Teneva immigrati a lavorare come schiavi, imprenditore arrestato dai CC a Cinquefrondi

03 giu 10 Un imprenditore agricolo, Rocco Damiano Sorbara di 55 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Cinquefrondi e della Compagnia di Taurianova per sfruttamento di lavoratori immigrati e per averli fatti soggiornare in locali in pessime condizioni igienico-sanitarie. L'uomo pagava il lavoro di quattro immigrati non più di venti euro a giornata. I clandestini arrivati in Italia in uno dei tanti viaggi della speranza su un barcone da mesi, inoltre, non venivano piu' pagati e d erano stati lasciti in condizioni pietose e stremati dalla fame. L'indagine e' partita quando i quattro immigrati (due del Mali, un ivoriano ed un senegalese) hanno sporto denuncia presso la caserma di Cinquefrondi denunciando gli abusi. In meno di un mese, gli investigatori hanno verificato che quanto dichiarato dagli immigrati era vero. Arrivati nel reggino dopo essere passati da Siracusa, i nordafricani si sono trovati prima colinvolti nella rivolta di Rosarno e poi sono stati contattati dal 'caporale' che ha offerto loro un lavoro. Le condizioni in cui vivevano sono risultate ''insostenibili'', secondo quanto riferiscono i carabinieri. L'interno del ricovero dove erano accampati era in condizioni fatiscenti ''al limite dell'umana sopportazione'', ed emetteva esalazioni nauseabonde. Nei ruderi di abitazione, che in passato erano ricoveri per animali, mancava qualunque servizio igienico, non vi erano ne' acqua corrente, ne' luce, ne' riscaldamento. I quattro erano costretti a dormire su reti senza materassi. L'imprenditore e' in stato di arresto ai domiciliari.