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    Il "Medico dei pazzi" di Scarpetta dal 28 al Sybaris di Castrovillari

     

     

    Il "Medico dei pazzi" di Scarpetta dal 28 al Sybaris di Castrovillari

    26 dic 10 Un appuntamento da non perdere con la compagnia teatrale Aprustum, che nei giorni 28, 29 e 30 dicembre alle ore 21,00 sarà al Teatro Sybaris con lo spettacolo “Il medico dei pazzi”, tre atti di Eduardo Scarpetta, per la regia di Casimiro Gatto. Lo spettacolo rientra nel cartellone della dodicesima stagione teatrale organizzata dall’amministrazione comunale in sinergia con l’associazione culturale Novecento. “'O miedeco d''e pazze!”, il punto d’esclamazione è autografo sul copione del 1908 di Eduardo Scarpetta, è certamente una delle sue opere più popolari e rappresentate, cavallo di battaglia di molti grandi interpreti del nostro teatro di tradizione, in cui ritroviamo l’invenzione di quella straordinaria maschera comica che è Felice Sciosciammocca, personaggio creato da Scarpetta e che l’interpretazione cinematografica di Totò ha reso indelebile nella memoria degli spettatori. Riadattamento di una pochade francese così in voga all’inizio del secolo scorso, la farsa in tre atti, è un gioiello di comicità, un continuo susseguirsi di equivoci e situazioni imbarazzanti che pone al centro della vicenda la pazzia a cui, reale, presunta o simulata, si sono riferiti molti commediografi, romanzieri, poeti e artisti in genere nel corso dei secoli, tanto nell'inquadrarne gli aspetti di dolore e di sofferenza dell'anima, quanto nel farne oggetto d’irrisione ovvero di motore di equivoci e malintesi dal risvolto umoristico. Scarpetta con “'O miedeco d''e pazze!” volle ritrarre gli aspetti più ironici della pazzia tant'è che più ancora che una follia simulata egli mette in scena una menzogna ben macchinata, ricca di situazioni ridicole ed equivoche, da parte di uno psichiatra millantatore, che, con sorprendente facilità, riesce a far ritener insani di mente agli occhi dello zio Felice proveniente dal paesello, degli ignari ospiti e proprietari di una pensione napoletana. Sulla scena Martina Aloisio, Fedele Battipede, Alessandro Bertucci, Paola Castrovillari, Marco De Rosa, Domenico Donato, Ivan Donadio, Luca Donadio, Sergio Ferraro, Sabrina Fasanella, Matteo Forestieri, Rosanna Guaragna, Luigi Grisolia, Mariella Pudia, Claudia Soppelsa, Lucrezia Zaccaro, Mattia Oliveto, Matteo Donadio e Claudio Scriva. Le scenografie sono di Andrea Magnelli e i costumi di Francesca Tocci. Aprustum, che questo anno festeggia il quindicennale, è impegnata attraverso numerose produzioni sul duplice fronte del teatro di tradizione e del confronto con alcuni dei più interessanti nuovi autori e drammaturghi italiani. L’associazione si muove da alcuni anni a questa parte anche come realtà promotrice di cultura teatrale e non solo teatrale, con una programmazione attenta ad offrire spazi alle nuove generazioni di teatranti e sempre più ad ampio raggio (laboratori, seminari, progetti con le scuole, incontri con vari autori e attori, letture di testi classici e non, concerti e rassegne cinematografiche) realizzata intrecciando collaborazioni assai significative con altri soggetti particolarmente attivi, in tutto il territorio, nella promozione di eventi culturali. Fra le rassegne organizzate all’interno del Caffè Teatro è da segnalare “Nodi - intralci di drammaturgie”, che mira a valorizzare e promuovere la nuova drammaturgia italiana con compagnie di respiro nazionale. Nel cammino artistico di Aprustum, è doveroso ricordare l’attività laboratoriale intrapresa con i detenuti della Casa Circondariale di Castrovillari e con gli utenti del Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda sanitaria di Castrovillari. Un laboratorio intensivo, invece, tenuto nel “Caffè Teatro del Pianto e del Riso” da Antonio Pizzicato (che vanta una lunga collaborazione con grandi esponenti del teatro di narrazione come Dario Fo, Gabriele Vacis e Marco Baliani) dal titolo “Il tempo sospeso nei confini fra narrazione e canto”. Aprustum vanta poi numerose e proficue collaborazioni con altre compagnie, con autori e con intellettuali del teatro: da citare, per quanto riguarda la sola attività laboratoriale, quella con Andreas Rallis, già docente dell’Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” di Roma e professore di recitazione alla scuola di Luca Ronconi, e con Luciano Brogi, direttore della Scuola Addestramento Teatrale di Roma.

     

     

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