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    Farmaci al top della spesa nel sud, Calabria in testa

     

     

    Farmaci al top della spesa nel sud, Calabria in testa

    13 dic 10 In Calabria, ogni anno, il Servizio Sanitario Nazionale rimborsa piu' di 200 euro a persona per la spesa dei farmaci. Nella Provincia Autonoma di Bolzano, circa 110 euro. E in tutta Italia cala la spesa dei farmaci per automedicazione. E' la fotografia scattata dal Rapporto Osmed dell'Istituto Superiore di Sanita' sui primi dieci mesi del 2010. Secondo il dossier, curato da Roberto Raschetti, in 15 regioni italiane, la spesa a carico dell'SSN per i farmaci di classe A, (cioe' i salvavita e quelli per le malattie croniche) e' aumentata, mentre quella per farmaci di automedicazione a carico dei cittadini e' diminuita in tutte le regioni con percentuali di decremento a due cifre, segno che gli italiani hanno ridotto la spesa per i farmaci non rimborsati.
    SUD IN TESTA PER SPESA SSN: Le prime tre regioni per spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale sono tutte al Sud e sono Calabria, Sicilia e Puglia, dove, rispettivamente, l'SSN rimborsa 201,8 euro, 199,3 euro e 193,4 euro procapite. Seguono a poca distanza, il Lazio (185,1 euro), la Campania (185 euro) e la Sardegna (174,9 euro). Al settimo posto c'e' l'Abruzzo (172,1 euro). Seguono il Molise (155,7 euro), la Basilicata (154,3 euro), la Liguria e la Lombardia (148), le Marche (147), il Piemonte (145,5), il Friuli Venezia Giulia (144,6), l'Umbria (139,7), la Val d'Aosta (138,3), il Veneto (141,6), l'Emilia Romagna (133,6), la Toscana (130,7), la Provincia Autonoma di Trento (123,9) e la Provincia Autonoma di Bolzano (113,5).
    FARMACI PER AUTOMEDICAZIONE: la spesa per queste medicine e' calata, mediamente, del 22,9% e rappresenta una cifra media di 19,6 euro procapite. Il calo non presenta gap a livello territoriale. Dalla Lombardia (-23,9%), alla Sicilia (-20%) si tratta di valori negativi a due cifre e la punta si tocca a Trento con il -28,4%, mentre in Campania si fa un po' meno economia, con un calo del 19,8%

    SETTORE SENZA CRISI
    I farmaci sembrano non conoscere crisi. Continua ad aumentare il consumo dei medicinali e negli ultimi 5 anni la crescita e' stata del 20%. In media e' come se ogni italiano prendesse almeno un farmaco ogni giorno dell'anno. Per curare soprattutto l'apparato cardiovascolare e quello gastrointestinale. Diminuisce solo il consumo dei farmaci di automedicazione, quelli a carico del cittadino, per i quali la recessione economica sembra essersi fatta sentire: -22,6%. E' lo scenario di spesa e consumo di farmaci che emerge dal Rapporto Osmed (Osservatorio Nazionale sull'impiego dei Medicinali) dell'Istituto Superiore di Sanita' per i primi dieci mesi del 2010. Nel periodo considerato sono state prescritte 954 dosi ogni mille abitanti al giorno. Lo scorso anno erano 924 e cinque anni fa erano 774. La spesa farmaceutica del 2010 e' stata pari a 9.732 milioni di euro, per i farmaci di classe A, cioe' i cosiddetti salvavita e le medicine per le malattie croniche (+0,8% procapite sul 2009), una voce cresciuta senza sosta dal 2007, quando ammontava a 9.484 (+2,6% sul 2007). Le medicine pesano su stipendi e pensioni soprattutto al Sud, con la Calabria in testa, dove si registra la cifra record di 201,8 euro procapite all'anno a fronte dei 113,5 euro della Provincia autonoma di Bolzano. Dietro la Calabria, c'e' tutto il resto del Sud Italia: Sicilia, Puglia e Campania. ''E' un fenomeno stabilmente in crescita negli ultimi anni - afferma Roberto Raschetti, epidemiologo dell'Iss e curatore del Rapporto Osmed - si rileva inoltre un atteggiamento verso la prescrizione di farmaci piu' costosi e una diminuzione generalizzata dei prezzi''. Il consumo dei farmaci segue, secondo Raschetti, una curva a U con due punte massime: nell'eta' pediatrica, in cui sono prescritti soprattutto antinfettivi e in quella anziana, dove prevalgono i farmaci per il sistema cardiovascolare. ''A consumare piu' medicine sono le donne, in tutti i periodi della vita - prosegue l'epidemiologo - tranne in vecchiaia, quando vengono superate dagli uomini''. Prescrizioni e spesa sanitaria sono prevalenti soprattutto per i farmaci del sistema cardiovascolare, che occupa il 47% delle dosi giornaliere prescritte, con le statine al primo posto, la cui spesa e' cresciuta del 6,8% rispetto allo scorso anno e il numero di dosi e' aumentato del 12%, a fronte di un calo dei prezzi del 3,6%. Seguono i farmaci per l'apparato gastrointestinale (+7,7% di prescrizioni rispetto al 2009) e quelli per il sistema nervoso centrale (+4,3%). Infine, si fanno strada anche i generici (quelli non protetti da brevetto), consumati da un italiano su 10 e quelli equivalenti (quelli commercializzati con il nome del principio attivo) che sono prescritti in Italia nel 50% dei casi, con punte al Nord e al Centro.

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