NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Condannato l’uomo che aiutò il ricercato Giuseppe Presta alla fuga

     

     

    Condannato l’uomo che aiutò il ricercato Giuseppe Presta alla fuga

    27 ago 10 Si è tenuta stamattina l’udienza relativa all’arresto di Remo Molino (nella foto) 46 anni, bracciante agricolo, incensurato. L’uomo era stato notato guidare di notte a fari spenti nel tentativo di passare il più inosservato possibile ma alla vista dei militari che lo avevano individuato si dava a precipitosa fuga destinata a terminare grazie alle manovre della pattuglia. Dal lato passeggero della sua macchina era stato visto scendere un giovane che veniva inseguito nella campagne ma che riusciva a far perdere le proprie tracce. L’uomo veniva riconosciuto dal militare come Giuseppe Presta, ricercato per spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito della recente operazione Santa Tecla. L’uomo ha scelto un rito premiale, il patteggiamento. Infatti non si è tenuta l’udienza di convalida ma direttamente il dibattimento nel corso del quale sono stati resi pubblici ulteriori dettagli della vicenda. Innanzitutto non è passata inosservata la presenza dell’avvocato Esbardo, legale di fiducia della famiglia Presta e difensore per l’occasione del Molino. È emerso altresì che la famosa notte nell’auto del Molino erano presenti due borsoni con gli effetti personali del Presta, evidentemente destinati a rendere meno dura la latitanza. Ma questo elemento oltre al riconoscimento del ricercato ha inchiodato il Molino. Magliette, pantaloni, berretti ed occhiali sono stati riconosciuti come appartenenti al Presta Giuseppe. A questo punto le scuse del Molino sono state inutili. L’uomo ha tentato di professare la propria innocenza negando l’evidenza. Sostenendo che dei borsoni non sapeva nulla, che fosse in macchina da solo. La cosa lascia sconcertati, perché emerge un’immagine di Roggiano Gravina connivente e criminale. Infatti, evidentemente, il ricercato era in paese, tanto che i carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni domiciliari alla ricerca dei soggetti, dove nessuno l’ha notato, anzi lo hanno coperto e persone come il Molino, lavoratore ed incensurato, si è prodigato tanto per agevolare un delinquente, un ricercato, arrivando a negare l’evidenza dei fatti postagli dinanzi, senza fornire alcun elemento utile, anzi continuando a coprire il Presta. Ed è proprio questo clima che determina le situazioni di illegalità che pura tanta parte sana della popolazione cerca di combattere. Altra circostanza strana che la famosa notte, dopo il fermo del Molino sono stati visti entrare in caserma a Roggiano Gravina, dove l’uomo era stato portato, i familiari ed il legale del Presta, probabilmente convinti che lì vi fosse anche il ricercato. Evidentemente la notizia del fermo si è diffusa subito, qualcuno ha visto qualcosa e si è preoccupato subito di avvisare mentre le notizie sui ricercati vengono coperte, ognuno pensa ai fatti propri, come se avere un ricercato sul territorio non fosse un problema di tutti. Dal punto di vista giudiziario le responsabilità del Molino sono state evidenti, tanto che l’uomo ancorché professatosi innocente ed ancorché incensurato, è stato condannato ad un anno di reclusione, con pena sospesa proprio perché fino ad oggi incensurato. Fa riflettere, in negativo purtroppo, che un lavoratore padre di famiglia si prodighi tanto e si lasci sporcare la fedina penale per coprire certe persone. Quale messaggio ha veicolato al figlio e ai suoi paesani? Così come fa riflettere il fatto che ci siano persone pronte ed attente ad avvisare di qualunque evento anche potenziale accada ai malviventi. Perché chi ha prontamente riportato la notizia dell’arresto del Molino a certi soggetti accorsi in caserma era evidentemente a conoscenza del fatto che l’uomo fosse in “compagnia”. Ma emerge anche un dato positivo, il cerchio intorno ai ricercati si stringe e si fa terra bruciata. Non hanno e non avranno vita facile.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore