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    Iniziate a Sibari le attività di bonifica dei siti contaminati da ferriti di zinco

     

     

    Iniziate a Sibari le attività di bonifica dei siti contaminati da ferriti di zinco

    14 dic 10 «Un risultato storico. L’impegno istituzionale degli ultimi anni è stato infine premiato da un successo che segna il ritorno alla speranza d’un intero territorio». Le parole del sindaco di Cassano Ionio e consigliere regionale Gianluca Gallo hanno suggellato ieri il sopralluogo effettuato dal primo cittadino cassanese e dal suo vice Mimmo Lione, oltre che dal sindaco di Cerchiara di Calabria, Antonio Carlomagno, nella contrada sibarita di Tre Ponti, in uno dei tre siti contaminati dalle ferriti di zinco illecitamente stoccate nella Piana nella prima metà degli anni Novanta. Nell’area si muovono, in queste ore, i mezzi e gli operai della “Syndial”, la controllata del gruppo Eni erede del polo chimico crotonese dai cui forni uscirono le ferriti messe a dormire tra Sibari e Cerchiara. La bonifica, iniziata nella giornata del 13 dicembre, contempla la rimozione del terreno contaminato ed il suo smaltimento nella discarica Sovreco di Crotone. Il 10 gennaio i cantieri apriranno i battenti per il risanamento di contrada Capraro, in quel di Cerchiara. Quindi, a seguire, si sposteranno nuovamente a Cassano, nel terzo sito, individuato in contrada Prainetta. Stando alle previsioni, i lavori dovrebbero concludersi entro il prossimo luglio, con la rimozione di circa 30.000 tonnellate di ferriti. «Oggi è un giorno di festa per tutta la Sibaritide», ha detto Gallo visitando il cantiere allestito dalla “Syndial” in contrada Tre Ponti, aggiungendo poi: «Vigileremo sull’andamento degli interventi in programma, per assicurarci che tutto proceda per il meglio. Una brutta storia volge al termine, ma il nostro impegno proseguirà affinchè venga presto svolta quell’indagine epidemiologica che sola può chiarire ogni dubbio sull’eventuale correlazione tra la presenza delle ferriti e l’incremento delle patologie tumorali nel comprensorio. Non ci fermeremo, finchè verità non sarà fatta. Le ferriti sono un incubo dal quale vogliamo svegliarci senza che possano più residuare dubbi e paure».

     

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