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    I Carabinieri festeggiano il 196° della Fondazione. A Cosenza dal 1861

     

     

    I Carabinieri festeggiano il 196° della Fondazione, a Cosenza dal 1861. In un anno 1173 arresti, 78mila servizi

    05 mag 10 Alla presenza delle maggiori autorità politiche, religiose, civili e militari è stata celebrata al comando provinciale di Cosenza il 196° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Ricco il bilancio dell’ultimo anno appena trascorso (giugno 2009-maggio2010: Oltre 1100 arresti effettuati, oltre 6600 denunce, oltre 11 chili di droghe e 600 piante sequestrate, oltre 78.000 servizi effettuate. Di seguito il dettaglio della giornata

    - La storia

    - Il bilancio

    - Il discorso del Comandante

    - La fiducia dei cittadini

    - Il futuro digitale

    - A Cosenza presenti dal 1861

    - I premiati

     

    Il bilancio di un anno

    I risultati di questo nuovo e moderno modello operativo si sono ottenuti anche nella provincia di Cosenza. Nel settore repressivo i Carabinieri hanno posto un notevole sforzo ove si consideri che nel periodo 1° giugno 2009 - maggio 2010 hanno proceduto all’arresto di 1173 persone, di cui 739 in flagranza e 434 su ordine dell’A.G., alla cattura 8 latitanti, e alla denuncia in stato di libertà di 6652 persone. I Reparti (un nucleo investigativo, 9 Compagnie, 1 Tenenza e 90 Stazioni) hanno assicurato 78.475 servizi preventivi (pattuglie e perlustrazioni, con una media giornaliera di 220 servizi), impiegando complessivamente 156.950 militari, identificando oltre 244.244 persone e controllando circa 203.674 veicoli. Sul fronte della lotta alla droga, che, con lo sfruttamento della prostituzione e alla “disarticolazione” dei sodalizi criminali comuni e mafiosi, continuano a costituire il principale impegno dell’Arma, sono stati sequestrati:

    • 1712 grammi di cocaina;
    • 560 grammi di eroina;
    • 8068 grammi di hashish;
    • 1096 grammi di altri tipi;
    • 636  piante di cannabis indiana;
    • 302 sono le persone tratte in arresto o denunciate a p.l.;
    • 303 sono i soggetti segnalati alla Prefettura quali assuntori;

    Un particolare impegno e’ stato posto nel settore delle violenze sessuali, tema delicatissimo in cui fondamentali sono stati l’esperienza e la sensibilita’ del personale che ha operato; 18 sono state le persone arrestate e 7 quelle denunciate all’A.G. Rimane desta l’attenzione anche verso il fenomeno della prostituzione e delle organizzazioni criminali operanti nella tratta di essere umani. In tal senso sono state elevate a clienti di prostitute 50 contravvenzioni, sequestrate 41 auto, denunciate 34 persone nonché contravvenzionate 48 lucciole. Sono state sequestrate: 133 armi da fuoco (pistole e fucili), 4.755 munizioni e 1.496 chili di esplosivo perché detenuti illegalmente. In tal senso 26 persone sono state arrestate e 198 denunciate a piede libero.

    Sequestro beni:
    Nel luglio 2009, nella Sibaritide, i Carabinieri del R.O.S. e di questo Comando Provinciale, nel corso dell’operazione che ha portato all’arresto di 18 persone su O.C.C. emessa dal GIP del Tribunale di Catanzaro, per associazione a delinquere di tipo mafioso, omicidio, tentato omicidio nonché porto e detenzione illegale di armi e munizioni da guerra, sono stati posti sotto sequestro beni ( case, ville, aziende, attività commerciali, beni di lusso) per un valore complessivo di 20 milioni di euro. Nell’ agosto 2009, sul tirreno cosentino, personale dei reparti dipendenti nel corso dell’operazione che ha portato all’arresto di 12 persone su O.C.C. emessa dal GIP del Tribunale di Catanzaro, per usura, estorsione in concorso aggravati dal metodo mafioso, sono stati posti sotto sequestro beni (albergo, centro commerciale, società e attività commerciali) per un valore stimato in 70 milioni di euro.

