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    Strage ciclisti, le reazioni

     

     

    Strage ciclisti, le reazioni

    06 dic 10 “A poco più di ventiquattro ore dalla strage, continuo a ripetermi quanto sia assurdo morire in questo modo; il dramma delle famiglie, alle quali va il mio messaggio di cordoglio e la mia più cristiana vicinanza, è sentito dalla Calabria intera”. E’ quanto dichiara in una nota l’on.le Agazio Loiero in riferimento alla strage di ciclisti avvenuta ieri mattina alle porte di Lamezia Terme. “La dinamica dell’incidente, che mi risulta essere stato uno dei più gravi in Europa per le vite mozzate tra gli appassionati di ciclismo, deve comunque fare riflettere sulla sicurezza stradale che, in realtà come le nostra, carente di infrastrutture viarie appositamente dedicate, deve rappresentare una priorità per tutte le Istituzioni”.

    "Il gravissimo incidente di Lamezia Terme, che ha provocato la morte di sette ciclisti, falciati da una macchina guidata da un marocchino, drogato, richiede una riflessione forte sulla sicurezza e sul controllo delle strade". Lo afferma il vicesegretario nazionale dell'Udc, Mario Tassone. "Queste morti - dice in una nota - debbono far prendere coscienza che bisogna sempre di più intensificare un'attività di prevenzione di fronte a casi come quello di Lamezia Terme che ha sconvolto tutti. Alle famiglie l'espressione di un cordoglio e la partecipazione sincera al loro dolore".

    "Chiederemo l'autorizzazione all'utilizzo dei fondi strutturali europei per realizzare piste ciclabili lungo alcune arterie come la statale tirrenica meta prediletta da sempre dagli appassionati delle due ruote". Lo afferma l'europarlamentare del gruppo S&D-PD, Mario Pirillo, circa la morte dei sette ciclisti travolti da un'auto. "Una vera e propria strage - aggiunge - per la quale esprimo la piena e sentita vicinanza a tutti i familiari delle vittime ed una pronta guarigione dei feriti. E' necessario intervenire fin da subito per mettere in sicurezza le strade del nostro territorio per quanti praticano in modo del tutto spontaneo e con grande passione uno sport nobile come il ciclismo. Non è possibile, infatti, assistere impotenti a questa ennesima tragedia che ha colpito duramente l'intera collettività lametina. Episodi come questi potevano essere evitati proprio grazie alla realizzazione di opere fondamentali quali piste dedicate agli amanti del ciclismo". "Proprio a questo fine - prosegue Pirillo - formulerò una proposta al Parlamento Europeo che permetta l'autorizzazione dell'utilizzo dei fondi strutturali per la costruzione di appositi percorsi nei pressi dei centri abitati dei Paesi membri dell'Europa in cui non è stato previsto tale intervento. Solo così si potranno ottenere le risorse necessarie per costruire piste ciclabili anche lungo la statale tirrenica dove si sono registrati solo negli ultimi anni già tantissimi incidenti che hanno causato la morte di centinaia di vittime sempre per motivi simili a quello accaduto domenica mattina a Lamezia Terme. Un dramma assurdo per il quale chiederò anche una solenne commemorazione da parte del Parlamento Europeo".

    La costituzione di parte civile nel processo contro Chafik El Ketani, l'automobilista che ha investito e ucciso sette ciclisti, e' stata chiesta da Italia dei Valori di Lamezia Terme.'Tutti gli iscritti di Idv di Lamezia Terme - e' scritto in una nota di Giuseppe Gigliotti, coordinatore cittadino, e di Daniela Tolomeo, presidente del circolo di Lamezia - partecipano al gravissimo lutto che ha colpito la citta' e si stringono al dolore delle famiglie di quanti hanno perso i loro cari'.'La citta' - proseguono - e' rimasta sgomenta e senza parole per il gravissimo evento che non ha alcun precedente in proporzioni di gravita', dolore, costernazione e cordoglio per la tragedia stradale in cui sono rimaste vittime sette appassionati di ciclismo. Il circolo Idv di Lamezia, in segno di lutto, ha sospeso, programmando per altra data, gli incontri gia' fissati. Ora e' il momento del dolore e per la tragedia avvenuta, che ha lasciato sgomenta l'Italia intera'.'Chiediamo al Sindaco di Lamezia Terme - affermano Gigliotti e Tolomeo - che valuti, se le norme giuridiche lo consentono, di costituire il Comune di Lamezia Terme parte civile contro il responsabile di quanto accaduto. Ci si deve nuovamente interrogare se le attuali norme sulla sicurezza stradale siano sufficienti: il fatto che l'autore della tragedia fosse sotto effetto di stupefacenti e senza patente, in quanto ritirata sempre per un sorpasso azzardato, aggrava ancora di piu' questa drammatica vicenda'.

