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    Strage Cassano, trasferiti sorelle e cugini Cocò

     

    Strage Cassano, trasferiti sorelle e cugini Cocò, domani affidamento autopsia

    23 gen 14 Sono stati trasferiti nel primo pomeriggio le due sorelle, tre cugini e lo zio quattordicenne del piccolo Nicola, il bimbo di tre anni ucciso e carbonizzato a Cassano allo Jonio insieme al nonno, Giuseppe Iannicelli, ed alla compagna di quest'ultimo. La decisione di trasferire i minori in una località protetta, per ragioni di sicurezza, era stata presa ieri dal tribunale dei minori di Catanzaro ma non era stata immediatamente eseguita. La zia del bimbo ucciso, Simona Iannicelli, che è detenuta ai domiciliari, ha, intanto, ottenuto il trasferimento di domicilio presso la struttura protetta dove sono stati trasferiti i minorenni. Il marito di Simona Iannicelli ha lasciato anche il lui Cassano allo Jonio per trasferirsi nel comune dove si trova la struttura protetta.

    Domani affidamento autopsia. Sarà affidato domani mattina l'incarico per l'autopsia sui cadaveri carbonizzati di Giuseppe Iannicelli, di 52 anni, della compagna marocchina Ibtissam Touss, di 27, e del nipotino dell'uomo, Nicola, di soli tre anni. I magistrati del pool della Dda di Catanzaro incaricheranno il medico legale che dovrà eseguire l'autopsia sui cadaveri. Gli accertamenti assumono particolare rilevanza per fornire risposte ad una serie di interrogativi sulla dinamica del triplice omicidio. Tra i primi accertamenti ci sarà quello della comparazione del Dna in modo da stabilire l'identità ufficiale delle tre persone uccise. Sarà accertato inoltre se le vittime erano già morte al momento dell'incendio e da quanti colpi d'arma da fuoco sono state raggiunte. Proseguono, intanto, senza sosta le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza e della compagnia di Castrovillari per riuscire ad individuare gli autori del delitto ed il movente. Gli inquirenti ritengono che all'origine del triplice omicidio ci siano contrasti sulla gestione di affari illeciti.

    Corbelli: presto domiciliari a mamma bimbo. "La mamma del piccolo Cocò, Antonia Iannicelli, potrebbe ottenere gli arresti domiciliari già forse nella giornata di domani per consentirle di raggiungere e unirsi alle sue due bambine che questo pomeriggio sono state trasferite insieme alla zia, Simona Iannicelli, ad un altro zio minore, e ai tre cuginetti, in una casa famiglia lontano da Cassano". Lo afferma il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che da tempo si sta occupando della vicenda. Corbelli ringrazia la suora responsabile della struttura protetta che ospita la famiglia Iannicelli, per aver dato la disponibilità ad accogliere anche la mamma del bambino ucciso. "Ho sentito - aggiunge - la suora responsabile della struttura protetta e le ho chiesto questa grande cortesia di ospitare anche la mamma del piccolo Cocò. Senza questa disponibilità della casa famiglia la concessione degli arresti domiciliari sarebbe più difficile. Per questo la ringrazio. Aspetto adesso che domani la Corte di Appello di Catanzaro adotti questo provvedimento. Si tratta di un atto di giustizia e umanità nei confronti di una giovanissima mamma, che vive nel dolore e nella disperazione dopo la barbara uccisione del suo bambino".

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