    Operazioni:
    30 agosto 2009 Corigliano Calabro (CS), personale della locale Compagnia Carabinieri ha tratto in arresto un nucleo familiare di sei persone, per responsabilità connesse alla coltivazione di 70 piante di canapa indiana per un peso complessivo di circa 700 chilogrammi di sostanza stupefacente;
    11 luglio 2009 Roma, i Carabinieri della Compagnia di Rossano hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare traendo in arresto una persona per il tentato omicidio aggravato di Vituzzi Sandra.
    15 luglio 2009 Bisignano (CS) e Acri (CS), i Carabinieri della Compagnia di Rende hanno dato esecuzione a 3 O.C.C. in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Cosenza per rapina in abitazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacente ed altro.
    2 agosto 2009 Scalea (CS) e hinterland i Carabinieri della locale Compagnia hanno dato esecuzione a 12 O.C.C. emesse dal G.I.P. della DDA di Catanzaro per usura in concorso aggravata dal metodo mafioso.
    17 agosto 2009 Falconara Albanese (CS), personale della Compagnia Carabinieri di Paola (CS) ha tratto in arresto due giovani per estorsione aggravata nei confronti di un commerciante.
    3 settembre 2009 Corigliano Calabro (CS) personale della locale Compagnia ha eseguito la misura cautelare della custodia in carcere disposta dal GIP presso il Tribunale di Rossano nei confronti di due persone, esponenti di spicco della criminalità organizzata “Locale di Corigliano”, per il reato di violenza privata a seguito della denuncia sporta da un operaio del luogo, vittima di lesioni gravi cagionate a seguito di aggressione con mezzi contundenti motivata da richiesta estorsiva.
    20 settembre 2009 Corigliano Calabro (CS), personale della locale Compagnia Carabinieri ha tratto in arresto un noto pregiudicato elemento di spicco“Locale di Corigliano” unitamente a tre suoi gregari, per aver aggredito due pastori del luogo dai quali pretendevano la vendita di alcuni animali ad un prezzo irrisorio.
    4 ottobre 2009 Spezzano Albanese (CS), personale della Compagnia Carabinieri di S.Marco Argentano ha tratto in arresto due persone per estorsione ai danni di una casalinga.
    13 ottobre 2009 Corigliano Calabro (CS), personale della locale Compagnia ha eseguito la misura cautelare della custodia in carcere disposta dal GIP presso il Tribunale di Rossano nei confronti di una persona per il reato di violenza privata a seguito della denuncia sporta da un bracciante agricolo del luogo.
    15 ottobre 2009 Paola e hinterland, personale quella Compagnia unitamente ai militari di questo Comando Provinciale hanno dato esecuzione a 4 O.C.C. emesse dal Tribunale di Cosenza per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
    23 ottobre 2009 San Demetrio Corone (CS), personale della locale Stazione ha arrestato un pregiudicato per responsabilità connesse alla rapina ai danni di una gioielleria, in concorso con cittadino rumeno. 24 ottobre 2009 Terranova da Sibari (CS), personale della locale Stazione ha tratto in arresto quattro persone, di cui una di origine rumena, per riduzione in schiavitù di otto cittadini rumeni.
    27 novembre 2009 Castrovillari (CS), personale della locale Compagnia Carabinieri ha dato esecuzione a 5 O.C.C. emesse dal GIP del Tribunale di Castrovillari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso ed altro. Nel corso dell’operazione sono stati recuperati oltre 500 grammi di cocaina e una pistola cal.9 con matricola abrasa.
    30 novembre 2009 Corigliano Calabro (CS), personale della locale Compagnia ha arrestato una prostituta rumena per aver preteso - con reiterate minacce - una connazionale la somma di 100,00 euro per restituirle la sua carta d’identità di cui ne era venuta occasionalmente in possesso.
    2 dicembre 2009 Corigliano Calabro (CS), personale della locale Compagnia ha arrestato un cittadino polacco per aver preteso - con ripetute minacce - da sei connazionali il versamento di 100,00 euro per ogni contratto di lavoro stipulato.
    4 dicembre 2009 Castrovillari (CS), personale della locale Compagnia Carabinieri ha dato esecuzione a 4 O.C.C. emesse dal GIP del Tribunale di Castrovillari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
    15 dicembre 2009 Paola (CS), personale quella Compagnia ha dato esecuzione al fermo di indiziato di delitto emesso dal dalla Procura della Repubblica di Paola nei confronti di 4 persone per usura e estorsione in concorso.
    11 gennaio 2010 Cosenza, Acri (CS), Bisignano (CS) e Lamezia Terme (CZ) personale della Compagnia Carabinieri di Rende ha arrestato sette persone per spaccio di sostanze stupefacenti. 29 gennaio 2010 Cosenza e Montalto Uffugo (CS), personale della Compagnia Carabinieri di Rende (CS) ha arrestato nove persone per furto, rapina, ricettazione e detenzione illegale di armi.
    15 marzo 2010 Castrovillari (CS), personale della locale Compagnia Carabinieri, ha dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Castrovillari (CS) a carico di sedici soggetti, responsabili a vario titolo dei reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione di arma clandestina da guerra, illecita concorrenza con minaccia o violenza, incendio ed estorsione tutto in concorso. Nel medesimo contesto venivano sequestrati 600 gr. di sostanza stupefacente, un’autovettura ed una pistola Beretta 92 SB cal.9 parabellum in uso alle Forze di Polizia.
    23 marzo 2010 in Rovito (CS), personale del nucleo investigativo del Reparto Operativo ha tratto in arresto 3 persone per illecita detenzione di armi clandestine e da guerra, ricettazione e favoreggiamento personale. Nel medesimo contesto venivano sequestrati 3 fucili, 2 pistole con relativo munizionamento e 7 autovetture.
    25 marzo 2010 Mendicino (CS), militari della Compagnia Carabinieri di Cosenza hanno rinvenuto in un appartamento disabitato chilogrammi 5,5 di hashish, deferendo alla competente A.G. n.2 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di cui una è stata successivamente raggiunta da un provvedimento restrittivo e sottoposta agli arresti domiciliari.
    2 aprile 2010 Cassano allo Ionio (CS), personale della Compagnia CC di Castrovillari (CS) in collaborazione con i militari della Tenenza Carabinieri di Cassano allo Jonio (CS) hanno tratto in arresto noto latitante appartenente alla locale cosca operante nella Sibaritide, in esecuzione a provvedimento emesso dall’A.G. per concorso in omicidio volontario pluriaggravato con l’aggravante di appartenere ad associazione mafiosa del tipo “ndrangheta”, dopo che si era sottratto alla cattura dal 16 luglio 2009. Nel medesimo contesto venivano tratte in arresto altre tre persone per aver fornito ospitalità e supporto al latitante.
    5 maggio 2010 Terranova da Sibari (CS), militari della locale Stazione hanno tratto in arresto una persona per favoreggiamento della prostituzione e della permanenza clandestina di straniero privo di permesso di soggiorno.
    21 maggio 2010 Terranova da Sibari (CS), militari della locale Stazione hanno tratto in arresto quattro persone e deferito all’A.G. un minore, per spendita ed introduzione nello stato di monete falsificate, con il sequestro di n.10 banconote da 100 euro falsificate.

