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    Parte i piano antincendi della Regione Calabria

     

     

    Parte i piano antincendi della Regione Calabria

    11 giu 10 Parte il piano della Regione Calabria contro gli incendi boschivi. Si tratta di un investimento di 3,5 milioni di euro l'anno al quale la Giunta regionale ha dato via libera il 7 giugno scorso, con l'obiettivo di prevenire una piaga che ogni anno cancella ettari ed ettari di patrimonio agricolo e boschivo. Un flagello che ha raggiunto il punto di massima intensita' nel 2007, con 300 focolai registrati nei mesi estivi, e che il fragile territorio calabrese non potrebbe ulteriormente sopportare. I dettagli dell'operazione studiata per contrastare il fenomeno sono stati resi noti questa mattina a Catanzaro dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, dall'assessore all'Agricoltura ed alla Forestazione Michele Trematerra e dal sottosegretario alla Protezione Civile, Franco Torchia. Perno del piano e' l'integrazione delle forze in campo, dall'azienda forestale regionale (Afor), al Vigili del Fuoco ed al Corpo Forestale, passando per i consorzi di bonifica. "Il piano che abbiamo approvato - ha spiegato Scopelliti - va nella direzione della prevenzione di uno dei problemi piu' rilevanti per il territorio calabrese. Occorre un impulso forte, con una collaborazione intensa fra il dipartimento regionale all'agricoltura, la Protezione Civile, l'Afor ed i Vigili del Fuoco. Sistematicamente il fenomeno crea disagi e devasta aree del nostro territorio. Vogliamo quindi mettere in campo azioni a tutela della nostra regione attraverso un programma triennale che prevede ogni anno 3 milioni e mezzo di euro di investimento. Intendiamo farlo - ha aggiunto il governatore della Calabria - coinvolgendo le istituzioni e le associazioni di volontariato". Ma parimenti importante, ha detto il governatore "e' l'educazione ambientale; educare le nuove generazioni al rispetto del territorio. Questo e' un settore su cui occorre concentrare sforzi maggiori". Di "lavoro condiviso" ha parlato l'assessore Trematerra. "Il progetto - ha spiegato - e' partito dal dipartimento regionale all'Agricoltura, a cui la normativa attribuisce questa funzione, e dalla Protezione Civile regionale, ma abbiamo regisyrato la collaborazione di Afor, Vigili del Fuoco, Corpo orestale. Ognuno - ha detto l'assessore - ha portato un contributo specifico ad un piano che ha caratteristiche ben definite ed al quale si affiancheranno altre iniziative a cui la Giunta lavora, come il progetto di rilancio della forestazione". Trematerra si e' quindi dichiarato "soddisfatto" della collaborazione fra i diversi soggetti coinvolti, ai fini della prevenzione e della repressione degli incendi. Di "necessaria concertazione" ha parlato il sottosegretario regionale alla Protezione Civile Franco Torchia. "Si tratta - ha detto - di un'azione concordata tra i vari soggetti. Il piano precedente, che comunque era scaduto da due anni, non era mai stato aggiornato. Noi invece contiamo di aggiornarlo costantemente, alla luce degli eventi, con il contributo di tutti gli organismi competenti". Le attivita' di prevenzione e repressione saranno coordinate da una sala operativa unificata operante in ciascuna provincia e che operera' 24 ore su 24. Un'azione deterrente, oltre che di monitoraggio, sara' garantita da alcuni punti di osservazione dei territori piu' a rischio: uno e' gia' attivo su Monte fuscaldo, nel Crotonese, l'altro sul monte S.Elia, nel reggino. "Contiamo - ha detto Torchia - sul loro effetto deterrente, visto che le tecnologie consentino di osservare i volti delle persone fino a 15 chilometri di distanza identificando cosi' i responsabili". Tre milioni e mezzo di investimento ogni anno, dunque, ma nella consapevolezza che prevenire significa risparmiare risorse: "I costi maggiori dell'azione anticendio - ha detto il sottosegretario - derivano proprio dall'azione di spegnimento, che coinvolge ogni anno centinaia di persone attraverso convenzioni che la Regione stipula con i Vigili del Fuoco ed il Corpo Forestale e che pesano sul bilancio. Senza incendi, questi soldi possono essere risparmiati". L'azione di contrasto prevede comunque l'impiego di una macchina poderosa. La Protezione Civile regionale puo' contare su 5 elicotteri attrezzati, collocati su punti strategici della penisola calabra. A terra operano i cosidetti Dos (direttori delle operazioni di spegnimento) che sono 300, forniti da Vigili del Fuoco e Cfs. Fondamentale sara' la migliore utilizzazione di circa 10.000 operai idraulico Forestali coordinati dall'Afor, cui spetta la vigilanza sul territorio, ma anche la necessaria attivita' di rimboschimento delle aree devastate A loro sara' anche affidata un'azione di sensibilizzazione nei comuni, tramite la distribuzione di appositi volantini. Tra le attivita' del piano, una rigorosa mappatura, necessaria per la predisposizione di una carta dei rischi e di un catasto degli incendi. La delibera di Giunta individua, sotto questo aspetto, modalita' e tempi di intervento dei Comuni. L'impiego degli ultimi ritrovati della tecnologia, che consentono l'individuazione delle fonti di calore anomale, dara' un ulteriore contributo al successo del piano.

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