentare o la nuova gamma di ecobiocosmesi, attraverso un sistema di filiera a Km 0, che si basa sull'utilizzo di materie prime locali.

    Conquista il terzo posto la pugliese Ostuni (Br) per aver attuato una serie di interventi che rientrano in una logica di sostenibilità: ha promosso iniziative di mobilità sostenibile come treno più bici lungo i percorsi ciclabili della via Traiana, avviato un progetto di recupero della Casa Cantoniera ex ANAS da destinare ad Albergabici e Bicigrill a supporto del cicloturismo e ciclo escursionismo. Ha ottimizzato il ciclo dell'acqua attraverso il riutilizzo delle acque affinate dell'impianto di depurazione di Ostuni per scopi irrigui. Ha aperto un Centro di Educazione Ambientale presso l'ex stazione ferroviaria di Fontevecchia, attuale Casa del Parco regionale delle dune costiere, da Torre Canne a Torre San Leonardo che interessa 8 km di costa con bacini di acqua dolce dove è stato ripristinato un impianto di acquacoltura di fine ottocento per l'allevamento biologico di cefali e anguille. Organizza il Festival dell'Ambiente nelle aree naturali e rurali del Parco regionale delle dune costiere con iniziative a favore dell'agricoltura biologica, della biodiversità e della tutela del paesaggio agrario degli olivi monumentali della Puglia.

    Capalbio (Gr) è quarta per l'ottimo livello di sostenibilità e per il continuo lavoro di tutela dell'area costiera e del territorio aperto (ambiente, paesaggio, economia rurale e agricoltura). Molte le iniziative rivolte alla promozione e valorizzazione dei prodotti tipici locali nonché l'impegno sul fronte della programmazione culturale. Continua l'impegno nella raccolta differenziata dei rifiuti e viene significativamente incrementata l'attenzione del comune sul fronte della diffusione delle fonti energetiche rinnovabili e del risparmio energetico, con una particolare attenzione alla semplificazione delle procedure e alle normative comunali realizzate appositamente.

    Sempre in Toscana la quinta località a 5 Vele, Castiglione della Pescaia (Gr) che mantiene in buone condizioni il litorale costiero, grazie a progetti di conservazione in particolare rivolti all'ecosistema dunale. Sempre attenta all'incremento della raccolta differenziata nei confronti dei cittadini e sul fronte della mobilità sostenibile con progetti di ampliamento dell'offerta di piste ciclabili e il mantenimento di servizi pubblici incrementati nel periodo estivo. Il Comune ha inoltre avviato il progetto "Agenda 21 locale dei Comuni di Castiglione della Pescaia e Scarlino", un processo di partecipazione locale rivolto a cittadini, organizzazioni locali e imprese private per la promozione di una strategia condivisa in campo ambientale.

    Ancora in Puglia la sesta, Nardò (Le). Il Parco Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano è uno dei gioielli naturalistici, paesaggistici ed archeologici del Salento e rappresenta una delle più importanti opere di tutela, con il piano antincendio, e di fruizione tra i parchi della provincia. Il Centro visite propone un percorso multisensoriale, con la stanza della vista, dell'udito, dell'olfatto, del tatto e del gusto. E’ attiva contro l’abusivismo edilizio costiero e adotta severi criteri di compatibilità ambientale per le concessioni demaniali costiere; ha proposto l’ampliamento dell’Area Marina Protetta e ha un servizio di raccolta differenziata porta a porta, estesa anche alle marine di Nardò.

    Settima è l'Isola di Capraia (Li). Compresa al 70% nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano è ricca di endemismi terrestri ed è circondata da un'aria marina protetta con punti di immersione splendidi e sorvolati dal rarissimo Gabbiano Corso, dal Falco Pescatore, dalle Berte, dai Marangoni dal ciuffo, tanto che l'Ue inserisce il suo mare in una delle poche Zone di protezione speciali (Zps) per ora esistenti nel nostro Paese. E' la punta avanzata del progetto 'Arcipelago Toscano decarbonizzato' e dopo aver completamente bonificato la sua discarica ha un livello di riciclo dei rifiuti abbastanza alto per gli standard delle isole minori mentre l'impianto di pretrattamento dei reflui e la condotta di scarico sottomarino garantiscono la depurazione naturale delle acque. Vero e proprio fiore all'occhiello è il progetto 'Un'isola per le scuole' che ha portato nell'isola 500 studenti di istituti superiori veneti e friulani che hanno recuperato la bella rete sentieristica che percorre Capraia da sud a nord. Il Paese è in gran parte ancora intatto, anche grazie al recupero dell'antico castello di Forte San Giorgio. L'isola offre ancora una cucina tipica a base di pesce e dove sono sorte aziende agricole biologiche molto attente alla tipicità ed alla cura dei loro prodotti.

