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    Ferri (Uil) e Principe (Cgil) “Si tenta di neutralizzare potenziamento pompieri”

     

     

    Ferri (Uil) e Principe (Cgil) “Si tenta di neutralizzare potenziamento pompieri”

    19 dic 10 Devono ancora arrivare al Comando provinciale di Cosenza e già si cerca di fare scomparire i 35 nuovi Vigili del Fuoco. Con questo potenziamento si possono attivare ben due sedi di soccorso nella provincia di Cosenza e questo dopo le dure lotte e rivendicazioni che hanno portato alla luce del sole il problema della carenza di sedi operative ed hanno reso possibile il potenziamento dei pompieri da parte dell'Amministrazione centrale di Roma. Ma ora è necessaria una gestione del personale avente come scopo principale il potenziamento del servizio e non la creazione di posti di comodo. “32 Vigili del Fuoco permanenti sono il numero previsto per il funzionamento di ben due distaccamenti operativi da aprire sul territorio provinciale e qui ne arrivano 35” tuona Bonaventura Ferri, sindacalista della UIL, “è impensabile non attivare definitivamente la sede di Schiavonea e di San Giovanni in Fiore” continua Ferri, nessuno può pensare di barattare qualche tessera sindacale con la sicurezza dei cittadini di tutta la provincia cosentina. Aprire due nuove sedi di soccorso dei Pompieri vuol dire salvare vite umane, case, beni e garantire la sicurezza di centinaia di migliaia di contribuenti. “Non attivare immediatamente le sedi di Schiavonea e San Giovanni in Fiore è una follia” sostiene Giuseppe Principe, segretario provinciale della CGIL dei vigili del fuoco di Cosenza, “è troppo semplice allettare i lavoratori pendolari con promesse di posti comodi e non spettanti, il cui prezzo sarà pagato dai cittadini innocenti”, nessuno si può permettere il lusso nella provincia più estesa d'Italia e con solo 5 squadre di Pompieri professionisti di non aprire due ulteriori sedi di soccorso dopo il potenziamento di ben 35 unità. Chiediamo l'intervento di tutta la deputazione della provincia di Cosenza affinché vengano immediatamente aperte definitivamente due nuove caserme, Schiavonea e San Giovanni in Fiore, concludono i sindacalisti UIL e CGIL, la società civile non può assistere inerme ad un tale atto di una gravità inaudita, dopo le lotte e le rivendicazioni attuate fino ad oggi non si può assistere ad un simile scempio. Se fino ad oggi la nostra provincia non ha registrato la giusta crescita del servizio di soccorso come nella restante regione, le colpe non sono da ricercare lontano ma sono da ricercare molto vicino. Il sindacato non si fa causando l'affondamento del camion dei pompieri, ma si fa aiutando la nostra provincia a crescere e senza sicurezza non ci potrà mai essere sviluppo, di nessun tipo.

     

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