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    Agcom chiede anticipo switch off TV digitale al 2011

     

     

    Agcom chiede anticipo switch off TV digitale al 2011

    14 dic 10 Entro la fine del prossimo anno tutta l'Italia potrebbe dire definitivamente addio all'analogico. L'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni ha proposto di modificare il calendario del passaggio al digitale anticipando lo switch off alla fine del 2011 e tra gli operatori del settore ci sarebbe un orientamento favorevole all'iniziativa. L'ultima parola spettera' al ministero dello Sviluppo economico, che dovrebbe prendere una decisione entro gennaio. L'Agcom, nel consiglio di ieri, ha deciso di inviare una segnalazione al ministero per chiedere di anticipare lo switch off per Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise al primo semestre 2011 e per Puglia, Basilicata, Sicilia e Calabria al secondo semestre 2011. Il calendario attuale prevede che Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia (oltre alle province di Cosenza e Crotone) passino al digitale entro il primo semestre 2011, Toscana e Umbria (oltre alle province di La Spezia e Viterbo) entro il primo semestre 2012, Sicilia e Calabria entro fine 2012. Secondo l'Autorita', l'anticipo dello switch off rendera' possibile mettere a gara, presumibilmente nel 2013, le frequenze analogiche liberate che saranno utilizzate per la banda larga. ''Con la modifica del calendario, l'Italia sara' la prima a completare il processo di digitalizzazione, diventando leader in Europa'', ha commentato nel corso di un convegno sul digitale terrestre il commissario dell'Agcom Roberto Napoli, annunciando inoltre che l'Autorita' ''discutera' delle misure per tutelare le tv locali, che con il passaggio al digitale sono in forte difficolta', come dimostra il trading delle frequenze, cedute anche a prezzi banali''. Favorevole all'iniziativa dell'Agcom, si e' detto il presidente del Consorzio per il digitale, DGTVi, Andrea Ambrogetti. ''Avendo effettuato il passaggio al digitale del 70% della popolazione in due anni, non si capisce perche' in un anno non dovremmo riuscire a completare il restante 30%'', ha spiegato Ambrogetti, ricordando anche che nell'ultima fase di passaggio al digitale, in Nord Italia, ''ci sono state difficolta' di ricezione superiori rispetto al resto del territorio per la presenza di numerosi impianti centralizzati, che richiedono interventi di tecnici specializzati, oltre alla conformazione radioelettrica particolare della pianura padana''. Attualmente due famiglie su tre hanno abbandonato l'analogico, mentre in nove famiglie su dieci c'e' il decoder. Ambrogetti ha affermato che con il passaggio al digitale ''si vede piu' televisione, gratuita e generalista'' e che ''il dato piu' significativo del cambiamento e' la crescita del blocco dei canali non Rai e non Mediaset, che raccolgono il 20% di ascolti''.

     

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