    Sicurezza stradale:
    Durante i controlli alla circolazione stradale sono state elevate 12.349 contravvenzioni al c.d.s., di cui 113 per guida in stato di ebbrezza e 42 per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Forte è stato il consenso anche in questa Provincia alle iniziative per contribuire alla formazione alla “Cultura della Legalità”, promosso dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.Il progetto ha proposto una serie di incontri tra l’Arma e gli studenti di alcune scuole superiori ed inferiori, offrendo alle scuole elementari la disponibilità ad effettuare agli alunni della 5^ classe delle visite presso dei Reparti. Gli incontri sono stati tenuti da qualificati Ufficiali dell’Arma dei Carabinieri con l’ausilio di personale altamente specializzato nei delicati settori del lavoro (Nucleo Ispettorato del Lavoro), della tutela del patrimonio culturale (Nucleo Tutela Patrimonio Culturale) e della Sanità (Nucleo Antisofisticazioni). La “Professione Carabiniere” costituisce ancora oggi un’opportunità importante per i giovani nel panorama del mondo del lavoro: si tratta di una scelta di responsabilità e motivata in un contesto di preparazione, professionalità, efficienza e grande tradizione.

    Reparti Speciali

    NAS - Nucleo Antisofisticazioni e Sanità

    NUCLEO ANTISOFISTICAZIONI E SANITA’
    Ispezioni effettuate

    1222

    Infrazioni penali accertate

    355

    Persone deferite all’A.G.

    169

    Persone segnalate all’A.A.

    390

    Infrazioni amm/ve accertate

    594

    Ammontare complessivo infr. Amm.

    €.   615.570,00

    Strutture chiuse

    121

    Strutture sequestrate

    33

    Valore strutture sequestrate/chiuse

    €.   51.973.000,00

    Capi di bestiame sequestrati

    19.135

    Sequestri di alimenti in genere (Kilogrammi)

    512.852

    Sequestri di alimenti in genere (confezioni)

    53.958

    Sequestri di specialità farmaceutiche (confezioni)

    1.268

    Valore merce sequestrata

    €.  895.650,00

    Campioni effettuati

    543

    NTPC - Nucleo Tutela Patrimonio Culturale

    TUTELA PATRIMONIO CULTURALE

    (istituito in Cosenza il 14 maggio 2001, con sede presso Palazzo Arnone)

    persone denunciate al piede libero

    154

    opere d'arte recuperate

    reperti archeologici

    4.862

    reperti paleontologici

    15.294

    recuperi vari

    10.422

    falsi sequestrati

    12

     

     

    1

    Operazione "S. Leoluca". Aprile 2009, denunciate 7 persone e sequestrato il "Museo di Mineralogia e Petrografia" di Nicotera (VV). Circa 7.300 reperti i paleontologici sequestrati. I beni definitivamente confiscati sono stati assegnati alla Soprintendenza Archeologica della Calabria.

