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    Sequestrati da DDA e DIA 1.5 mln di beni al genero di "Tiradrittu"

     

     

    Sequestrati da DDA e DIA 1.5 mln di beni al genero di "Tiradrittu"

    10 ago 10 Beni per un valore di un milione e mezzo di euro sono stati sequestrati a Reggio Calabria ad un presunto boss della 'ndrangheta, Francesco Stilo, esponente di primo piano della cosca Morabito-Bruzzaniti-Palamara della 'ndrangheta e genero del "Tiradritto". L'operazione che ha portato al sequestro dei beni è stata condotta dalla Dia che ha eseguito un provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Dda. I beni sequestrati consistono in due aziende, una che produce calcestruzzo e l'altra del settore agricolo, ed in dieci ettari di uliveti e agrumeti. Stilo nel giugno scorso è stato condannato a nove anni di reclusione per associazione mafiosa ed è genero del boss Giuseppe Morabito, detto "u tiradrittù.Gli investigatori hanno ottenuto il sequestro della societa' Imc di Costantino Stilo e C. snc di Africo, che sarebbe stata gestita da Francesco Stilo pur risultando altre persone nella compagine sociale (prestanomi). Attraverso questa societa' la cosca avrebbe ottenuto il subappalto da 7,4 milioni di euro dalla Condotte d'Acqua spa relativo alla fornitura di calcestruzzo per la variante dell'abitato di Palizzi della Ss 106 jonica. Inoltre e' stata sequestrata un'azienda agricola che ha sede a Bianco e terreni lavorati a uliveto e agrumeto di dieci ettari

    Francesco Stilo è stato condannato lo scorso mese di giugno a nove anni di reclusione per il reato di cui all’art. 416 bis c.p. per aver fatto parte delle cosche “Morabito–Bruzzaniti–Palamara”, cosca “Maisano” – cosca “Vadalà”, cosca “Talia” (queste ultime due tra loro federate mediante apposito organismo direttivo denominato “Base”), operanti nella zona jonica della provincia di Reggio Calabria, ma anche in altre località del territorio nazionale dall’aprile 2006 al 9 giugno 2008. Stilo risulta inoltre destinatario di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Reggio Calabria il 20.6.2008 per il reato di associazione mafiosa per il quale è stato condannato. Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria con ordinanza del 7 agosto 2008 ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare del giugno 2008 mentre con successivo provvedimento del 16 luglio 2008 ha confermato il decreto di sequestro probatorio, emesso nell’ambito del proc. penale 1130/06 DDA, scaturito dall’operazione “Bellu lavuru”, condotta dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria, riguardo infiltrazioni mafiose sui lavori ed appalti pubblici relativi alla SS.106 jonica, c.d. “variante di Palizzi”.

    Le indagini

    A seguito di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali svolti dal Centro Operativo Dia di Reggio Calabria, su delega della locale Procura Distrettuale e compendiati in una esaustiva proposta di misura di prevenzione – è stato ricostruito in modo certosino il complesso dei beni riconducibile a Francesco Stilo, sulla scorta dei quali il locale Tribunale ha emesso il provvedimento ablativo. In particolare gli accertamenti hanno comprovato che la società “IMC di Costantino STILO e C. S.n.c.” con sede in Africo era gestita di fatto da Francesco Stilo (che non figurava nella compagine societaria ove risultavano due prestanome) definito nel provvedimento del Tribunale – Sez. Mis. Prev. – come il dominus assoluto della medesima, qualificata come “impresa mafiosa” in quanto rappresentante una “articolazione imprenditoriale della cosca MORABITO – BRUZZANITI – PALAMARA, attraverso la quale la predetta cosca aveva ottenuto dalla società CONDOTTE D’ACQUA SPA, il subappalto, per un importo di 7.400.000 euro, relativo alla fornitura di calcestruzzo necessario per realizzare la variante dell’abitato di PALIZZI della SS 106 jonica.” Il medesimo Organo Giudicante ha ravvisato, altresì, l’esistenza di una notevole sperequazione tra i beni nella disponibilità del proposto, le sue attività svolte ed i redditi ufficialmente dichiarati.

    Sono stati sequestrati

    - Capitale sociale e patrimonio aziendale dell’ impresa “IMC di Costantino STILO e C. s.n.c.” con sede in contrada Maglie di Africo Nuovo (RC), operante nel settore produzione calcestruzzo;
    - un’azienda agricola con sede in Bianco (RC);
    - terreni per un’estensione di circa 10 ettari, coltivati ad agrumeto ed uliveto.

    Il tutto per un valore quantificabile complessivamente in circa 1,5 milioni di euro. Nell’ambito degli accertamenti patrimoniali delegati dalla locale Procura Distrettuale relativamente a tutti i soggetti coinvolti nell’operazione “Bellu Lavuru”, il Centro Operativo Dia di Reggio Calabria ha sottoposto a sequestro sinora complessivamente aziende, beni mobili ed immobili nonché disponibilità finanziarie per un valore di circa 11 milioni di euro (oltre a Francesco Stilo sono stati colpiti da analoghi provvedimenti ablativi Mario Domenico Mauro di 51 anni, Giuseppe Maisano di 55 anni, Terenzio D’Aguì di 49 anni e Domenico Morabito di 35 anni).

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