Ortopedici calabresi: piano rientro portera' paralisi sanita'

06 dic 10 Gli ortopedici calabresi, riuniti nel fine settimana in assise, affermano che ''il grave deficit di bilancio e la necessita' di aderire al piano di rientro ha determinato dei correttivi che allo stato delle cose sembrano piu' delle negazioni del diritto alla salute che dei reali provvedimenti che introducano efficienza nei servizi e riduzione degli sprechi. Tale programma otterra' a breve, il risultato di portare alla paralisi proprio quei settori come l'ortopedia e la traumatologia che presentano una grave sofferenza di risorse strutturali in ogni ospedale calabrese dove si riesce a sopravvivere ed a fornire prestazioni solo per il l'abnegazione ed il sacrificio di quei sanitari che spesso, per lavorare, incorrono poi in situazioni incresciose il cui unico risultato e' quello di sconfortare e deprimere l'attivita' lavorativa stessa''. ''L' enunciazione solamente cartacea - prosegue il documento a firma del presidente regionale OTODI (ortopedici e traumatologi ospedalieri d'Italia) Giuseppe Barilaro - di un nuovo piano di ristrutturazione della rete ospedaliera e di quella dell'emergenza. Compilato senza consultare alcuno degli ortopedici calabresi, quasi a volerli considerare degli incompetenti a solo dare dei suggerimenti o correttivi, associato alla considerazione che nulla viene detto riguardo ai provvedimenti che si intendono adottare nell'immediato e fino al raggiungimento degli obbiettivi presenti nel piano stesso, ha in essere una debolezza che e' di facile intuizione e che rischia di ottenere come unico risultato un ulteriore peggioramento dell'assistenza e della qualita' delle prestazioni. La speranza della soluzione dei problemi annosi ha obbligato finora la categoria ad un impegno insostenibile sotto il profilo orario, degli stress lavorativi e dei rischi di salute che non possono assolutamente continuare e che a breve produrranno una prevedibile e legittima reazione per il rispetto delle persone e dei loro diritti. A questa riunione erano stati invitati i vertici del Dipartimento della Salute ma non si e' presentato alcuno per recepire il disagio e dare concrete risposte alle domande delle quali gli ortopedici sono solamente latori da parte dei cittadini in quanto recettori delle loro richieste e proteste''. ''Nell'immediato - prosegue la nota degli ortopedici - dopo una breve attesa nella speranza di un confronto con i responsabili del settore, si adotteranno delle iniziative volte a tutelare il lavoro e l'immagine dei professionisti ed a spiegare alla cittadinanza i meccanismi dei disservizi esistenti, al solo fine di individuare chiaramente i reali responsabili di una malasanita' che spesso e' solo propagandistica, atteso che gli ortopedici calabresi sono ampiamente stimati nell'ambito delle associazioni nazionali al punto che, per la prima volta nel 2012, si terra' proprio in calabria il congresso nazionale della categoria. Il miglioramento del servizio al cittadino e la correzione delle incongruenze esistenti e' questione fondamentale che interessa per primi i medici e gli ortopedici in particolare dato che come obbiettivo principale hanno certamente il buon nome ed il rispetto da parte degli utenti che non puo' derivare se non da un miglioramento delle prestazioni che tutti auspichiamo si possa fornire prima possibile. Si resta fiduciosi nella speranza che un incontro con i responsabili politici del settore, promesso a breve, possa far luce sul grave problema ed individuare delle soluzioni concordate per andare avanti in questo difficile frangente senza dover arrivare ad uno scontro che avrebbe solamente riflessi negativi sui cittadini''