    2

    Operazione "Archeoweb Calabria", Giugno 2009, denunciate 49 persone in tutto il territorio nazionale e recuperati 13.200 reperti archeologici e centinaia di pezzi di provenienza estera. Oltre 2 milioni di Euro il valore dei beni sequestrati.

    3

    Operazione "La Fornace ". Giugno 2009, denunciate 4 persone per violazioni alla normativa di tutela del Paesaggio e per occupazione di area demaniale. Sequestrata nel vibonese un'area di 14.500 mq. ed una struttura immobiliare illecitamente realizzata, per un valore di 2 milioni di Euro.

    4

    Operazione "Pian delle Vigne ". Luglio 2009, denunciate 2 persone per violazioni alla normativa di tutela dei siti archeologici e sequestrata l'area  del parco archeologico di parco delle Vigne a Falerna.

    5

    Operazione "Abbazia Florence". Luglio 2009, sequestrata l'ala est del prestigioso monumento, a rischio di crollo, a seguito del danneggiamento cagionato da un intervento di restauro non idoneo.

    6

     Operazione "Anfora Calcidese". Novembre 2009, al termine di un indagine, in rogatoria internazionale, è stato recuperato il prezioso reperto archeologico  proveniente  dalla collezione "Shelby White". Oltre 1 milione di Euro il suo valore.

    7

    Operazione "Askos Murge di Strongoli". Novembre 2009, al termine di un'indagine, in rogatoria internazionale,    è stato recuperato il prezioso reperto archeologico  proveniente dal Paul Ghetty Museum di Malibù'. Oltre 2 milioni di Euro il suo valore.

    8

    Operazione "Eracle", Gennaio 2010, denunciate 2 persone e recuperati nel crotonese  un centinaio di reperti archeologici nonché due metal detector.

    9

    Operazione "Sansozonte". Febbraio 2010, recuperate  nel cosentino 425 monete in bronzo di varie epoche di importante interesse archeologico.

    10

    Operazione "Dumitras". Marzo 2010, denunciata 1 persona e recuperate nel cosentino 115 monete in argento e bronzo di varie epoche di importante interesse archeologico.

    11

    Operazione “Archivio”. Marzo 2010, denunciate 3 persone e sequestrati nel catanzarese  oltre 10.000 documenti di archivio di interesse storico particolarmente importante.

    12

    Operazione "Tarì". Marzo 2010, denunciate 2 persone e recuperate nel reggino  286 monete in oro, argento e  bronzo di varie epoche di importante interesse archeologico.

    13

    Operazione "Rocchi". Aprile 2010, denunciata 1 persona e sequestrati nel crotonese 12 rocchi di colonna di importante interesse archeologico.

    14

    Operazione "Seggiola ". Maggio 2010, sequestrata un'area di 4.500 mq., ove si stavano svolgendo lavori di risistemazione della cd. “Grotta Azzurra” .

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    I Premiati

    Encomio Solenne, come prima attestazione di merito, concesso dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri all’App. Sc. DELEDDA Giovanni

    Encomio Solenne concesso dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri all’App. BRIGANTE Gaetano

    Encomio Solenne concesso dal Comandante del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber” al Luog. FILIPPELLI Rosario, al Mar.A.s.U.PS COSENZA Walter, al Mar. Ca. MADEO Serafino, al Mar. Ca. SCIALPI Martino e all’App. Sc. MUGHETTO Giuseppe.

    Encomio Semplice concesso dal Comandante del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”  al Car. Sc. TUFARO Giovanni ed al Car. CARLINO Fabrizio:

    Encomio Semplice concesso dal Comandante della Legione Carabinieri Calabria al Brig. PERTICARI Antonino, all’App. Sc. MINNUTO Mario e al Car. Sc. (ora Appuntato) LA MARCA Francesco:

    Encomio Semplice concesso dal Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna al Cap. GIANDOMINICI Luca

