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    Assoproli: scegliete un cenone a Km zero

     

     

    Assoproli: scegliete un cenone a Km zero

    30 dic 10 Per il tradizionale cenone di Capodanno, portare sulle tavole soprattutto prodotti tipici e possibilmente a chilometro zero. Preferire il meglio delle produzioni locali e stagionali, il cuore dell’identità enogastronomica territoriale alla miriade di prodotti e cliché imposti dal dominio mediatico e delle multinazionali. Far vincere, a tavola, in famiglia e con gli amici, la qualità e gli sforzi, sociali ed economici, della nostra terra. Insomma, sì alla filiera corta, no ai prodotti spot. Domani e tutto l’anno, consumare locale, consumare calabrese. E’, questo, l’appello che Tommaso FIGOLI, presidente di ASSOPROLI Cosenza, lancia agli operatori della ristorazione, alle famiglie e soprattutto alle mamme calabresi e della Sibaritide, in vista del cenone di domani sera, 31 Dicembre, ultimo giorno di questo 2010. “Se è vero che, come stima COLDIRETTI, che gli italiani spenderanno 2,7 miliardi di euro a tavola, domani sera, nelle case o fuori nei ristoranti, negli agriturismi e nei locali, allora è importante – dichiara FIGOLI – che anche e soprattutto a partire da questi momenti emerga, dai territori, dalle famiglie e dagli operatori, così come dalle associazioni ed anche dalle istituzioni, quella sana competizione tra i propri prodotti di qualità, in luogo dei tanti cliché di importazione, veicolati da faraoniche e martellanti campagne pubblicitarie. Convinciamoci e facciamo proselitismo attorno al concetto ed al metodo della filiera corta, anzi cortissima. Puntare sui piatti della tradizione e preferire ingredienti e prodotti locali, del territorio e della propria città – continua il Presidente di ASSOPROLI – è la strada strategica da percorrere, ogni giorno, tutti insieme, e soprattutto nei momenti di festa e di elevato consumo di prodotti alimentari, per convincerci ed affermare che non può esserci qualità della vita senza qualità e tracciabilità delle produzioni, delle nostre produzioni. In questa sfida, che è culturale ed economica al tempo stesso, la Calabria e, in particolare, la Sibaritide, hanno occasioni alle quali altri territori possono per ora soltanto ambire. Produttori, consumatori, istituzioni e, soprattutto le mamme – insiste FIGOLI – sulle quali gravano tante e delicate scelte di acquisto soprattutto rispetto ai figli, hanno una grande responsabilità: quella di aiutare i territori a fare delle proprie produzioni tante ottime ragioni di successo economico e sviluppo più sostenibile, scegliendo – conclude – di consumare calabrese. Dall’aperitivo alla cena, dai vini ai pasti, dalle carni ai dolci, dall’olio ai digestivi, il San Silvestro 2010 rappresenti nelle nostre case e nelle nostre città il punto di non ritorno per l’affermazione della nostra cucina, della nostra terra, della nostra agricoltura, della nostra qualità della vita e delle nostre capacità imprenditoriali, in una parola delle nostre capacità di autogoverno, dalla tavola a tutto il resto il passo è breve o, se si preferisce, la filiera, anche qui, è corta”.

     

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