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Guerra aperta del Comune di Mandatoriccio al degrado nel centro storico
Guerra aperta del Comune di Mandatoriccio al degrado nel centro storico 21 dic 10 Stop al degrado nel centro storico. Basta abitazioni in stato di abbandono, ricettacolo di animali, covo di inconvenienti igienico-sanitari ed a rischio crolli. L’Amministrazione Comunale, impegnata in un’azione di rilancio complessivo dell’immagine e della capacità attrattiva cittadina, dichiara guerra aperta alla scarsa manutenzione destinata a numerose e pericolose abitazioni private. L’ordinanza firmata dal Sindaco Angelo DONNICI è precisa ed allo stesso tempo ambiziosa. Tempo massimo il 30 Maggio 2011. Entro quella data, i proprietari degli edifici in questione, o li avranno ripuliti e messi in sicurezza o saranno inevitabili le sanzioni. A tutela della salute e dell’incolumità pubbliche. Fin qui le ragioni specifiche ed inconfutabili di urgenza che sorreggono l’ordinanza sindacale. Gli obiettivi sono però più ambiziosi e guardano lontano. Ripulire e manutenere per restituire decoro al centro storico vuol dire restituire spazi vivibili anzi tutto ai cittadini. In altri termini significa riqualificare interi quartieri altrimenti governati dal degrado e dell’incuria, abbandonati al loro destino. Vuol dire insomma far rivivere il centro storico, il cuore e l’anima di tutte le nostre comunità, il loro passato ed il loro futuro. Ed è qui che si innesta il progetto più importante di “Albergo Diffuso” sul quale, la squadra guidata da Angelo DONNICI dimostra di avere le idee chiarissime. Mandatoriccio ha tutte le carte in regola per diventare, nei prossimi mesi, un modello di riferimento per la ripopolazione, in chiave turistica e culturale, del proprio centro storico. E quindi, via ad erbacce, ratti, tegole e tetti cadenti, facciate brutte e fatiscenti, per far posto al restauro, al recupero, al rifacimento degli intonaci attraverso un preciso piano colore. Per far posto insomma al bello, al funzionale, all’antico fatto rinascere, al fruibile, soprattutto per le attività commerciali e ricettive, di necessario supporto a quella indispensabile promozione, a questo punto perseguita con iniziative concrete, di quel turismo eco-sostenibile, del paesaggio, dell’identità dei centri storici sul quale Mandatoriccio sta dimostrando di voler investire con consapevolezza e lungimiranza. Contro l’ordinanza – si legge – è possibile esperire ricorso o al Tar Calabria entro 60 giorni o al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla data della pubblicazione.
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