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    La cultura e il cinema per un impegno di legalità in Calabria

     

     

    La cultura e il cinema per un impegno di legalità in Calabria: un appello da Nicotera

    04 ago 10 “È una battaglia fondamentale, quella per la cultura. Lo è ovunque, ma in certi luoghi diventa come l’aria per respirare. La Calabria è uno di questi luoghi. Dove non solo non c’è futuro senza cultura, ma non c’è neppure presente. Dove cultura significa anche legalità, diritti, dignità, speranza. Dove ignoranza significa anche criminalità, sopraffazione, prepotenza, disperazione”. Così si legge nell’appello che il Centro di cinematografia fondato di Nicotera, ha inviato a un po' di personalità del mondo del cinema italiano, sollecitando un sostegno, intanto, Culturale. A Nicotera, un paese della provincia di Vibo Valentia, c’era un immobile sequestrato alla ‘ndrangheta e il sindaco Salvatore Reggio ha pensato di destinarlo a Centro di cinematografia. “Il cinema – sai legge nell’appello – può essere un mezzo straordinario per avvicinare i giovani, incantarli, spingerli a guardarsi intorno con nuovi occhi e un nuovo linguaggio, a raccontare storie, a documentare la realtà. Nuovi talenti e nuove professionalità possono formarsi. Possono fermarsi, senza dover emigrare per obbligo. In ogni caso, resterà nel cuore e nella mente un bagaglio di esperienza e di formazione. Di cultura. Quest’anno al Centro di cinematografia di Nicotera si è tenuto il primo Corso di sceneggiatura. Erano arrivate circa cento domande e si è dovuto procedere a una selezione. Vi hanno partecipato una ventina di allievi. Studenti soprattutto, ma anche artigiani, pensionati, commercianti, insegnanti. Uomini e donne, ragazzi e ragazze. Insieme, hanno visto dei film, hanno discusso, hanno assistito alle lezioni alle lezioni, hanno partecipato ai laboratori. Si è parlato di immigrazione, dei fatti di Rosarno, di mafia, di giustizia. Si sono scritte storie, d’amore, d’azione, di speranza. È stato un buon lavoro. “Questo lavoro – è scritto ancora nell’appello – va proseguito, bisogna dare continuità al progetto, radicarlo, ampliarlo. Fare altri corsi, di regia, di fotografia, di recitazione, di montaggio. Ci vuole il sostegno del mondo del cinema. E ci vuole anche il sostegno delle istituzioni, della Regione, del Ministero. Servono attrezzature, strumenti, macchine”. “Il Centro di cinematografia di Nicotera – conclude l’appello – vuole essere un presidio di cultura, di legalità e di diritti. Per i giovani del luogo, per tutto il territorio. Contro le mafie, contro la disperazione. Per il futuro e per il presente. Abbandonarlo a se stesso, ignorarne il lavoro o esservi indifferenti sarebbe uno sfregio alla Calabria.

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