    Ottava l'Isola di Salina (Me) nell'arcipelago delle Eolie è caratterizzata dalla presenza di una Riserva Naturale Orientata e dalla persistenza di attività agricole tradizionali che ne segnano il paesaggio. Pur in presenza di un notevole flusso turistico, l´Isola conserva il fascino tipico di un luogo nel quale si sente forte il legame con la storia e con la cultura dei suoi abitanti, raccontata dalle sobrie architetture dei paesi, dalle collezioni di oggetti legati alle attività marinare o dalle pratiche agricole ancor oggi capaci di fornire prodotti di assoluta eccellenza come i capperi ed il vino. Significativo l'evento "Salina Verde fino in Fondo" con il quale grazie alla partecipazione di numerosi subacquei si preleva dai fondali non soltanto detriti ma anche strumenti da pesca abbandonati dannosi per l'ecosistema marino. Il comune di S. Marina Salina è riuscito, grazie ad una costante ed incisiva campagna di informazione, a portare il livello della raccolta differenziata a percentuali del 25-28% molto al di sopra della medie regionali (6%). E' stata anche realizzata un'isola ecologica a scomparsa, l'unica delle Eolie, capace di accogliere oltre 30 tonnellate di rifiuti differenziati.

    Sempre in Sicilia la nona località a 5 Vele, San Vito lo Capo (Tp). Il Comune ha investito tutto sulla sostenibilità ambientale e sui temi della pianificazione: vaste aree pedonalizzate, piano urbano del traffico, piano di utilizzo del demanio marittimo, libera fruizione delle spiagge, valorizzazione dei prodotti locali, filiera corta nel settore agro-alimentare, recupero e cultura delle tradizioni locali. Da quest'anno ha imposto il divieto di fumo in spiaggia se sprovvisti di porta cicche. La promozione di iniziative e manifestazioni di pregio, al di fuori della piena stagione estiva, è un'altra delle buone pratiche che la caratterizza. Tra queste il Festival del Cous Cous e quello degli Aquiloni.

    Decima la sarda Bosa (Or) che da anni persegue una politica di salvaguardia del territorio costiero che consegna un litorale integro di decine di chilometri tra Bosa e Alghero. Nella costa è stata adottata una politica per la salvaguardia dell'unica specie autoctona di grifone in Italia.

    Undicesima un'altra sarda, Baunei (Og) che ha un litorale di grande valenza naturalistica esteso per oltre trenta chilometri caratterizzato da scogliere interrotte da alcune spiagge di grande suggestione come Cala Luna, Cala Goloritzè e Cala Sisine.

    Dodicesima Noto (Sr) che in pochi mesi è passata da 3% (dicembre 2009) al 31% (maggio 2010) nella raccolta differenziata, rientrando tra i primi comuni in Sicilia con oltre 20 mila abitanti. E' riuscita inoltre ad aprire con propri fondi l'Ala Medievale del Museo Civico, un museo etnografico, e mettendo in rete tutti i siti museali della città con unico biglietto. Ha aumentato l'offerta culturale della città, con la riapertura anche pomeridiana e con più servizi per i più piccoli, della biblioteca comunale Principe di Villadorata (la più grande e ricca della zona con 150000 volumi). La lotta agli abusi edilizi e commerciali ha visto le prime demolizioni e l'istituzione di pattuglie di vigili urbani per il controllo ambientale del territorio.

    Al tredicesimo posto troviamo Posada (Nu) dove un grande progetto di salvaguardia ambientale di tutto il sistema costiero ha permesso la rinaturalizzazione delle dune, il miglioramento della fruibilità compatibile e la futura istituzione del parco fluviale del Rio Posada.

    Chiude la classifica delle 5 Vele Otranto (Le) che ha avviato politiche di sostenibilità sul fronte dei rifiuti, con la raccolta differenziata "porta a porta" e un sistema di piccole isole ecologiche collocate in posti strategici e sulla qualità dell'aria con l'attivazione delle centraline di monitoraggio. Le spiagge libere sono accessibili per i diversamente abili. E' stato migliorato e potenziato il sistema di depurazione e della mobilità locale con la chiusura al traffico del centro storico e delle aree limitrofe con individuazione di parcheggi esterni. Ha istituito un osservatorio sugli ecosistemi mediterranei Faro di Palascia, un Ente Parco per il governo dell'area protetta e un "Centro di accoglienza nel Parco", dove verranno svolte attività di formazione e informazione, escursioni, visite guidate, mirate alla fruizione sostenibile del territorio.

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