Lavoratori Bocchiglierio insistono: "Responsabilita' dirette della Curia"

29 dic 10 "Crediamo che sia giunta l’ora di mettere dei limite a questa telenovela di responsabilità della Curia" e' quanto scrivono il sindacato Usb e i lavoratori della Santa Maria di Bocchigliero in una nota ceh a proposito della composizione del Cda della fondazione tengono a precisare che: "presidente della stessa e' don Nando Ciliberti (sacerdote e direttore dell’ufficio dei beni artistici diocesani), consiglieri di amministrazione don Pietro Madeo (sacerdote, vicario per la pastorale), don Pasquale Madeo (sacerdote, economo della diocesi), don Giuseppe Straface (sacerdote, rettore del seminario diocesano) don Agostino de Natale (sacerdote e parroco di Bocchigliero ). A vedere dal ruolo che rivestono è palese la stretta collaborazione con il vescovo, tanto che è lo stesso ad averli nominati membri del suddetto consiglio. Inoltre bisogna ricordare che il presidente della fondazione don Nando Ciliberti è in carica ormai dal lontano 2001, e che il disavanzo è proliferato nel suo mandato. Ricordiamo ai signori della curia che molte trattative e riunioni si sono tenute in vescovato alla presenza stessa del vescovo, altre nei locali del seminario diocesano. Vero noi non abbiamo firmato le loro proposte perché vergognose, ci hanno chiesto di rinunciare al 70 % degli arretrati, e il 30% ci sarebbe stato dato non si sa’ quando; ma la dottrina sociale della chiesa in una meravigliosa enciclica non afferma che: “negare la giusta mercede agli operai è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio” (Rerum novarum Leone XIII)! Ricordiamo ancora l’accordo del mese di agosto 2010 chi non lo ha rispettato? Avevano garantito il corrente tramite un prestito bancario invece…. Niente, altro che puntuali retribuzioni correnti Spiegassero le assunzione di questi giorni, eravamo in esubero, bene abbiamo preso l’aspettativa non retribuita , hanno assunto nuovo personale …. dov’è l’esubero? Oltre alle responsabilità personali, esiste un’altra responsabilità molto più grave, è quella morale. I lavoratori e la scrivente sigla sindacale ribadiscono che i lavoratori sono senza stipendio da agosto 2010 e hanno anche superato la stratosferica cifra di 50 mensilità arretrate, senza dimentica che vorremmo sapere che fine ha fatto il trattamento di fine rapporto tfr spettante ai lavoratori quando andranno via, inoltre siamo disponibili a un dibattito pubblico con i vertici della Fondazione e l’ arcivescovo di Rossano per far chiarezza sulla vicenda una volta per tutte. Qualcuno inoltre ci dovrebbe dire come mai non sono mai stati pagati negli ultimi 10 anni i contributi Inps ai lavoratori tanto e vero che Equitalia impedisce il regolare flusso dei fondi pubblici dagli enti regione Calabria e Asp di Cosenza, debito che ammonta a svariati milioni di euro. Ecco sono queste alcune delle tante domande che sono ancora senza risposte da anni a cui vorremmo ci fosse data una risposta".