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    Inquinamento fiume Oliva Giordano ribadisce "Notevole ammasso di rifiuti tossici”

     

     

    Inquinamento fiume Oliva ad Amantea, PG Giordano ribadisce "Notevolissimo ammasso di rifiuti tossici”

    07 giu 10 "Si sospettava: si può usare tranquillamente l’imperfetto, perchè dubbi non ce ne sono più riguardo alla presenza di sostanze tossiche sotto il fiume Oliva: ci sono almeno 4 siti interessati". A dirlo è il Procuratore Capo di Paola (Cs), Bruno Giordano, sul caso dell’inquinamento, finora soltanto ipotizzato, dell’area ricadente tra i comuni di Amantea, Serra d’Aiello e Aiello Calabro, nel Cosentino, lungo l’alveo del fiume, dove si scava da più di un mese. Le aree in cui si effettuano i carotaggi erano state oggetto di un’analisi superficiale preventiva, soprattutto alla luce del fatto che in questa zona della Calabria l’incidenza tumorale, come è stato evidenziato da alcune ricerche epidemiologiche, è molto alta. "Non sappiamo ancora da dove possano provenire", ha dichiarato Giordano, secondo il quale non servirebbero neanche strumenti per capire che siano rifiuti pericolosi: "Man mano che si scava l’odore di idrocarburi e di metallo diventa insopportabile. - dice il Procuratore di Paola - E pensare che qui doveva nascere un parco naturale. Oltre alle aree che già avevano individuato, adesso abbiamo trovato altre due aree, contrada Carbonara e contrada Giani, dove c'è un ammasso notevolissimo di rifiuti tossici, interrati e poi coperti con terreno naturale. In contrada Giani addirittura il magnetometro era impazzito, durante le rilevazioni. Qui la benna, scavando, è arrivata a 5 metri e mezzo di profondità, senza toccare il fondo del deposito". Secondo il magistrato "il problema e' che sicuramente, negli anni, c'e' stata un'infiltrazione nelle falde, perche' il materiale si e' diluito. Non possiamo ancora dire se ci sia materiale radioattivo, quello si vedra'. E se non c'e' materiale radioattivo, la bonifica la dovranno fare solo gli enti locali, Regione e Provincia". E Giordano aggiunge che "non ci sono discariche per fanghi industriali in Italia. Bisogna mandarli in Germania, e visti i quantitativi rilevanti, il costo sarebbe davvero ingente". Si scavera' ancora per un mese circa. Poi l'analisi dettagliata dei prelievi.

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