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    A Vibo dal Siulp due giorni di seminario contro lo stalking

     

    Da destra a sinistra Mendicino, Lupo, Cicchello, Caso

     

    A Vibo dal Siulp due giorni di seminario contro lo stalking

    06 dic 10 La due giorni che il Siulp ha dedicato al triste fenomeno dello stalking, articolato in due diversi incontri tenutisi in Vibo Valentia, ha prodotto i risultati sperati. Numerose, infatti, sono state le e-mail inviate sulla casella di posta elettronica del Sindacato per esprimere congratulazioni e per chiedere approfondimenti su specifiche tematiche trattate. Il 2 dicembre, come si ricorderà, il Siulp, collaborato dalla Cisl e con il prezioso patrocinio di Confindustria e Camera di Commercio, ha incontrato i cittadini per parlare di stalking e farne conoscere aspetti poco dibattuti. La duplice finalità del Siulp, dichiarata dal Segretario Regionale della Calabria, Luciano Lupo, era quella di rendere consapevoli autori e vittime di stalking, delle implicazioni psicologiche e materiali di determinate condotte. Uno scopo, quindi, preventivo che fa leva sulla consapevolezza di commettere reato da una parte e di subirlo dall’altra. Essendo, infatti, tale reato sostanzialmente un “reato di percezione”, tante volte lo stalker non si rende conto di rovinare la vita alla vittima, ritenendo alcuni atteggiamenti, o per cultura o per superficialità, assolutamente normali. In altri casi è la stessa vittima, non riconoscendo i prodomi del reato a non reagire ed a chiudersi in se stesso modificando lo stile della propria vita e vivendo poi in stato di perenne ansia e preoccupazione. La seconda finalità del convegno è stata quella di far conoscere meglio anche con quali strumenti legali può essere affrontato lo stalking da parte di forze dell’ordine e magistratura, con l’eccezionalità del doppio del tempo normalmente previsto per la querela (6 mesi in luogo dei canonici 3) e del nuovo istituto dell’ammonimento del quale è titolare il questore in qualità di autorità di p.s.- Soprattutto si è discusso del tema dell’accoglienza e dell’assistenza psicologica, sia per le vittime che per gli autori e della necessità, per ogni Comune di dotarsi di strutture idonee allo scopo. In tale contesto, lo stesso Sindaco di Vibo Valentia, intervenuto al riguardo, ha dichiarato, tra lo stupore dei presenti, che la locale Amministrazione comunale non annovera tra i propri impiegati alcun assistente sociale, spiegando, altresì, che difficilmente per i prossimi anni si potrà provvedere a colmare tale lacuna. Tuttavia le vittime potranno trovare ascolto da associazioni di volontariato già presenti sul territorio e dall’osservatorio nazionale sullo Stalking, trovando opportuni riferimenti anche su internet al sito www.stalking.it. L’incontro-dibattito, moderato dal giornalista Attilio Sabato, ha registrato la presenza di figure di spicco, quali Massimo Lattanzi (presidente dell’osservatorio nazionale sullo stalking), Felice Romano (segretario nazionale Siulp), Mario Spagnuolo (procuratore generale di Vibo Valentia), Margaret Cichello (criminologa e sociologa) e Rosa Caglioti (componente commissione pari opportunità della Regione Calabria). Il 3 mattina, nell’aula magna del liceo “Vito Capialbi”, si è svolto l’incontro con circa 200 studenti rappresentativi delle varie scuole superiori della città di Vibo Valentia. L’evento è stato reso possibile grazie alla disponibilità e sensibilità del dr. Vito Primerano (direttore dell’Ufficio scolastico provinciale) e dal dr. Giovanni Policaro. Numerosi sono stati gli interventi degli studenti che hanno interagito con Massimo Lattanzi e Margaret Cichello, nonché con i rappresentanti del Siulp, Luciano Lupo e Luca Mendicino (Segreteria Regionale) e Franco Caso (Segretario Provinciale). Dall’incontro, al quale hanno preso parte anche il Vice preside vicario dr. Antonio Natale e diversi professori, è emersa la chiara volontà di fare conoscenza col fenomeno ed una propensione degli studenti alla denuncia, avendo i medesimi ben compreso che questo è il primo passo necessario per affrontare e liberarsi dallo stalking. L’auspicio è che incontri come quelli appena citati possano produrre nella coscienza civile del territorio calabrese, e vibonese in particolare, la necessità di fare rete tra istituzioni e cittadini affinché nessuno resti isolato in presenza di fenomeni di stalking mettendosi nelle condizioni di poter ricevere aiuto.

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