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    In Italia 485.000 frane. Geoologi "Si scherza col fuoco"

     

     

    In Italia 485.000 frane. Geoologi "Si scherza col fuoco, prevenire costa meno che riparare"

    04 giu 10 Sono 485.000 le frane in Italia, ma la prevenzione è ancora un'eccezione, nonostante i conti parlino chiaro e dicano che riparare i danni costa in media 10 volte in più che prevenirli. Non considerare la prevenzione una priorità significa "giocare col fuoco", dicono i geologi che il prossimo 16 giugno si riuniranno a Roma per lanciare un appello a favore della prevenzione. Lo faranno nel Forum sul Dissesto Idrogeologico organizzato dagli ordini regionali e dal Consiglio Nazionale dei Geologi. "Le frane in casa" è il tema dell'incontro, nel quale i geologi intendono fotografare la situazione nazionale e additare i disastri evitabili attraverso la prevenzione. Quest'ultima, secondo i geologi, passa anche attraverso la loro presenza attiva nelle zone a rischio: una sorta di "geologo condotto" che controlli periodicamente le condizioni del territorio, soprattutto dove i rischi sono maggiori, per esempio per capire se una frana si sta attivando. "Il geologo è una figura professionale che per i suoi studi e competenze può stabilire lo stato di salute del territorio", spiega il presidente dell'ordine dei Geologi del Lazio, Eugenio Di Loreto. "Abbiamo inventato noi geologi la parola 'dissesto', ma nella Pubblica amministrazione scarseggia la figura del geologo", dice Tiziana Guida, consulente dell'Ordine dei Geologi del Lazio. "E' importante - aggiunge - saper individuare le priorità". Lo dimostra il fatto che "dove i geologi ci sono la gestione del territorio è diversa", rileva Giorgio Onofri, dell'Ordine dei Geologi della Campania. Si sa che delle 485.000 frane attive in Italia (come riporta l'ultimo aggiornamento della Società Italiana di Statistica), almeno 223.000 sono attive, ma si sa bene che questo numero è una sottostima. Per esempio, "soltanto in Sicilia si sono recentemente attivate o riattivate almeno 500 frane", osserva il presidente dell'Ordine dei Geologi della Sicilia, Gian Vito Graziano. Avere una fotografia precisa della situazione reale è difficile anche perché "i Comuni non forniscono i dati sulle frane", aggiunge Marina Fabbri, segretaria dell'Ordine dei Geologi del Lazio e presidente della commissione organizzatrice del Forum. Non si considera che non fare prevenzione ha costi altissimi in termini sociali ed economici. Per avere un'idea, aggiunge Guida, "basti pensare che negli ultimi 20 anni riparare i danni provocati dalle frane è costato in media tre miliardi l'anno". Per esempio, solo in Piemonte l'alluvione del Po del 1994 ha provocato danni per 4 miliardi, e per 3,1 miliardi l'alluvione del 2000.

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