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      Storia

    La ricorrenza cade tradizionalmente il 5 giugno poichè lo stesso giorno del 1920 venne concessa alla Bandiera dell’Arma la 1^ Medaglia d’oro al Valor Militare per il comportamento dei Carabinieri nel corso della 1^ guerra mondiale. Le Regie Patenti del 13 luglio 1814 costituiscono l'atto di nascita dell'Arma dei Carabinieri. Vittorio Emanuele I, infatti, nel promulgarle, istituì a Torino il Corpo dei Carabinieri Reali, dotando il Regno Sardo-Piemontese di un'istituzione inedita, con la duplice funzione della difesa dello Stato e della tutela della sicurezza pubblica, quale organismo di polizia con speciali doveri e prerogative. Soldati d'élite, armati di carabina (per questo chiamati Carabinieri), considerati il primo Corpo dell'Armata Sarda (come allora si chiamava l'esercito piemontese) erano distribuiti su tutto il territorio, non solo nelle città ma anche nei villaggi, a stretto contatto con la popolazione. I soldati indossavano l’uniforme turchina, guarnita di alamari d'argento, e un cappello a due punte, chiamato popolarmente "lucerna", con un pennacchio (dal 1833) blu e rosso: il blu rappresenta la nobiltà dell'Istituzione, il valore militare, la fedeltà, la giustizia, l'amor di patria, mentre il rosso l'audacia, il coraggio, il sacrificio. Dal 1814 l'Arma dei Carabinieri ha vissuto da protagonista tutti gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del Regno Sabaudo e, successivamente, del Regno d'Italia e della Repubblica Italiana: dai primi aneliti risorgimentali alle Guerre d'Indipendenza, dalle Campagne per l'Unità alla lotta al brigantaggio, dalla Grande Guerra a quella di Liberazione, dal contrasto della mafia alla lotta al terrorismo negli "anni di piombo", fino agli impegni internazionali odierni per la pace e la sicurezza. Il 24 gennaio 1861 il Corpo fu trasformato in Arma ed acquisì la posizione di “prima Arma” nel nuovo Esercito nazionale. Il legame che unisce l'Arma al Paese è intenso e si sostanzia, innanzitutto, nella condivisione forte e sentita dei valori cui si ispira una collettività ordinata e giusta: onestà, impegno sociale e civile, senso del dovere, disciplina e tenacia, senso di giustizia attestato dalle 46 ricompense alla Bandiera e dalle migliaia di decorazioni individuali e che trova conferma nel termine con il quale comunemente l'Arma viene identificata: "La Benemerita". In quasi due secoli l'Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i mutamenti del Paese, restando sempre fedele alle Istituzioni ed all'Autorità costituita, quale insostituibile presidio "della pubblica e privata sicurezza". La fedeltà è sempre stata una caratteristica dell'Arma. Il suo motto araldico è "Nei Secoli Fedele". La sua marcia d'ordinanza è "La Fedelissima", composta nel 1929 dal Maestro Luigi Cirenei. Alla fedeltà è ispirata la scelta di Sua Santità Pio XII, nel 1949, di affidare l'Arma dei Carabinieri alla celeste Patrona, Maria "Virgo Fidelis", fissandone la ricorrenza al 21 novembre. Con la legge nr. 78 del 31 marzo 2000, il Parlamento della Repubblica Italiana ha elevato l'Arma dei Carabinieri al rango di Forza armata, conferendole una collocazione autonoma nell'ambito del Ministero della Difesa, accanto all'Esercito (del quale prima faceva parte come "prima Arma"), alla Marina e all'Aeronautica Si è trattato di un riordino che, nel definire dipendenze, compiti ed ordinamento, ha delineato un quadro organizzativo più aderente ai radicali mutamenti intervenuti sia nelle Forze armate sia nelle Forze di polizia, consolidando in atti normativi le funzioni (Difesa, Polizia di sicurezza, Polizia giudiziaria, Protezione civile) storicamente svolte dall'Arma, oggi forza militare di polizia a competenza generale ed in servizio permanente di pubblica sicurezza, con speciali prerogative. Oltre a concorrere alla difesa della Patria, alla salvaguardia delle libere istituzioni ed alla tutela del bene della collettività nazionale nei casi di pubblica calamità, l'Arma dei Carabinieri partecipa alla difesa integrata del territorio nazionale e alle operazioni militari all'estero, nonchè assicura i servizi di sicurezza delle rappresentanze diplomatiche e consolari all'estero. Tra i suoi compiti militari figurano inoltre l'esercizio delle funzioni di polizia militare - in via esclusiva - e di polizia giudiziaria militare per le Forze armate italiane. Quale forza di polizia a competenza generale, esercita funzioni di polizia giudiziaria e di sicurezza pubblica, che la vedono impegnata quotidianamente nella lotta al crimine ed in tutte le attività di controllo del territorio e di mantenimento dell'ordine pubblico. In particolare, l'attività di polizia giudiziaria, svolta alle dipendenze funzionali dell'Autorità Giudiziaria, è assicurata dai Reparti sul territorio e dal R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale), nonchè da unità specializzate che provvedono alla tutela di interessi primari della collettività (salute, ambiente, patrimonio culturale, sicurezza dei luoghi di lavoro), coniugando efficacemente funzioni preventive e repressive. Quale struttura operativa nazionale di protezione civile, l'Arma dei Carabinieri concorre al soccorso delle popolazioni nelle aree colpite da pubbliche calamità. Con un Decreto del Presidente della Repubblica del 21 maggio 2002, la “Benemerita” ha mutato il proprio stemma araldico recuperando la forma mistilinea del 1935 ma conservandone tuttavia gli elementi più caratteristici (il leone, la quercia e l’albero d’argento fruttato d’oro) simboli di fierezza, di forza e di fecondità degli ideali. L’Arma richiede ai suoi militari equilibrio, capacità, prontezza, dedizione, tenacia e sacrificio nell'impegno, lealtà e rigore, spirito di servizio e preparazione professionale. Doti e valori rimasti inalterati nel tempo, che consentono di contare su uomini capaci di concorrere efficacemente al soddisfacimento delle esigenze di sicurezza dei cittadini e di inserirsi, a pieno titolo, nei contesti operativi internazionali. Questo profondo rapporto con l'Italia e con gli italiani fa dei Carabinieri una presenza "familiare", nei grandi centri urbani come nei più piccoli borghi, attraverso l'emblematica figura del Comandante di Stazione, sino a giungere alla più moderna connotazione del Carabiniere di quartiere. Con un'unica missione, la stessa da 196 anni: proteggere, aiutare, sostenere, garantire la legalità. Diffusi su tutto il territorio, i Carabinieri rappresentano la sicurezza "a portata di mano": non solo prossimità fisica di pattuglie e caserme, ma capacità di vivere e comprendere la quotidianità, fornendo risposte concrete alle esigenze dei diversi territori. Per questo, le singole comunità mostrano di percepire i reparti Carabinieri - prime fra tutti le Stazioni - come un proprio "patrimonio": espressione di una forma di "protezione ravvicinata" che supera il pur indispensabile esercizio dei compiti di polizia, per diventare "funzione sociale". Questa capacità di "stare tra la gente" segna l'identità del Carabiniere con una connotazione distintiva che ha oramai travalicato anche i confini dell'Italia, dove la conoscenza diretta e reciproca tra i cittadini ed i "propri" Carabinieri diventa dialogo con la comunità, nella consapevolezza che la tutela ed il rispetto della legalità sono il fondamento della qualità della vita.

