NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Passava informazioni alla cosca Lo Giudice, arrestato CC

     

     

    Passava informazioni alla cosca Lo Giudice, arrestato CC

    19 dic 10 E' finito in manette il capitano dei carabinieri Saverio Spadaro Tracuzzi, già in servizio al Centro Dia di Reggio Calabria, arrestato con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. La cosca Lo Giudice della 'ndrangheta otteneva dall'uomo notizie coperte da segreto investigativo riguardanti indagini in corso ed anticipando l'adozione da parte dell'autorità giudiziaria di provvedimenti restrittivi.

    Tricuzzi era in servizio presso la 2a Brigata Mobile di Livorno, dove era stato trasferito nei mesi scorsi, già effettivo presso il Centro DIA di Reggio di Calabria è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Il capitano arrestato è stato in servizio a Reggio Calabria prima al Nucleo operativo ecologico, dal 2003 al 2007, e poi alla Dia fino allo scorso mese di giugno ed aveva ricevuto un avviso di garanzia il 7 ottobre dalla procura di Reggio Calabria. Sarebbe stato proprio il capo della cosca Lo Giudice, Nino Lo Giudice, ad accusarlo dopo che, da alcuni mesi si è pentito e collabora con la Dda di Reggio.

    Pesanti le accuse contenute nell’ordinanza di custodia cautelare: "concorso esterno in associazione di tipo mafioso, per avere concretamente contribuito, pur senza farne formalmente parte, al rafforzamento, alla conservazione ed alla realizzazione degli scopi della 'ndrangheta che opera sul territorio della provincia di Reggio Calabria e sul territorio nazionale ed estero, costituita da molte decine di locali, articolate in tre mandamenti e con organo di vertice denominato "Provincia" e, in particolare, della cosca Lo Giudice, capeggiata da Antonino Lo Giudice. In particolare, nella sua qualità di ufficiale dell 'Arma dei Carabinieri in servizio presso il N.O.E. Carabinieri di Reggio Calabria dal settembre 2003 all’agosto 2007 e presso il Centro Operativo D.LA. di Reggio Calabria dal settembre 2007 al 7 giugno 2010, avrebbe fornito in maniera sistematica e continuativa ad elementi di vertice della cosca Lo Giudice (ad Antonino e Luciano) notizie coperte dal segreto investigativo riguardanti indagini in corso".

    Secondo gli inquirenti l'uomo avrebbbe anticipato l'adozione da parte dell’autorità giudiziaria di provvedimenti restrittivi nei confronti di appartenenti alla 'ndrangheta (indicando quali cosche sarebbero state colpite ed altresì i nominativi di coloro che sarebbero stati arrestati) o l'effettuazione di accessi e controlli mirati alla cattura di latitanti, anche attraverso la consegna di atti di indagine coperti da segreto investigativo, in cartaceo o in formato elettronico. indicanti i nominativi dei soggetti indagati o dei soggetti colpiti da cattura.

    Nel’ordinanza Tracuzzi è accusato anche di aver agito per garantire la conservazione e il rafforzamento dell'organizzazione, intervenendo e comunque assicurando il proprio intervento per "bloccare" accertamenti nei confronti degli esponenti della cosca (come in occasione della perquisizione effettuata il 15 gennaio 2008 nei confronti di Antonio Cortese in una villa in realtà nella disponibilità di Luciano Lo Giudice). Li avrebbe, infatti, informati in modo stabile e continuativo sulle indagini in corso nei loro confronti e sui tempi e modi di adozione di eventuali provvedimenti restrittivi; in cambio, avrebb ricevuto in cambio la dazione o la, promessa di denaro ed altre utilità, come il pagamento di conti alberghieri e di spese di viaggio, di abiti firmati, di una autovettura Porsche, la concessione in prestito di un 'autovettura Ferrari. Altra accusa è quella della corruzione aggravata, perché. con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, nella sua qualità di ufficiale dell'Arma dei Carabinieri, in servizio presso il N.O.E. Carabinieri di Reggio Calabria dal settembre 2003 all'agosto 2007 e presso il Centro Operativo D.IA. di Reggio Calabria dal settembre 2007 al 7 giugno 2010, compiva atti contrari ai doveri del suo ufficio consistenti in particolare nella rivelazione di notizie sulle indagini di P. G. e, in genere. su notizie coperte da segreto investigativo, nonché nel compimento di interventi di favore per garantire l' "intoccabilità" degli esponenti della cosca Lo Giudice da indagini di polizia giudiziaria.

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore