Morte dopo parto, padre Federica Monteleone "Un orrore medico"

23 ago 10 'Ci risiamo. Ancora una volta a Vibo Valentia assistiamo all'ennesimo caso di morte che io piu' adeguatamente definirei di 'orrore medico'''. Lo afferma, in una nota, Pino Monteleone, padre di Federica, la sedicenne morta dopo essere stata operata di appendicite nell'ospedale di Vibo Valentia. ''Ancora una giovane vita viene spezzata - aggiunge - da una mano armata di bisturi. La cosa ancora piu' grave, quella che mi ha colpito ancora di piu', che mi lascia sconvolto ed impietrito e' che leggendo l'articolo di oggi su Calabria Ora, fra i nomi dell'equipe presente in sala operatoria al momento del dramma, oltre al ginecologo ed all'anestesista riappare come in un incubo quello del chirurgo. Ripresomi dallo stordimento iniziale prendo atto della realta': e' lui, ancora lui, non sbaglio, il chirurgo presente e' Benito Gradia, colui che era a capo dell'equipe quando e' stato effettuato l'intervento di appendicectomia su mia figlia Federica presso lo Jazzolino di Vibo Valentia''. ''Ora, la mia domanda - dice ancora Pino Monteleone - e' la seguente: comprendo che stiamo parlando di una categoria cosidetta 'protetta' dove assistiamo a promozioni di ogni genere e grado con e senza i requisiti richiesti e anche se ci si trova indagato o addirittura condannato per omicidio colposo con o senza colpa cosciente, ma addirittura che ci si ritrovi riciclato un chirurgo dello Jazzolino, in pensione per sopraggiunti limiti di eta' per il Servizio sanitario nazionale per di piu' indagato nell'inchiesta 'Federica Bis', mi sembra proprio un paradosso. Credo che oramai la Sanita' sia arrivata alla frutta. Non credo piu' alle commissioni che vengono a scrutare le carte dopo ogni tragico evento''. ''Mi rivolgo a quanti, con il loro ruolo politico - conclude Monteleone - hanno dimostrato la loro indignazione a quanto e' successo ad Eleonora: bloccate tutti questi incompetenti che giornalmente attentano alla vita dei pazienti che ignari del pericolo si affidano alle loro cure. Voi avete il potere di farlo''.