    Fiducia dei cittadini

    L'Arma é ancora l'Istituzione più amata dagli italiani. E' quanto emerge da un sondaggio riportato nel ''Rapporto Italia 2010'' di Eurispes, presentato alla stampa a gennaio di quest’anno. Il grado di fiducia accordata dai cittadini alle Istituzioni registra un aumento importante passando dal 10,5% del 2009 al 39% del 2010, con uno scarto di ben 28,5 punti percentuali. Dall'indagine emerge poi che gli italiani considerano le Forze dell'ordine come sicuro punto di riferimento. Fiducia soprattutto nei confronti dell'Arma dei Carabinieri che passa dal 69,6% del 2009 al 75,3% nel 2010.
    Si tratta di un risultato significativo e tutt'altro che casuale, il riconoscimento per un impegno quotidiano ed incondizionato a servizio della collettività. La fiducia dei cittadini è un elemento fondamentale in questo rapporto, una gratificazione importante che sprona i Carabinieri a rinnovare il proprio impegno per continuare ad esserne all'altezza.

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    Il futuro digitale

    Con l’avvento della posta elettronica certificata (PEC) è cambiato il rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Qualsiasi comunicazione o istanza che il cittadino voglia inviare alla Pubblica Amministrazione (PA) non necessiterà più della classica raccomandata con ricevuta di ritorno, ma potrà essere sostituita dall'invio di una semplice e-mail gratuita. Un'alternativa più pratica e certamente meno onerosa, che permetterà di accertarsi in tempo reale dell'avvenuta consegna e ricezione del documento inviato, sfruttando le potenzialità della Posta elettronica certificata (Pec). Si tratta di un'opportunità telematica prevista dal decreto del Presidente della Repubblica dell'11 febbraio 2005, n. 68, che ne ha regolamentato l'utilizzo, stabilendo le caratteristiche e le modalità per l'erogazione e la fruizione di servizi di trasmissione di documenti informatici.  
    E’ in  aumentare il numero delle Pubbliche Amministrazioni in regola con quanto disposto dal Codice dell'Amministrazione Digitale (decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005), e nel dettaglio del comparto Sicurezza, il caso di eccellenza è rappresentato  dall'Arma dei Carabinieri, che ha finora registrato 6.179 caselle PEC.
    Educare i giovani alla legalità, diffondendo la cultura dei valori e della giustizia attraverso il mondo multimediale e del cross-media. È questo l'ambizioso progetto con cui l'Arma dei Carabinieri ha partecipato nel mese di aprile di quest’anno, a Rapallo (GE), alla 14^ edizione del Festival Cartoons on the Bay - Pulcinella Awards 2010 (Festival internazionale dell'animazione televisiva e cross-mediale).
    L'iniziativa, nata da un prodotto editoriale tratto dalla sezione tematica dedicata ai "consigli per i più piccoli" del sito www.carabinieri.it, si propone, attraverso l'animazione di favole, fiabe e fumetti, di sensibilizzare i più giovani su tematiche di interesse sociale quali il bullismo, la pedofilia, il vandalismo e ogni altra forma di comportamento deviante o diseducativo.
    I personaggi animati affrontano una serie di situazioni di vita quotidiana durante le quali l'occhio vigile del protagonista, il Maresciallo Saetta, è fondamentale nella tutela delle fasce più deboli, rappresentate dal piccolo Sandrino. I due amici, Saetta e Sandrino, seguono un percorso fatto di storie di legalità durante il quale rappresentano e tutelano valori come dignità, libertà, solidarietà e sicurezza.
    L'iniziativa s'inserisce nell'importante campagna di "educazione alla legalità" che vede l'Arma impegnata nelle scuole, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo negli studenti di una coscienza sociale basata sul rispetto dell'altro, delle regole e delle leggi.

