Finanziato al comune di Canna "Cogeneratore ad olio vegetale", permettera' risparmio di 45.000 euro

24 ago 10 Il comune di Canna nell’ambito della sua politica di risparmio energetico e di tutela ambientale è stato finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico per un importo complessivo di 329.995,00 euro per l’installazione di un cogeneratore ad olio vegetale dalla potenza di 100 Kw. Il cogeneratore, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica nell’ambito del Programma Operativo Interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico” 2007 – 2013 – linea di attività 1.3, è un impianto per la produzione contemporanea di energia elettrica e termica partendo da una fonte rinnovabile (olio vegetale). Il progetto elaborato dall’ufficio tecnico del Comune grazie al supporto dello STUDIO RINNOVABILE dell’architetto Francesco Campana di Rossano(CS), e dell’ing. Paolo Truncellito consentirà grazie all’utilizzo di olio vegetale di produrre annualmente circa 800 MWh elettrici e contemporaneamente circa 650 MWh termici. In poche parole il cogeneratore sarà installato nell’atrio della scuola media comunale e mentre produrrà energia elettrica che sarà auto consumata , produrrà in modo gratuito energia termica che attraverso una breve rete di teleriscaldamento andrà a soddisfare le esigenze di riscaldamento della scuola, del comune, dell’ambulatorio e della biblioteca. << Gli impianti ad olio vegetale – dichiara l’architetto Francesco Campana dello STUDIO RINNOVABILE, possono essere posizionati in qualsiasi realtà senza avere problemi di ingombro, rumorosità, odori sgradevoli o altri disturbi >> I benefici economici attesi, tenendo conto che oltre al contributo a fondo perduto assegnato dal Ministero non è possibile cumulare nessuna altra forma di incentivo in conto esercizio, è di circa 45.000,00 euro/annuo. Particolarmente soddisfatto del finanziamento ottenuto è il sindaco Alberto Cosentino, che dà anni stà puntando sulla <<green economy>> per rilanciare l’economia dell’ente. <<Per quanto riguarda l’indotto che questo tipo di impianto può avere – aggiunge il sindaco, è di interesse in questo momento particolare per l’agricoltura dato che la diffusione di questi impianti potrebbe infatti rappresentare una nuova opportunità di agricoltura no food per i produttori agricoli>>