    ''E' assolutamente fuori luogo ogni buonismo o dichiarazione politicamente corretta se riferita alla vera e propria strage compiuta da un delinquente''. Lo afferma in una nota il coordinatore regionale della Fiamma Tricolore, Umberto Maggi. ''Certamente - aggiunge - non ci sara' pena adeguata per questo individuo che, a prescindere dal colore della pelle o dall'etnia, rimane un assassino con l'aggravante dell'aver dimostrato, col suo recidivo atteggiamento, di avere in spregio le leggi dello Stato che lo aveva accolto e che pero' non era riuscito, come accade con la gran parte di costoro, ad 'imporre' quelle regole di vivere civile che invece pretende rispettiamo tutti noi. Nessun razzismo ne' avversione nei confronti di chicchessia, ma pretesa di essere considerati veramente tutti eguali di fronte alla legge''.

    Il dolore che ha colpito la nostra città, che solo la fede può consolare, ci lascia sgomenti: amici, padri, mariti, fratelli con cui abbiamo condiviso le nostre giornate, all’improvviso sono falciati da un destino apparentemente assurdo. E’ quanto e’ scritto in una nota stampa di Comunione e Liberazione. Per noi –affermano gli aderenti al movimento fondato da Don Giussani- è impossibile non ricordare le parole pronunciate di recente dal Santo Padre per una cara amica morta in circostanze analoghe a Roma, appena dieci giorni fa: “Sebbene a volte possa sembrare che in quel momento Lui sia assente, che si dimentichi di noi, in realtà noi siamo sempre presenti a Lui, siamo nel suo cuore. Ovunque possiamo cadere, cadiamo nelle sue mani. Proprio là, dove nessuno può accompagnarci, ci aspetta Dio: la nostra Vita”. Parole come queste normalmente sembrano astratte, vana consolazione per una perdita assurda. Eppure, non è più astratto continuare a censurare il problema dello scopo della vita? Non è forse questo il “problema dei problemi”: per i familiari delle vittime, per noi e per chi dovrà vivere con il peso di questa responsabilità?”

    E' stata annullata in segno di cordoglio per la morte dei sette ciclisti la manifestazione con il leader di Sinistra Ecologia e Liberta', Nichi Vendola, che doveva svolgersi domani a Lamezia Terme. Vendola e Sel di Lamezia Terme, in una nota, hanno espresso il loro cordoglio per il "gravissimo lutto che ha colpito le famiglie delle vittime e l'intera comunita' lametina. In seguito alla proclamazione della giornata di lutto cittadino in occasione della cerimonia funebre la manifestazione in programma a Lamezia Terme per domani non si terra'"

    Il presidente della Commissione Riforme e decentramento del Consiglio regionale della Calabria, Mario Magno, ha inviato una lettera aperta al patron del Giro d'Italia, Angelo Zomegnan, chiedendogli di organizzare un ricordo ufficiale dei sette ciclisti morti ieri a Lamezia Terme in occasione della tappa del prossimo Giro che passera' proprio da Lamezia. ''Sara' giunto anche a lei - ha scritto Magno - l'eco della tragica notizia che ha colpito la comunita' di Lamezia Terme, di cui sono figli i sette giovani che ieri hanno perso la vita mentre, serenamente, vivevano la passione piu' grande della loro vita: la bicicletta. Il triste ricordo di questa giornata segnera' per sempre la nostra esistenza; la loro memoria rimarra' scolpita nei nostri cuori''. ''Avanzo a lei - ha proseguito - compatibilmente con l'organizzazione, la proposta di immaginare un momento di ricordo ufficiale da realizzare in occasione dell'ottava tappa del prossimo Giro d'Italia che, il 14 maggio prossimo tocchera' le strade di Lamezia Terme nel corso della tappa Sapri-Tropea. Mi consideri a disposizione, anche nella qualita' di consigliere regionale, ringraziandola per la sensibilita' che vorra' dimostrare nei confronti di questa citta', dei suoi figli sfortunati e delle loro famiglie''. Magno ha anche informato Zomegnan che i funerali collettivi si svolgeranno domattina.

    ''Non esistono parole che in un simile momento possono alleviare il dolore delle famiglie''. Lo afferma in una nota la parlamentare del Pdl, Ida D'Ippolito. ''Voglio comunque esprimere, il mio cordoglio - aggiunge - e la vicinanza alle famiglie, agli amici e conoscenti delle sette vittime, colpite da una cosi' grave incidente. Sono sgomenta per la morte di queste sette brave persone impegnate nel contesto sociale lametino con le loro singole professionalita' ed appassionati di uno sport che amavano. La loro improvvisa e tragica scomparsa colpisce e addolora. Il mio pensiero va ai familiari delle sette vittime. A tutti rivolgo il mio sentito e profondo cordoglio''.

    ''Sono addolorato e colpito per la gravissima tragedia di Lamezia. Voglio esprimere a nome della citta' di Catanzaro tutta la vicinanza e affettuosa solidarieta' alle famiglie delle vittime e alla citta' di Lamezia''. Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo. ''Questa assurda tragedia della strada - aggiunge - ripropone con inderogabile drammaticita' l'esigenza di una piu' rigida applicazione delle norme che presiedono la sicurezza alla circolazione stradale e dei controlli sulla osservanza delle procedure sanzionatorie. Al contempo si ripresenta, ancora una volta, la necessita' di una profonda riflessione da parte di tutti gli organi competenti sullo stato della viabilita' nella nostra regione funestata da troppi e continui eventi drammatici e, parimenti, sul diritto dei calabresi a svolgere in tutta sicurezza le attivita' sportive e del tempo libero. Oggi e' il momento del dolore e del lutto. Ma e' necessario un impegno collettivo perche' il messaggio che ci colpisce con questo terribile evento non rimanga inascoltato e vano''.

    ''L'incredibile dramma che ha investito la tua Citta' e' quello di una intera regione. Tutto il Consiglio comunale di Catanzaro si stringe alle famiglie delle vittime e all'intera comunita' lametina esprimendo sgomento e cordoglio per quanto accaduto''. E' quanto ha scritto il presidente del Consiglio Comunale Francesco Passafaro nel messaggio inviato al Presidente del consiglio di Lamezia Terme, Francesco Muraca. ''Siamo profondamente rattristati per quanto accaduto - ha aggiunto - e ogni parola e' superflua per lenire un dolore troppo grande. A tutta la vicina Lamezia va il nostro messaggio di solidarieta', consapevoli che e' necessario adoperarsi non con le parole ma con i fatti per garantire un'adeguata sicurezza sulle nostre strade, troppo spesso funestate da eventi luttuosi''.

    ''Eventi drammatici come quelli accaduti domenica mattina a Lamezia Terme lasciano sempre l'amaro in bocca anche per coloro che direttamente o indirettamente non ne sono coinvolti ma non devono essere spunto per fomentare sentimenti di odio o peggio ancora di xenofobia nei confronti dei cittadini extracomunitari presenti nel nostro territorio''. E' quanto scritto da Corrado Didonna del circolo 'Il Rinnovamento' di Catanzaro. ''Sgomento, disperazione, rabbia - prosegue - sono tutti sentimenti che si possono provare davanti una tragedia di tale portata ma dichiarare 'guerra' agli extracomunitari, perche' autori persino premeditati di stragi automobilistiche, mi sembra voler fare solo demagogia e populismo di basso profilo intellettuale e politico. A coloro che invocano misure particolari nei confronti dei tanti stranieri residenti in Calabria, vorrei ricordare che anche i nostri ''padri'' emigravamo da una terra che non offriva piu' a loro un lavoro, una condizione di vita dignitosa per se' e la propria famiglia; quest'ultimi nelle Americhe, nell' Europa continentale o nella lontanissima Oceania erano considerati extracomunitari ma non per questo sinonimo di delinquenti, essendosi fin dal loro arrivo rimboccati le maniche con lavori anche umili e spesso contribuito al miracolo economico di quei territori. Ora piu' che mai c'e' da rispettare il dolore dei familiari delle vittime''.

    ''E' auspicabile che sulla strage degli sfortunati ciclisti non si generalizzino giudizi sugli immigrati incrementando forme di razzismo e di intolleranza''. Lo afferma in una nota il presidente del Comitato Interprovinciale per il diritto alla sicurezza (Cids), Demetrio Costantino. ''Il rischio - aggiunge - e' presente anche perche' questo avviene quasi in coincidenza con la misteriosa scomparsa di Yara nel Comune di Brembate del bergamasco e il fermo del marocchino su cui sono in corso eventuali responsabilita'. Ma alcune cose debbano necessariamente essere dette anche in segno di profondo rispetto per le stesse vittime e per evitare il ripetersi di luttuosi avvenimenti o di comportamenti da condannare senza esitazione. E cio' e' anche nell'interesse degli stessi immigrati onesti che vengono per lavorare, sopravvivere alla miseria, inserirsi, integrarsi, acquisire la necessaria cultura e formazione. Che poi il ventunenne Chafih El Ketani si sia posto alla guida della Mercedes sotto l'effetto di droghe e con un ragazzino accanto dimostra quanto siano gravi le responsabilita' e sottovalutarle sarebbe un errore. Certo sarebbe potuto accadere anche se alla guida fosse un giovane italiano e noi non avremmo dovuto avere ugualmente alcuna attenuante''.

     

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