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    A Cosenza presenti dal 1861

    A Cosenza la caserma dei Carabinieri, fin dall’aprile del 1861, era ubicata nell’ex convento dei Carmelitani Scalzi, sito a ridosso dell’omonima chiesa, la cui costruzione risale al 1500.
    Nell’austero edificio erano allocati i Comandi di Divisione (poi Gruppo e Comando Provinciale), di Compagnia e di Stazione.
    Nel 1933 l’ex convento monastico fu destinato definitivamente a sede della caserma “Paolo Grippo” dei Carabinieri.
    Dal dicembre 2000 il Comando Provinciale è ubicato nella caserma "Generale CARUSO" di Viale Busento e dall’11 settembre 2002 è retto da un ufficiale con il grado di colonnello.
    L’evoluzione dell’Istituzione nel contesto della legge di riordino, permette oggi di avere una nuova struttura basata su aree funzionali distinte. Di rilievo l’esaltazione delle attività dei Comandi Provinciali con l’introduzione di un nuovo modello ordinativo fondato su una migliore ripartizione delle attività nel settore info-investigativo e nel controllo del territorio.
    Il fitto reticolo che i Comandi dell'Arma formano sul territorio costituisce il fattore centrale della "prossimità" offerta ai cittadini. Il ruolo delle Stazioni e dei suoi Comandanti va ben oltre la capacità operativa del reparto e si concretizza nell'esercizio di una funzione di "rassicurazione sociale" che assorbe anche bisogni minuti non sempre direttamente corrispondenti a fenomeni criminali specifici. Su questo impianto, antico nella sua concezione, ma tutt’altro che superato per efficacia, si sono innestati nuovi spunti di modernità con l'obiettivo di fornire una risposta operativa costantemente aggiornata. "

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    Il discorso del Comandante col. Iacobelli

    Autorità, gentili ospiti, cari colleghi delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, nel giorno in cui l’Arma celebra il 196° annuale della propria fondazione, i Carabinieri della Provincia di Cosenza si ritrovano in questo luogo per un momento di riflessione che ci consenta di trovare, con grande semplicità ma con evidente ricchezza di valori e di emozioni, quell’esempio da seguire nel nostro quotidiano cammino. In un contesto che impone rispetto e misura, la nostra celebrazione abbandona i toni di una festa per seguire, doverosamente, quelli ben più austeri di una funzione quasi religiosa, per ricordare il Brigadiere Sabatino Borrello, l’Appuntato Scelto Nicola Molinaro ed il Maresciallo Capo Luigi Talarico che hanno perso la vita nell’ultimo anno, in onore dei quali invito ad un momento di silenzio.

    Comandante dia l’Attenti ed il Presentate le Armi . (Una tromba suona il silenzio)

    Un grazie particolare va a Lei, Sig. Prefetto, per l’onore concessoci questa mattina e per l’attenzione con cui costantemente segue e sostiene ogni nostra attività. Analogo convinto grazie, e non certamente di maniera, va a S.E. Mons. Nunnari, a tutte le Istituzioni ed agli organi di informazione per come ci seguono, ci appoggiano e talvolta ci stimolano a fare meglio e di più, e per come hanno condiviso il nostro dolore in momenti estremamente tragici, il cui ricordo, vivo ed attuale, giustifica ancor di più la scelta di questa caserma per la nostra celebrazione. Ed un grazie particolare desidero ancora rivolgere ai Magistrati tutti, al Questore, ai Comandanti Provinciali della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale dello Stato, del Corpo dei Vigili del Fuoco, al Comandante del 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza, al Comandante della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro, ai Comandanti della Polizia Penitenziaria, ai Sindaci ed al Presidente della Provincia, per avere trasformato rapporti istituzionali, quanto mai corretti ed attenti alle rispettive esigenze, in rapporti anche di personale vicinanza, dei quali mi sento particolarmente onorato. Una celebrazione, la nostra, che ci porta a guardare al passato, per trovare nell’esempio tramandatoci da chi ci ha preceduto la strada da seguire, per non perdere mai di vista l’orgoglio del nostro essere, nello stesso tempo, militari ed operatori di polizia, un orgoglio fatto di tradizioni e di valori, di senso del dovere e dell’onore, di professionalità e competenza. Ma oltre che al passato, riferimento illuminante soprattutto nei momenti difficili, il nostro sguardo deve rivolgersi doverosamente e realisticamente al presente, per tentare bilanci in grado di farci capire come e quanto abbiamo lavorato, fianco a fianco con la Magistratura e le altre Forze di Polizia, per offrire sempre migliori condizioni di sicurezza a quanti aspirano a vivere in un contesto sociale ordinato e civile. Non è mia abitudine, proprio per evitare il rischio delle banali forme di autocompiacimento, ricordare o citare i risultati conseguiti nell’ultimo anno [e sono comunque risultati di sicuro rilievo se si considera che l’Arma in città ed in provincia ha proceduto per il 75% dei delitti complessivamente denunciati, ha operato il 75% degli arresti e delle denunce in stato di libertà ed ha contribuito a far registrare, nei primi 5 mesi dell’anno in corso, un sensibile calo dei reati complessivi (- 7%)]. Desidero piuttosto ricordare quest’oggi come l’Arma, fortemente impegnata su tanti fronti, nazionali ed internazionali, abbia compiuto rilevanti sforzi per incrementare la Sua presenza sul territorio, individuando e mettendo in atto soluzioni operative volte ad esaltare la vicinanza del sistema di sicurezza alla gente e quindi a rafforzare il rapporto di fiducia e di collaborazione con i cittadini, procedendo ad una ottimizzazione delle forze delle stazioni: - reparti che offrono al cittadino una “presenza familiare”, un contatto certo e qualificato e svolgono una vera e propria “funzione sociale”, che integra la primaria attività di polizia e completa l’offerta di sicurezza; - reparti che rappresentano la “sicurezza a portata di mano”, una forma di “protezione convincente”; - reparti che sono avvertiti dalla popolazione come un patrimonio di ciascuna comunità, in grado di incidere sulla rappresentazione individuale della sicurezza e sulle effettive attività criminali. Ma la nostra lotta al crimine, all’illegalità, all’ingiustizia, come del resto ho già avuto modo di dire in passato, senza mai stancarmene, non può e non deve essere problema solo per addetti ai lavori, ma deve con convinzione coinvolgere le coscienze di tutti, ad ogni livello, e primi fra tutti scuole e famiglie, ben consci che finchè ci saranno vittime innocenti ed incolpevoli non potremo parlare di cultura della legalità. Ed ora consentitemi di concludere rivolgendomi direttamente a Voi, Carabinieri della Provincia di Cosenza, che giornalmente offrite in silenzio il Vostro lavoro, un lavoro fatto di rinunce, di rischi, di sacrifici, di impegno tanto oscuro quanto ricco di contenuti. Ed è per questo che sento oggi il dovere, di fronte alle tante Autorità qui convenute, di fronte alla tante vedove dell’Arma, alle quali rivolgo un saluto commosso, di fronte ai Vostri familiari ed all’Arma in congedo, a noi sempre affettuosamente vicina, di rinnovarVi pubblicamente il mio apprezzamento per il Vostro lavoro e la gratitudine della gente di Cosenza, che Vi è vicina e che guarda a Voi con fiducia, con affetto, con ammirazione. A tutti Voi, dunque, nel giorno della nostra festa, insieme al grazie della collettività, giunga il grazie, convinto e commosso, del Vostro Comandante. VIVA L’ARMA DEI CARABINIERI, VIVA L’ITALIA.

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Il Prefetto Reppucci accompagnato dal col. Buscia

Sindaco Perugini, Prefetto Reppucci, Comandante Iacobelli, Vescovo Nunnari, Questore Scifo

Questore Scifo, Rettore Latorre, Procuratore Granieri, Procuratore Giacomantonio

Com. Finanza col Primavera, Com. Bersaglieri col. Ceravolo

Com. Stradale, Com. Cfs, Com. VVUU

Com. VVFF, Capo Mobile Ciccimarra

On.li Chiappetta, Dima, Occhiuto, Magarò

Sindaci Paola Perrotta e Rende Bernaudo

Sidnaci Castrovillari Blaiotta, Corigliano Straface

Reparti schierati per il saluto del comandante

Entrano i labari

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